Nella palestra di via Artom non si può fare ginnastica

Nella palestra di via Artom non si può fare ginnastica Il verde e le attrezzature sportive a Torino Nella palestra di via Artom non si può fare ginnastica E' in costruzione da anni, e mai finita - Benché il quartiere di Mirafìori Sud abbia invaso soltanto negli ultimi anni la campagna aperta, i giardini e gli spazi per i giovani sono mal distribuiti - Gli impianti per lo sport finora soltanto progettati Quattro quartieri di abitazioni simili per dimensioni e forma, inseriti nella carta topografica cittadina come tessere in un mosaico: la zona Mirafiori Sud, meta d'obbligo per chi voglia tracciare una mappa del verde. Sono insediamenti proliferati in segu to alla grande immigrazione legata al boom industriale ma i numerosi cantieri e le strade abbozzate indicano che il volto della zona è destinato ancora a mutare entro breve tempo. E' una zona disgregata, con remote possibilità di amalgamarsi, costretta tra gli stabilimenti Fiat, le tangenziali, il torrente Sangone e Borgo San Pietro vecchio. I quattro quartieri sono affiancati ma autonomi, senza mezzi di comunicazione che li colleghino l'uno con l'altro. Lamenta un pensionato: « Abito in via Negarville, I miei figli sono sposati ed hanno alloggio in via De Maistre. Se non lossero loro a venirmi a trovare in auto, starei degli anni senza vedere i miei nipotini ». Conferma l'assessore al decentramento Vindigni: « £' più facile arrivare In barriera di Milano che non attraversare Mirafiori Sud da est a ovest ». Mirafiori Sud conta 53 mila abitanti, 13.500 hanno un'età compresa tra uno e tredici anni. Quali e quante aree verdi con strutture adeguate hanno a disposizione per i loro giochi? Vi è un'illusione di vacanza nell'estate che molti di essi trascorrono in città? Case popolari di via Roveda. Caseggiati Gescal a sette piani, intervallati da aiuole alberate e cinte da siepi. Potrebbero servire ai bambini ma i cartelli « vietato calpestare l'erba » e più ancora l'occhio vigile dei vicini dissuadono anche I più temerari. Le loro corse potrebbero compromettere il manto erboso. Dice Massimo, 8 anni: - Ci divertiamo ugualmente, spazio ce n'è. Possiamo fare molti giri in bicicletta ». Alessandro, 10 anni: « In vìa Anselmettì c'è un piccolo campo giochi, peccato che abbiano tolto alcuni attrezzi ». Altri due fazzoletti verdi sono in via Negarville. Inoltre i condomini tra le vie Piava e Ouarello hanno a disposizione alcune aree « private ». Su via Faccioli, che delimita questo primo nucleo da Cime Bianche, nel tratto compreso tra strada del Drosso e via Ouarello, si affacciano due strisce di terreno Incolto. Ora è terra di nessuno, paradiso di giochi. Rimarrà tale o si trasformerà in cantiere? In via Piava, di fronte alla caserma dei carabinieri, c'è un giardino pubblico difeso da una cancellata. Un cartoncino appeso alla porta fino a pochi giorni fa informava: « Chiuso per ferie del custode dal 2 al 14 agosto ». I bimbi dicono: • Non c'è ombra, ma almeno si può e ndare In altalena'. Ancora in via Faccioli, via Buriasco e via Blscarettl di Ruffia, piccole oasi, pressoché prive di ombra. Sono a ridosso del recinto in filo spinato che delimita il campo del circolo privato di golf « Stupinigi », Il cui manto erboso, curato alla perfezione, è rotto soltanto dagli ostacoli del percorso e protetto dall'ombra di alberi secolari. Il terzo nucleo è delimitato da corso Unione Sovietica, da via Vigliani e dalle strade Castello di Mirafiori e Vicinale delle Cacce. In via Barbera angolo vìa Togliatti trovo un primo spiazzo con due arenili destinati ai giochi dei bambini. Alberi sono stati piantati di recente intorno ad un pioppo frondoso. Le case Gescal e Fiat formano un labirinto intricato. Impossibile attraversarlo in auto, le vie sono interrotte da marciapiedi e spiazzi alberati con giochi e panchine per anziani. Dice una madre: « Bisogna stare attenti perché c'è sempre qualche incosciente che fa le gimkane con II pericolo di mettere sotto qualcuno ». Un vero e proprio campo giochi, con annessa pista per pallavolo, lo si trova in via Farinelli angolo via Coggiola, di fronte alla casa di riposo per anziani in via di ultimazione. Elementi decorativi, e nello stesso tempo funzionali, sono i bassi muretti in pietra che fungono da panchine. Oltre strada Castello di Mirafìori, vi sono le tenute del castello, coltivate, il parco con il sepolcro della « Bela Rosin » distrutto dal vandali, il terreno che degrada verso il Sangone, con strette terrazze coltivate a ortaggi. Dall'altro lato di strada vicinale delle Cacce, fino a via Artom, c'è l'area dell'ex aeroporto. Circa un terzo, 250 mila metri quadri, è occupato dal Cnr e dall'istituto di Metrologia dell'istituto Galileo Ferraris. Sulla parte restante vi è il Centro di meccanizzazione agricola. Dice l'assessore Vindigni: « In pratica sono 500 mila metri quadri utilizzabili per la creazione di un centro sportivo e di un parco interzonale. Con una opportuna rete di trasporti potrebbe servire da elemento di coesione del quartiere ». Al momento è inutilizzato. Al fondo di via Artom, si stagliano contro il cielo due cupole rosse: è la palestra « polivalente », da anni in costruzione. Di fronte, lungo strada vicinale del Castello di Mirafiori, vi è una serie di campi di calcio. Un cartello avverte che, per affittarli, ci si può rivolgere in via Bricherasio, all'assessorato allo Sport. All'ombra degli alti palazzi delle case popolari fino a via Vigliani, i ragazzi vivono in Impressionante promiscuità con le auto. Ragazzi, bambini di 7-8 anni, forzano abilmente qualsiasi tipo di serratura, sotto l'occhio vigile dei più grandicelli. Sfogo naturale ai loro giochi dovrebbero essere un Campetto adiacente la chiesa in via De Maistre angolo via Garrone e uno spiazzo in terra battuta in via Guidi. Carlo Novara

Persone citate: Carlo Novara, Ragazzi, Rosin, Togliatti, Vindigni

Luoghi citati: Borgo San Pietro, Milano, Torino