Sequestrano due fratelli poi li pestano a sangue

Sequestrano due fratelli poi li pestano a sangue L'altra sera a Druento davanti a casa Sequestrano due fratelli poi li pestano a sangue Quattro sconosciuti costringono i giovani a seguirli in un boschetto, dove mettono mano alla frusta - Una vendetta? Misteriosa aggressione a Druento. Ieri, a tarda sera, due fratelli sono stati sequestrati da quattro sconosciuti, cacciati a forza su un'auto e picchiati a sangue. Sembra che si tratti di una vendetta per una rissa avvenuta in una saia da ballo. I due giovani guariranno in pochi giorni. L'allarme è stato dato alle 23,30 ai carabinieri di Venaria da Giovanni Listi, 60 anni, operaio, abitante a Druento in via Risorgimento 14. Con voce rotta dallo spavento ha detto al maresciallo Blndi: « Circa mezz'ora fa un'auto si è fermata in un tratto buio della strada. Sono scesi quattro giovani. Io ero in cortile, si sono avvicinati e mi hanno chiesto se Biagio e Michele, i miei due figli di 20 e 23 anni erano in casa. Ho risposto di sì ». Da quel momento gli sconosciuti si disinteressano dell'operaalo. Chiamano ad alta voce 1 fratelli, fino a quando non li vedono uscire. Li circondano, parlottano a bassa voce, li persuadono, forse li costringono a seguirli. Il padre, li vede andare via, in gruppo. « Biagio e Michele non si sono neppure voltati per salutarmi ». Trascorre mezz'ora, i figli non tornano, l'uomo è angosciato, non sa più che pensare. Teme il peggio e va in caserma a denunciare l'episodio. Alle pattuglie vengono diramati via radio i connotati per le ricerche, ma dell'auto non si trova traccia. Nel frattempo i due fratelli imprigionati sui sedili posteriori di una 128 scura, vengono portati nei boschi oltre La Cassa. Soltanto allora gli aggressori si decidono a parlare. «Voi avete offeso dei nostri amici che ci hanno incaricato di vendicarli». Biagio e Michele Listi tentano di sapere qualche cosa di più. Gli altri rispondono: «Lo sapete, lo sapete anche voi in quella sala da ballo alcune domeniche fa». All'improvviso estraggono dal baule dell'auto un frustino, forse un nerbo di bue e percuotono con violenza i fratelli senza che questi abbiano la possibilità di difendersi. Smettono soltanto quando li vedono crollare a terra pesti e sanguinanti. «Speriamo che la lezione sìa sufficiente. Attenti a non sgarrare, la prossima volta saranno guai per voi». Vengono spinti sull'auto e riportati alla periferia del paese. La 128 si ferma, Biagio e Michele Listi sono scaraventati ?. terra. I due giovani si trascinano fino a casa, si buttano sul letto dopo aver fatto un sommario racconto dell'accaduto al maresciallo Tirrito. Il mattino seguente, cioè ieri, vengono accompagnati all'ospedale di Venaria, dove vengono giudicati guaribili Michele in 8 giorni e Biagio in 5; poi sono sottoposti ad interrogatorio dai carabinieri. Il loro racconto non persuade gli investigatori, presenta molti lati oscuri. Dicono di non sapere a quale episodio gli aggressori alludessero, negano di conoscerli. Alcune circostanze, ad esempio 11 ritorno a Druento sulla macchina dei picchiatori, risultano incomprensibili. Si scava nel loro passato, ma non hanno precedenti. Originari di Corleone (Palermo), si sono trasferiti a Druento 10 anni fa dopo una breve permanenza a Cesenatico dove sono rimaste due sorelle. Michele è celibe, fa il muratore. Biagio è sposato e padre di un bimbo di 18 mesi, la moglie è incinta. Risulta che entrambi, appassionati di ballo, sono assidui frequentatori delle sale dei dintorni. Come spiegare l'aggressione? Per il momento i carabinieri prendono per buona la versione dei due giovani: « Capita, nei locali affollati, di usare qualche sgarbo, di alzare la voce. Ma non riusciamo a capire come qualcuno abbia potuto offendersi al punto di attendere il nostro rientro dalle ferie per vendicarsi ». Michele Listi e il padre: « Non sappiamo chi sono »

Persone citate: Michele Listi, Tirrito

Luoghi citati: Cesenatico, Druento, Palermo, Venaria