Il Torino stasera in Irlanda

Il Torino stasera in Irlanda Il Torino stasera in Irlanda Tournée importantissima per i granata che troveranno già un clima di Coppa - La mezza delusione di sabato ad Ivrea dipende da una precisa scelta di metodi di preparazione - A Dublino giocherà anche Mozzini Sul piccolo campo di Ivrea verde e pieno di gente, tifosi assiepati ai bordi con troppa voglia di dimostrare amore, il Torino sabato scorso ha steccato il primo acuto. Per una settantina di minuti i granata campioni hanno rincorso, in svantaggio, una squadra che gioca In quarta serie, hanno lottato su ogni pallone, hanno cercato con ostinazione un gol che è tardato troppo a venire. Legnoso e imballato, fumoso e scarso di geometria, il Torino, in quei settanta minuti, non è piaciuto a nessuno: quella che doveva essere una grande festa per il nuovo scudetto, una passerella gloriosa davanti al pubblico amico, una dimostrazione già di forza sul campionato a venire, si è rivelata ad essere sinceri una mezza delusione. Qualcuno se ne sarà anche tornato a casa perplesso, ripensando ai dribbling mancati di Claudio Sala, alla confusione di Pulici e oraziani, alla rigidità di Pecci, agli errori di Caporale, a questo Torino insomma che ha lasciato come una spina nel cuore tifoso del tifoso: • MI dispiace per il pubblico, aveva diritto a divertirsi di più ». Con poche parole, Gigi Radice giudica la partita dal punto di vista dell'emozione: • In questa fase della preparazione, però non poteva essere diversamente ». Con poche parole, Gigi Radice giudica la partita dal punto di vista della realtà. Il volto dubbioso del tifoso è giustificato, ma ancora di più la prova incerta del Torino, soprattutto se si lascia parlare la mente e non il cuore. Dunque, Radice ritrova i suoi ragazzi alla fine di luglio, scudetto nuovo, responsabilità maggiori, impegni subito pressanti, psicologia dell'ambiente di fatto leggermente mutata, e decide per l'allenamento duro che deve regalare al più presto gambe forma e tenuta. C'è la Coppa Campioni alle porte, la Coppa Italia, il campionato che richiede conferma e i granata corrono e sudano in campo, ginocchia ancora rigide ma tanti sogni a portata di mano: per gli schemi c'è tempo, basta la lavagna, visto che rispetto all'anno scorso da questo punto di vista si tratta di ritoccare ben poco. Con le prime partite verrà anche l'Intesa In campo. I granata anticipano i tempi, ottengono fiato e tenuta, ma non ancora rapidità di movimento ed agilità nel controllo breve. Le gambe cioè rispondono allo sforzo ma non alle sollecitazioni qualitative del cervello, la volontà di fare bene è superiore in questo momento ai ri¬ sultati oggettivamente raggiungibili. Se a questo si aggiungono il nervosismo che sempre nasce quando non si riesce a compiere un movimento che in seguito diventerà abituale, e la responsabilità soggettiva di onorare fin dalla prima uscita uno scudetto tanto a lungo atteso, allora si comprendono Ivrea ed il Torino, le serpentine fuori tempo di Sala, l'ostinazione di Pecci nel portare la palla, la cecità delle punte, la mancanza di dialogo, l'azione senza geometria. Ma si comprende anche che si trattava di una tappa necessaria, un momento di offuscamento logico e naturale in un quadro di preparazione che guarda lontano. Radice la pensa cosi, e in fondo anche i tifosi che hanno lasciato lo stadio di Ivrea avari di applausi. Ora però, dopo l'impatto inevitabile contro i proprll limiti attuali, il Torino va in Irlanda per ritrovare un grande recente pas¬ sato e per preparare un nuovo affascinante futuro. La tournée è importante perché il clima sarà già quello di Coppa, non più il picnic fra i prati di Ivrea ma l'agonismo, magari ostile, che dovrà eliminare i dissidi fra gambe e cervello, fra volontà e realizzazione. A Dublino, per il duplice incontro con la Lega Irlandese (giovedì alle 19.30 locali) e con il Dundalk (domenica stessa ora) Radice forse schiererà la squadra al completo: Mozzini è in grado di giocare, qualche dubbio rimane invece per Zaccarelli, ancora dolorante. Superata senza traumi la stecca di Ivrea, crediamo che gli Incontri irlandesi, soprattutto quello contro il Dundalk, avversario dell'EInhdoven in Coppa Campioni, riusciranno a dare al Torino dimensioni più reali. Dietro l'angolo c'è il Malmoe, e il tempo fugge. Carlo Coscia Boninsegna e Bettega protagonisti a Villar Perosa nella partita di Ferragosto con la «Primavera» (Foto La Stampa - Ltprandi)