Il telegramma non smentisce

Il telegramma non smentisce Il telegramma non smentisce Ce lo ha inviato da Alassio il sindaco Grollero - E' pieno d'indignazione ma non di repliche - I problemi di parcheggio nella cittadina cara ai torinesi In risposta ad un articolo del 12 agosto, che commentava la mancanza di parcheggi ad Alassio ed i gravi problemi di circolazione spesso risolti con una pioggia dì multe, il sindaco Grollero ci ha telegrafato: « Alassio tradizionalmente unita tanti amici ospiti torinesi, mezzo amministrazione comunale deplora vivamente contenuto e tono articolo ("La Stampa") quinta pagina numero 172, 12 agosto, firma ro.re. Affermazioni non rispondenti vero e tono denigratorio trafiletto In questione dimostrano a nostro giudizio completa mancanza conoscenza problemi nostra cittadina e gratuita, preconcetta ostilità non consoni giornale "La Stampa" ». Prendiamo atto della deplorazione del sindaco, dispiaciuti che essa avvenga in modo tanto telegrafico, burocratico e così poco circostanziato. Avremmo preferito infatti che il sindaco ci dimostrasse, dati alla mano, che i parcheggi esistono in abbondanza e di quanti posti-auto è aumentata negli ultimi anni la disponibilità lungo le vie cittadine; poteva confutare le impressioni del cronista sulla pioggia di multe (a proposito, che cifra raggiunge d'estate questo roseo arcobaleno?) negando di conseguenza che esista per gli automobilisti un grave problema dt spazio; poteva anche dimostrare che il senso unico su via Dante non causa code esasperanti fino a Laigueglla (ma ci sembra im¬ probabile, e l'autore del trafiletto è disposto ad accompagnarlo lungo l'Aurelia in qualstasi pomeriggio futuro). Che poi affrontare problemi reali della città, nella speranza che vengano risolti, significhi denigrare e dimostrare gratuita ostilità verso Alassio e la sua amministrazione, è concetto quanto meno strano. Oppure la funzione del giornale verso un centro turistico che ospita decine di migliaia di torinesi dev'essere soltanto di veicolo pubblicitario e mai di critica? Un'ultima affermazione contenuta nel telegramma è infine, questa sì, completamente gratuita: e cioè che l'autore del trafiletto non conosca affatto i problemi della cittadina. Li vive invece, come turista e automobilista, fin dalla nascita e dal conseguimento della patente. A conforto di quanto abbiamo asserito, ecco alcune pezze d'appoggio. Negli ultimi anni sono state chiuse al traffico la passeggiata del molo e, per un tratto, quella in fondo a via Diaz; quest'anno anche la via laterale dei giardini di fronte al caffè Roma. Sono nati in via Dante lunghi tratti di zona disco (utile solo in una metropoli, non si può infatti abbandonare la spiaggia ogni 60 minuti per cambiare parcheggio) e sono stati istituiti nuovi divieti di sosta sull'Aurelio, colorando di giallo e nero i marciapiedi in prossimità dt incroci o fermate d'autobus. Via Verdi e altre trasversali dell'Aurelio, bloccate da catenelle, non consentono più utilissimi sfoghi alla statale verso il centro cittadino (e pare che i tassisti ne chiederanno la riapertura), mentre il senso unico su via Dante preclude l'unica alternativa longitudinale al traffico a chi entra in città da ovest. Per l'ex « piazza dell'ospedale » resta il problema del venerdì notte e del sabato, né il sindaco ci ha suggerito una soluzione di parcheggio che risparmi dalle multe centinaia di auto cacciate per far posto al mercato. Anche in fondo a via Torino è tutto « vietato ».- i parcheggi ci sono, ma solo per « carico e scarico » (e li utilizzano pochissimi furgoni al giorno). Potremmo continuare ma non ce n'è bisogno, perché questi problemi li conoscono sia i turisti sia l'amministrazione comunale ed i suoi vigili urbani. Raccomandare severità, punire gli indisciplinati è giusto, anzi doveroso, ma è necessario anche creare le premesse per prevenire eventuali infrazioni, evitando che tutto precipiti nel caos. Oggi la maggior parte dei parcheggi è preda, fin dall'inizio di stagione, di villeggianti che lasciano l'auto ferma anche per settimane. Gli altri (chi arriva nel weekend o sposta la macchina di sera) devono arrangiarsi. « Beati gli ultimi » si dice, ma non li aspetta certo il paradiso. ro. re.

Persone citate: Aurelia, Grollero

Luoghi citati: Alassio, Laigueglla, Roma