Vizio e violenza

Vizio e violenza PRIME SULLO SCHERMO Vizio e violenza Violenza a una minorenne di Richard T. Heffron, con Jim Mitchum, Karen Lamm, Anne Archer, Cathy Lee Crosby. Stati Uniti, colori. Cinema Augustus. (s.c.) Denuncia sociale, prima di un finale secondo le regole spettacolari del cinema d'azione, con sparatorie e scazzottate. Non inganni il titolo: non si tratta di una delle solite storielle sexy che l'estate cinematografica ha fornito in abbondanza. Siamo nella Los Angeles del monco del vizio, della droga, della prostituzione, delle minoranze latine arrabbiate di ignoranza e di povertà. Una ragazzina arriva dal Montana, fuggita di casa a caccia di libertà ed avventure. Sarà scippata, violentata, drogata e venduta ad un boss dei racket delle squillo. Il fratello arriva dal paesello con jeans, colt e cappellone western. Vuole riportarla a casa. Ma a Los Angeles non è facile ritrovare una persona. La polizia non lo aiuta e deve farcela con i suoi rudi metodi. Pugni e pistolettate. Epilogo tragico e sanguinolento secondo le consuetudini. Ma il prodotto si fa accettare almeno per due ragioni: lo stile disadorno, quasi televisivo, della prima parte, e l'interpretazione di Jim Mitchum, un ricalco perfetto (forse troppo) del padre Robert. Pur ricucinando personaggi e situazioni tipiche del genere, il filmetto rivela una sua scioltezza narrativa e un'efficace rappresentazione drammatica della violenza urbana negli Usa. Nel finale la descrizione della vendetta del campagnolo prende un po' la mano a sceneggiatori e regista. Mitchum diventa un superman imbattibile e la spunta ottimisticamente contro il « male » organizzato. Ma per la vittoria dell'eroe buono ed onesto lo spettatore è sempre disposto ad accettare una realtà falsificata.

Persone citate: Anne Archer, Cathy Lee Crosby, Jim Mitchum, Karen Lamm, Mitchum

Luoghi citati: Los Angeles, Montana, Stati Uniti, Usa