Lauda, ritorno alla vita e alle corse Hunt, nuove polemiche con il doping di Michele Fenu

Lauda, ritorno alla vita e alle corse Hunt, nuove polemiche con il doping Vicende parallele e contrastanti dei due assi di Formula uno Lauda, ritorno alla vita e alle corse Hunt, nuove polemiche con il doping La vicenda di Niki è avviata a lieto fine Il suo rivale è sempre bersaglio di accuse Niki Lauda e la Ferrari da una parte, James Hunt e la McLaren dall'altra continuano ad essere i protagonisti del campionato di Formula 1, anche se domenica l'austriaco ha dovuto seguire II Gran Premio d'Austria per tv e se l'inglese si è dovuto accontentare del quarto posto, alle spalle di John Watson (Penske), Jacques Laffite (Ligler-Malra) e Gunnar Nilsson (Lotus). Lo sono perché legati dal filo comune del « mondiale », in cui Niki è sempre in testa con 11 punti di vantaggio sul rivale, e perché si trovano al centro di due vicende tanto differenti quanto stimolanti. Partiamo con quella di Lauda, che è la più bella ed umanamente valida. Il campione del mondo, come sapete, usci di pista con la sua Ferrari II 1" agosto sul circuito del Nùrburgring nel Gran Premio di Germania. Un incidente terrificante: Niki, imprigionato per lunghissimi secondi nel rogo della vettura, riportò ustioni al viso e respirò gas ardenti. Fu portato prima ad Adenau, poi a Ludwigshafen e, inline, a Mannhelm, dove venne ricoverato in fin di vita. Per quattro giorni Lauda lottò per salvarsi, poi — era il 5 agosto — cominciò a migliorare in modo prodigioso. Le tappe del recupero del pilota austriaco sono incredibili. Solo un uomo con un fisico da atleta ed una volontà di ferro poteva compierle. In pochi giorni Lauda si è ripreso, è stato riportato nella clinica per ustionati di Ludwigshafen, ha subito due trapianti di pelle e lunedì ha avuto dai medici il permesso di rientrare a casa, a Salisburgo, da cui si è allontanato ieri per recarsi in un rifugio segreto In alta montagna per ossigenarsi e fare la cura del sonno. Un suo ritorno alle competizioni non è più un fatto assurdo, come si poteva pensare subito dopo il dramma del Nùrburgring. Anche se la moglie Marlene e / familiari, naturalmente, sono contrari, Lauda ha intenzione di riprendere l'attività se sarà In grado di farlo dal punto di vista dei riflessi, dell'equilibrio psicofisico. In ottobre, forse, lo rivedremo in pista con la sua Ferrari. E sarebbe il lieto fine di una terribile avventura. Hunt e la McLaren, invece, si trovano ancora una volta al centro di polemiche ed accuse più o meno velate. E' un amaro destino per questo pilota che corre per l'Inghilterra e per questo • team » diretto da un furbo avvocato americano che si chiama Teddy Mayer e che vanta due ricchi e potenti • sponsors » (una società petrolifera ed una di tabacchi, quest'ultima intervenuta in modo prepotente nei ' circo ' della Formula 1 o il segno che sotto la bella superficie c'è il marcio? Hunt vinse il Gran Premio di Spagna con una monoposto Irregolare, venne squalificato dai commissari della corsa e la decisione fu ribadita dal tribunale spagnolo. Poi, a sorpresa, il tribunale d'appello della Fia riqualificò l'Inglese, affermando che, via, l'irregolarità esisteva, ma si trattava di cosa da poco. E qui qualcuno parlò di uno scandalo alla Lockheed. Altro momento nero in Inghilterra, con Hunt ammesso alla gara malgrado non avesse raggiunto i box In modo normale dopo lo « stop • seguito alla iniziale collisione fra Lauda, Regazzoni, Laffite e lo stesso Hunt. E alcuni sostennero che il buon James avesse nell'intervallo preso la macchina del compagno di squadra Mass cambiando semplicemente I numeri. E adesso ecco le voci sul • doping » rfe//a benzina sorte a Zeltweg in occasione del Gran Premio d'Austria. Nessuno, in questo « circo » della Formula 1 In cui filo, nel bene come nel male, si azzarda a lanciare accuse ufficiali, ma le insinuazioni sono pesanti, le confidenze di certi personaggi precise. Si sottolinea, fra l'altro, che la McLaren ha una lunga esperienza di corse americane e in Usa le miscele di benzina e metanolo o nitrometano non sono vietate, almeno in alcuni tipi di competizione. Non sarebbe giusto montare una « campagna » contro Hunt e la McLaren, però vi sono coincidenze, che pesano, elementi che lasciano perplessi. In occasioni come queste le carenze d'Intervento dell'autorità sportiva si tanno sentire particolarmente. E poi c'è chi critica la decisione della Ferrari di sospendere l'attività, di non respirare, almeno per un certo tempo, l'aria ormai ammorbata del « circo ». C'è bisogno di pulizia, di chiarezza. Ma verranno mai? Michele Fenu tutti sono legati a doppio Niki Lauda e James Hunt, protagonisti del campionato mondiale di Formula 1

Luoghi citati: Adenau, Austria, Germania, Inghilterra, Salisburgo, Spagna, Usa, Zeltweg