La Regione lancia un concorso d'idee per ricostruire le case dei Friulani

La Regione lancia un concorso d'idee per ricostruire le case dei Friulani La Regione lancia un concorso d'idee per ricostruire le case dei Friulani L'iniziativa in collaborazione con il Politecnico e le facoltà di Architettura di Torino e Venezia - I progetti devono essere presentati entro il 30 settembre Promesse molte, idee parecchie, progetti alcuni, spesso astratti. Per la ricostruzione delle case orollate o rimaste miracolosamente in piedi ma inabitabili, dopo il terremoto in Friuli, lo ipotesi di lavoro non sono mancate, ma la ricostruzione finora non sembra aver preso un avvio troppo promettente. Un'iniziativa concreta ha preso ora la Regione Piemonte ed ha bandito un concorso nazionale di idee sul tema «Tipologie abitative e procedimenti tecnici per la ricostruzione delle abitazioni distrutte dal sismo del 6 maggio». Collaborano con la Regione, fornendole specifica consulenza tecnica e scientifica, l'Istituto di Scienza delle costruzioni della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, gli Istituti e Laboratori della Facoltà di Architettura di Torino, l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Compongono la commissione giudicatrice il presidente del Consiglio regionale Sanlorenzo, l'assessore alla Pianificazione e Gestione Urbanistica della Regione, professor Astengo, il consigliere architetto Picco, il rettore dell'Istituto universitario di Architettura di Venezia, professor Aymonino, il preside della facoltà di Architettura di Torino, professor Mario F. Roggero, il direttore dell'Istituto di scienza delle Costruzioni del Politecnico di Torino, professor Franco Levi, il direttore dell'Istituto di Scienza di costruzioni della facoltà di Architettura di Torino, professor Giulio Pizzetti, il .direttore dell'Istituto di scienza delle Costruzioni dell'Istituto universitario di Architettura di Venezia, professor Federico Zago e l'architetto Carlo A. Talamona, dell'Ufficio Studi urbanistici della Regione Il concorso, aperto a tutti, mira a trovare le «soluzioni più confacenti sotto il profilo tecnologico e tecnico, economico e sociale» per una rapida ricostruzione delle abitazioni. Le soluzioni proposte, avverte il bando, «usufruendo delle tecniche più avanzate e dei sistemi correnti, dovranno garantire la massima solidarietà fra le parti in specie tra orlzzontamenti e strutture verticali ed essere conformi alle norme tecniche di cui alla Teg- ge 25 febbraio 1962 n. 1684 e successive modificazioni, tenendo conto del più alto grado di sismicità». Le proposte dovranno prevedere la più larga utilizzazione della manodopera locale. Le soluzioni «dovranno anche tener conto delle differenti situazioni locallzzative e prevedere la possibilità di completamento nel tempo». Gli interventi edilizi dovranno essere compiuti al più presto e per tale carattere d'urgenza il concorso si chiuderà 11 30 settembre. Gli elaborati dovranno pervenire in busta chiusa entro le 18 di questo giorno alla «Regione Piemonte - Comitato Regionale di ! Coordinamento per i soccorsi ai terremotati del Friuli - via Maria Vittoria 18 - 10123 Torino»; nella busta dovrà essere anche inserito nome e indirizzo del concorrente. Non ci saranno premi in denaro, considerata la finalità del concorso, ma sarà fatta «immediata sperimentazione con la realizzazione di alcuni prototipi a spese e cura del Comitato promotore, che metterà a disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia i relativi risultati»

Persone citate: Aymonino, Carlo A. Talamona, Federico Zago, Franco Levi, Giulio Pizzetti, Mario F. Roggero, Sanlorenzo