Lira «agganciata» alla moneta Usa

Lira «agganciata» alla moneta Usa Lira «agganciata» alla moneta Usa Per il secondo giorno la nostra moneta ha seguito il dollaro nel movimento al ribasso Apel: la lira vale di più Roma, 18 agosto. Lira stabile sul dollaro, ma in perdita anche sensibile sulle altre valute oggi al fixing dei mercati italiani. Per il secondo giorno consecutivo, la moneta italiana ha seguito il dollaro nel suo movimento ribassista. Sulla base delle medie Uic, il dollaro è stato quotato oggi 836,90 lire rispetto alle 837 di ieri. Il franco francese, nei confronti del quale la speculazione sembra essersi nettamente ridotta, ha messo a segno un lieve progresso sulla nostra moneta, passando dalle 168,01 lire di ieri alle odierne 168,07. Netto, invece, l'apprezzamento del franco svizzero, salito a 339,13 lire dalle precedenti 337,715 di ieri. La sterlina, infine, ha quotato 1493,175 lire rispetto alle precedenti 1492,30. Oggi, le divise del sopravvissuto « serpente » monetario europeo hanno chiuso al loro livello inferiore di intervento rispetto alla divisa tedesca, il cui movimento rivalutativo non sembra per il momento accennare ad arrestarsi. La lira — come si è accennato — ne ha subito le conseguenze, essendo tra l'altro cura delle nostre autorità monetarie mantenere la valuta italiana agganciata al dollaro Usa. In una dichiarazione al « Tgl » il ministro delle Finanze della Repubblica Federale tedesca Hans Apel ha affermato: « Il problema non è svalutare o rivalutare; noi abbiamo per esempio, tra marco e lira, dei corsi fluttuanti: i corsi li regolano il mercato e le banche centrali. Tra queste monete si sono avuti dei movimen ti certamente esagerati. Sono convinto, ad esempio, che la lira è molto più forte del suo corso attuale. E' per ragioni come queste che noi non abbiamo alcuna necessità di pensare ad una rivalutazione del marco o ad una svalutazione di altre monete comunitarie. Quello di cui abbiamo bisogno è di una politica comune per lottare contro la speculazione e soprattutto contro l'inflazione. Per parte mia, ho l'impressione che il governo italiano stia facendo tutto il possibile ». Apel ha poi aggiunto: « Certamente la speculazione ha diverse origini. Si è vista la speculazione contro la lira prima delle elezioni; ora, per fortuna, la situazione è cambiata. E' sulle paure, che la speculazione gioca, ma io penso che ci si debba orientare solo sui dati reali, politici ed economici di un paese, e secondo me, l'economia italiana, che è sostanzialmente forte, è sulla buona strada. E' per questo che da parte nostra non c'è alcun interesse a partecipare a qualsiasi movimento speculativo ». (Ag. Italia)

Persone citate: Apel, Hans Apel, Netto

Luoghi citati: Italia, Repubblica Federale Tedesca, Roma, Usa