Salvataggio Ipo-Gepi nessuno è soddisfatto

Salvataggio Ipo-Gepi nessuno è soddisfatto Salvataggio Ipo-Gepi nessuno è soddisfatto Roma, 17 agosto. (Agi) Il 30 settembre scade il mandato della Ipo-Gepi. Questa società, dalla ragione sociale assai esplicita (Iniziative promozione occupazione), fu creata dalla Gepi nello scorso febbraio, al fine di contribuire al mantenimento dei livelli occupazionali raggiunti nelle aziende in crisi. In particolare, avrebbe dovuto assumere i lavoratori dipendenti di queste aziende, per un periodo di sei mesi, e assicurare loro il trattamento della Cassa integrazione e prestiti. Parallelamente, la Gepi avrebbe dovuto promuovere iniziative industriali, anche con il concorso di altre imprese, perché in settembre i dipendenti delle aziende in difficoltà potessero riprendere a lavorare e a produrre. I risultati raggiunti fino a oggi non hanno soddisfatto tranne in alcuni casi né i sindacati, né, tantomeno, il mondo imprenditoriale. La brevità del tempo rimasto a disposizione, poi, fa pensare ormai al non raggiungimento degli obiettivi prefissati. INNOCENTI — Tutti i dipendenti dell'azienda di Lambrate sono in forza ora nella nuova società a partecipazione mista (Gepi 70 per cento, De Tomaso 25 per cento, Leyland 5 per cento) denominata Nuova Innocenti. L'accordo, comunque, non è stato ancora completamente realizzato a causa della mancata definizione del piano di ristrutturazione, non ancora discusso nei dettagli con le rappresentanze sindacali. GRUPPO SMALTERIE — Que sto gruppo comprende 1650 lavoratori, di cui 1250 dipendenti dalla Smalteria Metallurgica Veneta, 220 dalla Smalteria Abruzzese, 180 dalla Metallurgica Sicula. L'ultimo piano d'intervento, presentato dalla Gepi al ministero dell'Industria l'8 giugno, è stato giudicato negativamente dai sindacati. FAEMA — Il gruppo comprende complessivamente 1100 addetti distribuiti nelle fabbriche Faema di Milano, di Zingonia e della Faema Bianchi di Treviglio. Il piano, elaborato dalla Gepi, prevede la costituzione di due nuove società denominate rispettivamente Nuova Faema e Nuova Bianchi, con un programma di ridimensionamento delle produzioni tradizionali e un livello occupazionale di 660 addetti. Da parte sua, il mini¬ stro dell'Industria, Donat-Cattin, ha proposto d'integrare questo piano della Gepi con un'attività sostitutiva nell'area di Treviglio per 300 addetti. Il giudizio dei sindacati su quest'ultima proposta è che si tratti di un impianto (calderia pesante) difficilmente compatibile con la qualità della manodopera esistente. SINGER — Il gruppo comprende 1850 dipendenti. Fino a oggi tutte le proposte avanzate per la soluzione della vertenza si sono rivelate prive di concretezza. TORRINGTON — Del gruppo, solo 450 dipendenti sono stati presi in forza dalla Ipo. La multinazionale americana, comunque, ha intenzione di cessare la produzione, ma ron di vendere gli impianti, che vorrebbe trasferire negli Usa. Per ora, si attende l'esito di un intervento ministeriale. DUCATI MICROFARAD — Il gruppo comprende 2500 dipendenti divisi nei due stabilimenti di Bologna e di Pontinia. La soluzione della vertenza è legata all'intervento della Zanussi, che si è impegnata a elaborare un piano di ristrutturazione.

Persone citate: Donat-cattin, Nuova Bianchi

Luoghi citati: Bologna, Milano, Pontinia, Roma, Treviglio, Usa