Jezek ha "imparato,, in Olanda gli schemi del calcio moderno

Jezek ha "imparato,, in Olanda gli schemi del calcio moderno Jezek ha "imparato,, in Olanda gli schemi del calcio moderno Il trainer ceko certo del futuro della squadra - Due giovani tra gli ospiti rispetto alla formazione di Belgrado - Test importante per Marchetti "perno" - Boninsegna alla caccia del gol L'invincibile Cecoslovacchia, "regina d'Europa", si presenta stasera al pubblico torinese come sparring-partner di lusso della nuova Juve. Un appuntamento ghiotto per gli appassionati di calcio che avevano ammirato I cekl alla televisione nelle vittoriose finali con Olanda e Germania Ovest disputatasi in Jugoslavia, dopo le quali essi ricevettero l'ordine della repubblica per meriti sportivi. La Cecoslovacchia, Imbattuta da due anni (22 partite), schiererà tutti I suoi migliori elementi fatta eccezione per la coppia centrale difensiva composta dal gigantesco libero Ondrus e dallo stopper Capkovic, rimasti in patria perché infortunati. E' la prima gara che i • rossi » affrontano dopo la finalissima di Belgrado ma i giocatori sono già • rodati » da un paio di giornate di campionato e hanno almeno una » marcia in più » rispetto a quelli della Juventus. Il et. Vaclav Jezek, considera j questa amichevole come una tappa dì preparazione in vista delle qualificazioni • mondiali » che scatteranno il 13 ottobre, con la Scozia, a Praga. Prima di quella data, I danubiani effettueranno due , mcontri con sitomania (U 22 set- \ Pensando a ringiovanire un po' I i quadri della formazione-base che I tra un paio d'anni dovrebbe di- ! sputare la Coppa del Mondo (l'età i media di quella ■ europea » è di j poco Inferiore ai 28 anni), Jezek | approfitterà dell'assenza di Ondrus tembre a Bucarest e il 6 ottobre a Praga), avversaria del Torino domani sera. Per il 17 novembre c'è in programma, ad Hannover, una platonica rivincita con la Germania Ovest. e Capkovic, per provare due ventiseienni, Jurkemik (libero) e Dvorak (stopper). Inoltre, per un tempo vedrà Blros, ventitreenne terzino destro dello Slavia Praga, al posto del titolare, l'avvocato Pivarnik che verrà utilizzato nella ripresa. Per il resto è la squadra di Belgrado, con Pollak nella funzione di « regista ». // portiere Viktor — 34 anni, 63 presenze In Nazionale, capitano dell'esercito, giudicato il miglior giocatore visto nelle finali —, è l'elemento più prestigioso ma si esibirà soltanto nella prima frazione, poi verrà sostituito dal venticinquenne debuttante Michalik. Tutti gli altri non hanno bisogno di presentazioni. La Cecoslovacchia è la splendida realtà del calcio europeo e mondiale: questa « nuova Olanda dell'Est » è riuscita a scalzare scuole calcistiche come l'Olanda e la Germania Ovest. Chiediamo boom a Jezek, che la pilota dal luglio del '72, di spiegarci il della sua squadra. « Mi ha giovato moltissimo la permanenza in- Olanda,' alla guida del Den Haag, quando furoreggla vano l'Ajax e il Fejenoord — rl sponde ,ecn/co attraverso la traduzione del connazionale Cestmlr Vycpalek che fa gli onori di casa e che rappresenta la Juventus —. Quando sono tornato a casa, la nostra "Under 23" aveva appena vinto il campionato eu ropeo di categoria mentre la rap presentativa maggiore era in fase di ricostruzione dopo la disfatta in Messico. Non riuscimmo a qualificarci per i "mondiali" di Monaco ma li seauimmo da vicino e studiammo anche il calcio in- glese. Proprio a Wembley. nell'ot- , ctobre del '74, subimmo l'ultima dsconfitta. I a« In quel periodo la squadra era ancora in formazione, mancava di esperienza e di fiducia nelle proprie possibilità — continua Jezek —. Con la collaborazione del dottor Venglos, reduce dall'Australia e allenatore dello Slovan Bratislava, che forniva alla Nazionale ben sette uomini, è Iniziato il nuovo corso. Scomparsa la questione razziale fra boemi e slovacchi, si sono allargati i confini per la selezione dei migliori. Abbiamo recuperato quattro "messicani" che sembravano sul viale del