Le canoniche sono in festa: nel "derby,, i parroci hanno battuto i sindaci (2 a 1)

Le canoniche sono in festa: nel "derby,, i parroci hanno battuto i sindaci (2 a 1) Partita di fuoco nella "Comunità,, aostana del Grand Combin Le canoniche sono in festa: nel "derby,, i parroci hanno battuto i sindaci (2 a 1) Tremilacinquecento spettatori all'incontro : l'incasso (oltre un milione e mezzo) destinato ai terremotati del Friuli - Come i sacerdoti, in maglia rossa e calzoni lunghi, hanno vinto la sfida con gli amministratori (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 23 agosto. Derby di fuoco tra parroci e sindaci della Comunità montana del Gran Combin. Un incontro appassionante, seguito con il fiato sospeso da oltre 3500 spettatori calati da tutta In. zona. Ma com'è nata, prima di tutto, questa pazza pazza sfida tra gli undici comuni della vallata? Due le versioni. La prima, piuttosto maliziosa. Si parla di piccole incomprensioni, di prediche non sempre in sintonia con la politica degli amministratori locali, e dunque di sindaci qualche volta insensibili agli appelli dei loro parroci. Ecco, allora, l'occasione per una resa dei conti. Il giudizio della verità rimesso ad una partita di calcio. Sessanta minuti (anziché i 90 regolamentari) di gioco a viso aperto, tra 22 uomini desiderosi di misurarsi anche fisicamente, una volta di più avversari diretti. Guardandosi dritti negli occhi. L'ipotesi è suggestiva, ma il richiamo a Guareschi troppo forzato. In tempo di compromesso storico e di grandi alleanze, l'idea di 11 don Camillo contro 11 Peppone francamente non regge più. Appartiene alla preistoria. Più attendibile la seconda versione. L'iniziativa sarebbe balenata qualche tempo fa al parroco di Porossan, un prete che alla missione pastorale accomuna un'altra vocazione non altrettanto nobile,' ma non meno sentita. La passione del calcio. Nella vallata lo chiamano Mazzola; ha il toc- co morbido e il dribbling vincente del campione. Nella disfida di domenica contro i sindaci riuscirà elemento determinante di una vittoria che va molto oltre il 2-1. Hanno vinto i parroci grazie a una netta superiorità atletica. Ma non basta. Spiace doverlo sottolineare così brutalmente, rischiando di essere fraintesi. A confronto degli avversari, gli uomini di chiesa sono apparsi molto più smaliziati, dotati di fantasia di schemi, di visione generale e duttilità tattica. Inutile ricordare che è giudizio strettamente calcistico. E veniamo al dettaglio della gara Al di là delle cause remote che possono aver ispirato la sfida, le finalità sono purtroppo di attualità. «Raccogliere fondi per i nostri fratelli friulani sconvolti dal terremoto». La generosa risposta di tutti i presenti consentirà un incasso di oltre un milione e mezzo. La somma è già stata consegnata alla Regione Friuli. Ed eccoci in cronaca diretta. A pochi minuti dall'inizio parroco e sindaco di uno dei comuni interessati all'avvenimento dichiarano forfait. Niente illazioni, non esistono gialli o retroscena. Una semplice indisposizione peraltro verificata direttamente dall'arbitro Albino Curto, già medico condotto. Guardalinee un altro medico, il dottor Carlevaris, e il veterinario Milloz. Servizi sanitari assicurati inoltre dal dottor Lippolis e dal massaggiatore di fama internazionale Rollando, lo stesso che ha curato in passato Gigi Riva. Con una decina di minuti di ritardo finalmente i protagonisti entrano in campo. Uno spiazzo di terra e sassi, largo poco più di un fazzoletto. Giusto per favorire tackles arcigni. In maglia rossa e calzoni lunghi i parroci: Proment (Variney), Herin (Etroubles), Perron (A)lain), Quendoz (Roisan), Jacquemod tSt. Remy Bosses), Favre (St. Oyen), Vacquin (Porossan), Verraz (St. Oyen), Busso (Gignod), Minuzzo (Valpelline). In maglia celeste, calzoncini corti, i sindaci: Stacchetti (Etroubles), Restano (Valpelline), Chantre (Bionaz), Letey (Doues), Conta (St. Oyen), Tormena (Roisan), Cerise (Allain), Vallet (Gignod), Loriot (Ollomont), Ronc (St. Remy Bosses). Poche battute di gioco bastano per delineare la fisionomia della partita. Sindaci in stato comatoso; parroci a tutto gas e birbanti: fitte ragnatele a centrocampo e quindi lanci lunghi per le punte. E' il gioco predicato da Niels Liedholm. Al 5' è già rigore: il parroco di St. Remy sciupa ed ha un moto di stizza subito represso. Si continua nella metà campo dei sindaci. Sembra il preludio a una vendemmia copiosa, ma sta scritto I che a un sindaco socialista i riesca il colpaccio. L'ala sini- j | stra Ronc in contropiede I sfrutta un errore della difesa j j e infila la rete da pochi passi, i ! Il pallone rotola sotto il ven- ì j tre del portiere. Una beffa. Ripresa. Tra i parroci si ] ì scatenano Vacquin e Minuzzo. Nel giro di pochi secondi i Stacchetti è costretto a uscite I kamikaze. Il gol è ormai nel-, l'aria. Al 2' discesa a slalom di Vacquin che entra in area ; e centra l'angolo alla destra di Stacchetti. I parroci dilagano, la partita diventa monolo-; go. L'unica reazione viene ancora dal sindaco socialista Ronc. All'ennesimo tentativo viene atterrato brutalmente da Quendoz e deve desistere. Al 20' il gol della vittoria. Minuzzo allunga in diagonale, entra Verraz che accompagna in rete. Sindaci sconfitti senza attenuanti. Festa grande nella notte in tutte le canoniche del Gran Combin. e. mo. Saint-Oyen. Una fase dell'incontro tra parroci e sindaci («La Stampa», P. De Marchis)