Moto, si riapre a Brno su un circuito assurdo di Giorgio Viglino

Moto, si riapre a Brno su un circuito assurdo Il "mondiale,, verso la conclusione Moto, si riapre a Brno su un circuito assurdo La pista si snoda su strade di campagna - L'impegno di Agostini malgrado non possa più vincere titoli - Il vero "anti-Mino" è Walter Villa (Dal nostro inviato speciale) Brno, 19 agosto. // campionato motociclistico riprende domenica per le fasi di chiusura. E' stata un'edizione piuttosto opaca del trofeo mondiale, confusa nelle fasi iniziali, tragica in quelle intermedie, dimenticata proprio nel momento solitamente culminante per la concorrenza sovrastante del giochi olimpici. Ritorna d'attualità adesso, dopo la forzatura delle corsette Italiane che hanno valore relativo, per bilanci linali, verifiche umane e tecniche, per il disagio nel vedere riproposto il tema della pericolosità che contraddistingue tutti e tre gli ultimi grandi premi. Sono passati tre mesi dalla morte di Buscherini e Tordi al Mugello, non ho notizie di inchieste o provvedimenti qualsiasi nei confronti di quegli organizzatori, che ostentano invece il consueto cinismo avendo vinto la partita: il circuito è rimasto aperto. Sono passati soltanto giorni dall'incidente gravissimo occorso a Niki Lauda, e In Germania il Nuerburgring si appresta ad ospitare nell'ultima domenica d'agosto il Gran Premio, questa volta motociclistico. I tedeschi sono più che cinici, sfottono addirittura. Gabellano per nuove norme di sicurezza l'acquisizione di balle di paglia, diecimila dicono: e se anche fosse? Una balla di paglia è lunga un metro e mezzo, messe una in fila all'altra fanno 15 chilometri, il Nuerburgring è lungo 22, ma essendo due i lati della strada I chilometri diventano 44: senza contare che il più delle volte le balle di paglia non servono perché sono a bordo pista, molte altre dovrebbero essere messe in piedi (mezzo metro soltanto linearmente), e le rimanenti sarebbero utili soltanto se in doppia schiera. Sfottono palesemente nella Germania simbolo del capitale, ma non fanno molto meglio nella Cecoslovacchia socialista, dove si corre questa domenica. Il circuito di Brno non è un circuito ma una ragnatela di strade di campagna e collina, raccordate tra di loro. Hanno cercato di migliorare la situazione togliendo l'ultimo attraversamento di un paese, facendo saltare gli spuntoni di roccia in cui si batteva col casco In piegata, proteggendo gli spigoli più vivi. Su quella dozzina di chilometri del circuito ridotto si rischia però egualmente la pelle perché l'asfalto è di pessima qualità, ci sono i tombini dello scolo dell'acqua a centro strada, le curve sono tracciate senza nessuna geometria, in pista si possono trovare, anzi succede sempre tra prove e gare, umani o animali. Questo il quadro. Quanto agli attori da loro dipende in maggior parte la stagione in sordina. I guai maggiori li ha fatti Agostini, sbagliando la scelta delle moto e quindi vincendo raramente. Faiio oggetto di attacchi feroci, pit."' di bile repressa, di frustrazioni accumulate, Ago liti saputo mantenere la calma, non ha preso decisioni affrettate per l'avvenire e fa onore al mondiale continuando a gareggiare fino alla fine cnche se non ha più alcuna possibilità di vincere un titolo mondiale. Messo leggermente in ombra lui, si è verificata la debolezza dei comprimari. Influisce un certo giornalismo di facili entusiasmi e scarsa competenza, ma a puntare su Cecotto come antlAgostlni è stato perlomeno Ingenuo poiché se c'era il pilota è mancato l'uomo. Sheene naviga In un'orbita lontana da quella italiana, Bianchi, Lucchinelll, Uncini sono ragazzi in crescita che forse diventeranno campioni. Con Agostini in stallo, l'unico elemento di punta rimaneva Walter Villa, ma lui è troppo uomo per piacere, per nulla condizionabile, maturo in pista e fuori, già costruito a modo suo e non da inventare secondo il consueto stupido schema: quattrini, donne, vuoto interiore. Questo Walter Villa che nella confusione iniziale già appariva come l'uomo di punta in due classi, va domenica a conquistare con un piazzamento qualunque il titolo nella 250 e poi cercherà II successo nella 350 per superare l'ombra di Cecotto, che grazie ai guai altrui è ancora In testa alla graduatoria generale. Se riuscirà a centrare i due obiettivi, Walter assommerà quattro titoli mondiali e sarà tra i pochissimi ad essersene aggiudicati due nella medesima stagione, nel motociclismo moderno, come il solo Agostini ha saputo fare. Il vero anti-Agostini è Walter Villa da Modena, Identico anno dì nascita, stile perfetto, intelligenza tattica, nessuna Irruenza. In moto si va soltanto cosi e invece ho letto nuovamente di uno stile innovativo: va bene una volta con le stupidaggini, due è proprio troppo. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Germania, Modena