Arriva il caro-vizio

Arriva il caro-vizio Arriva il caro-vizio Sconfitto il gioco di piccolo cabotaggio ai Fiche minima cinquemila lire casino - Dopo il « caro-vita » che ci ha abituati a vertiginosi aumenti (di generi alimentari, benzina, divertimenti e tutto quel che resta) è arrivato anche uno strisciante caro-casinò. Ai tavoli verdi delle roulettes risulta, infatti, praticamente scomparso, da qualche tempo, il tradizionale minimo da duemila lire che rappresentava per i piccoli e piccolissimi giocatori un « calmiere » di notevole efficacia. Ormai anche nelle ore di minor affollamento, la « fiche » più a buon mercato vale cinque biglietti da mille « Amanti dell'azzardo, giocatori incalliti, "travet" in cerca di emozioni non illudiamoci più — scrive un lettore tra il tragico e il comico —: la tegola del caro-vizio appare ineluttabile ». « Affari loro », commenterà quella gran parte della popolazione che, per un motivo o per l'altro, non ha mai varcato la soglia di una casa da gioco. Nessuno obbliga la gente a rischiare denaro su 36 numeri e una pallina che gira, anche se molte parole si sono spese sull'immoralità dello Stato « biscazziere » e dei suoi enti locali, che gestiscono i casinò. Considerazioni giuste, sacrosante; ma, fatte le dovute riserve, restano alcune note di costume. La clientela delle sale da gioco, innanzitutto, non è fatta soltanto di giocatori incalliti. Molti sono i pensionati che, specialmente a Sanremo, tentano la fortuna per arrotondare un magro reddito fisso; numerosi coloro che, soprattutto in tempo di crisi e d'inflazione, sperano di azzeccare la puntata giusta e risolvere così il problema dell'affitto o della cambiale in scadenza; altrettanti, e certo non tutti ricchi sfondati, i giocatori che dopo le prime esperienze negative al tavolo verde (fatte solo per svago) tornano sempre più spesso, tentando di rifarsi. Una febbre maligna. Speranze vane, illusioni pericolose, d'accordo, perché a breve o lunga scadenza si perde e non si vince quasi mai. Ma con i minimi da duemila lire la perdita risultava almeno circoscrìtta e lasciava un po' d'ossìgeno ai piccoli giocatori incapaci di resistere alla tentazione. Adesso, l'aumento a 5000 lire non serve a tenerli lontani dal tavolo verde e li inguaia di più, mentre salgono in modo sleale le probabilità del banco dì privarli, con pochi colpi, della somma disponibile. Prima c'era la speranza di comperare a buon prezzo almeno l'illusione: ora è svanita anche quella. E il passo che la separa dalla disperazione si è fatto molto corto. Le vittime del gioco sono in aumento. ro. re.

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