tramonto, come Viktor, Pivar- mseLsMreindhteprissnik. Pollak e Dobias. Ho imposto pil "libero" all'olandese, superando I cnon poche diffidenze, nonché nuo- oVvi sistemi tattici e di lavoro, co- j (Tme II gioco a tutto campo e alle- i unamenti molto più pesanti. I club I rimi hanno dato un grosso aiuto ». — // vostro calcio è sembrato meno offensivo di quello olandese o polacco. Perché? « Noi cerchiamo di inculcare nei nostri giocatori il concetto offensivistico — precisa Jezek — anche se è meno incisivo di quello del polacchi che, con due passaggi, andavano in porta. Nelle finali In Jugoslavia è stata anche la qualità degli avversari a renderci prudenti: non volevamo rischiare di esporci al contropiede degli olandesi e dei tedeschi ». — La Cecoslovacchia si ripeterà a Buenos Aires? ■ Sappiamo che esiste il problema dell'invecchiamento: noi però vogliamo conservare l'attuale età media di 28 anni anche in Argentina e stiamo effettuando degli innesti graduali — conclude Jerek il cui contratto scade fra un anno ma sarà rinnovato —. L'amichevole con la Juventus, che è una delle migliori squadre italiane, è un'ottima occasione per qualche esperimento ». Ed è anche l'occasione per verificare le possibilità dei bianconeri: l'esame di stasera è particolarmente importante per Marchetti al quale Trapattoni affiderà il compito di « perno » a centrocampo. Marchetti lamenta una leggera infiammazione glandolare, ma conta dì essere In condizioni di offrire un rendimento convincente dopo le buone prove di Ferragosto con la • Primavera ». di Casale e Bergamo. E' candidato al posto di titolare sembra sul punto di vincere la concorrenza di Gori (che non demorde anche se stasera, inizialmente, siederà in panchina). Marchetti verrà affiancato da Furino e Tardelli. Benetti debutterà nell'ultima mezz'ora per collaudare le sue condizioni dopo l'infortunio. « Sono possibili tre cambi più il portiere — dice Trapattoni —, ma se la gara si delinea in un certo modo non effettuerò esperimenti. Esiste la possibilità che la squadra possa risentire un po' della preparazione sostenuta in 25 j giorni, ma se ripeterà Bergamo I non sfigurerà al cospetto dei for1 fissimi campioni d'Europa che gio¬ rnPpdncnsTGCchAGBGD1M(dcapavtofinmpncmaVc cario a memoria e sono più avanti di noi di un mese e mezzo come attività. E' una gara che mi per- metterà, inoltre, di vedere la personalità ed il carattere di qualche elemento in campo internazionale. La Coppa Uefa si avvicina. A questo proposito andrò a "spiare" il Manchester City un paio di volte». Boninsegna preferisce Incontrare subito • grossi calibri »: l'ex interista sta gradualmente inserendosi nel gioco della Juventus ed ha soltanto bisogno del gol. Bettega, che ha segnato un • doppietto » a Bergamo, dice che II risultato non conta e che una sconfitta non sarebbe affatto disonorevole: * Ci preme fare un passo avanti come condizione fisl ca e come intesa ». Ieri la squa oVa ha ultimato la preparazione (Tardelli ha ricevuto una botta ad un piede in uno scontro con Fu rino ma l'ha assorbita bene): pri rno di trasferirsi in ritiro a Villar Perosa, I bianconeri hanno sottoposto I loro piedi ad una serie di fotografie utili per la confezione di scarpe da gioco anatomiche. I cecoslovacchi si sono allenati ieri pomeriggio al « Combi ». sotto gli sguardi interessati di Trapattoni e Radice. Bruno Bernardi Juventus: lofi: Cuccureddu, Gentile: Furino, Morinì, Sclrea; Causio, Tardelli, Boninsegna. Marchetti, Bettega. A disposizione: Alessandrelli, Spinosi, Benetti, Gori, Cabrini e Mtani. Cecoslovacchia: 1. Viktor; 14. Biros, 3. Dvorak, 6. Jurkemik, 12. Gògh; 9. Pollak, 8. Moder, 2. Dobias; 10. Masny, 7. Panenka, 11. Nehoda. A disposizione: 22. Michalik (portiere), 5. Pivarnik (difensore), 15. Svehllk (centrocampista), 4. Slany (centrocampista), 16. Vesely. Arbitro: Casarin di Milano. Stadio comunale, ore 20,30. Pollak (a sin.) e Panenka, due punti di forza della Cecoslovacchia, in allenamento al campo Combi (» La Stampa », S. Bosio)