Conflitto a fuoco davanti ad una banca un bandito è ucciso, ferite due guardie

Conflitto a fuoco davanti ad una banca un bandito è ucciso, ferite due guardie Sanguinoso assalto ad Ottaviano, presso Napoli Conflitto a fuoco davanti ad una banca un bandito è ucciso, ferite due guardie Altri tre rapinatori costretti a fuggire in auto ma anche uno di loro è stato colpito - Non ancora identificato il malvivente morto: in tasca aveva la rivoltella, 500 lire e un "santino" (Dal nostro corrispondente) Napoli, 23 agosto. Quattro banditi armati hanno fatto irruzione, oggi, poco prima dell'ora della chiusura, nella Banca della Provincia di Napoli, in via Arpaia, ad Ottaviano, un paese alle falde del Vesuvio. Le due guardie giurate di servizio nella banca — Carlo Notaro, di 35 anni, e Felice Esposito, di 27 — hanno tentato di ostacolare l'azione dei rapinatori, i quali però hanno sparato alcuni colpi di pistola. Le guardie giurate hanno risposto al fuoco. Uno dei banditi del quale non si conosce ancora l'identità, colpito al petto da un proiettile, è morto; gli altri sono fuggiti. Notaro ed Esposito sono stati ricoverati per ferite d'arma da fuoco. Ecco come si è svolto il drammtico e sanguinoso assalto. Sono le 11,30 quando, a una decina di metri dall'ingresso principale dell'istituto di credito, si ferma una « 125 » azzurra targata Napoli (e che più tardi risulterà rubata poche ore prima). Sulla vettura vi sono quattro uomini, due sembrano molto giovani: indossano giubbotti di pelle, uno ha un grosso pullover di lana gettato sulle spalle. Sono i banditi e evidentemente agiscono in base ad un piano preparato in precedenza con grande accuratezza: l'auto rimane infatti a motore acceso, con uno dei malviventi al volante e in posizione tale da poter ripartire subito. I tre complici scendono dalla vettura e si dirigono alla banca. Appena arrivati sull'ingresso i rapinatori si vedono la strada sbarrata dalle due guardie giurate. Fulmineamente due dei tre banditi estraggono le rivoltelle, puntano le armi e sparano a terra alcuni colpi, forse con l'intenzione di intimidire le guardie. Sia l'Esposito che il Notaro rispondono al fuoco. I banditi arretrano, si riparano dietro una « 500 » in sosta e di qui esplodono un'altra raffica di colpi, cinque o sei, mirando ad altezza d'uomo. Prima l'Esposito — che risulterà il più grave —, poi il Notaro rimangono feriti ma non desistono e sparano a loro volta: uno dei rapinatori, raggiunto al torace, stra¬ mazza con un grido davanti alla porta dell'istituto di credito. Anche uno dei suoi complici è ferito e perde sangue. Mentre la gente, terrorizzata, cerca rifugio nei portoni e il traffico si arresta lungo tutta via Arpaia, i banditi sono costretti a battere in ritirata abbandonando il complice caduto a terra: a fatica, perché uno di loro è ferito, raggiungono la « 125 » e balzano a bordo. La vettura parte a tutta velocità urtando di striscio un autobus e travolgendo un carretto carico di verdura, inseguita da altre rivoltellate delle guardie: in complesso sono stati sparati oltre 50 colpi. L'allarme, lanciato dalla banca, fa accorrere le auto della polizia e dei carabinieri e le ambulanze della Croce Rossa. Il bandito rimasto a terra è morto sul colpo, in tasca ha una rivoltella carica ma è privo di documenti: sembra sui vent'anni, nel suo portafogli gli inquirenti trovano soltanto un biglietto da 500 lire, una immagine sacra e due francobolli. Gravi appaiono le guardie giurate. L'Esposito, ferito al braccio, al basso ventre e ai glutei, deve essere trasferito dalla clinica Trusso di Ottaviano all'ospedale di Napoli dove viene sottoposto a due interventi chirurgici: in serata i medici lo dichiarano fuori pericolo pur mantenendo la prognosi riservata. Il Notaro, ferito al braccio, al polso destro e, di striscio, alla fronte, potrà guarire in un mese. Polizia e carabinieri istituiscono immediatamente posti di blocco sulle strade della zona vesuviana, su quella del Nolano, sull'autostrada Napoli-Salerno e sulla NapoliBari. Ma l'auto dei banditi è rinvenuta, poco più tardi, abbandonata in un boschetto a un chilometro da Ottaviano: a bordo vi sono evidenti e larghe tracce di sangue, lassiate dal bandito ferito, e sulla carrozzeria presenta diversi fori dei proiettili esplosi dalle due guardie giurate mentre l'auto era già in fuga. La « scientifica » procede subito al rilevamento delle impronte sicché non si esclude che l'identificazione dei rapinatori possa avvenire anche nelle prossime ore. a. I.

Persone citate: Esposito, Nolano, Notaro

Luoghi citati: Napoli, Ottaviano, Salerno