Ondata d'arresti in Sud Africa tra gli esponenti nazionalisti

Ondata d'arresti in Sud Africa tra gli esponenti nazionalisti Ondata d'arresti in Sud Africa tra gli esponenti nazionalisti Citte, del Capo, 14 agosto. Sono oltre cinquanta gii esponenti del nazionalismo sudafricano arrestati nel corso della massiccia operazione di polizia seguita ai gravi scontri di ieri e l'altro ieri nella zona di Città del Capo. Tra le personalità di primo piano portate in carcere spicca per il prestigio del nome e della posizione Winnie Mandela, la moglie di Nelson Mandela, il « numero uno » del nazionalismo di colore già condannato all'ergastolo ed attualmente in carcere. Non si nasconde tra la comunità di colore di Città del Capo che il fermo di Winnie Mandela potrebbe avere gra| vi ripercussioni ed essere motivo di nuovi disordini. « L'arresto di Winnie Mandela, che è il riflesso dell'immagine del marito per il quale nutriamo la più alta considerazione, potrà soltanto fo mentare nuovi disordini » ha detto il ministro-capo degli zulù, Gatsha Buthelezi. La donna, in quanto membro dell'« esecutivo dell'Associazione dei genitori di colo¬ re », e cugina del responsabile di questa organizzazione, gode di grande popolarità presso i giovani ed in particolare gli studenti di Soweto. A Langa, Nyanga e Guguletu, teatro dei gravi e sanguinosi scontri che in 48 ore hanno provocato la morte di ventinove persone, è ritornata stamane una relativa calma. La polizia continua a rimanere in stato di allerta ed a presidiare i numerosi posti di blocco che separano i quartieri negri da Città del Capo. « Siamo pronti a fronteggiare altri disordini» ha commentato un agente di polizia, mentre in termini lievemente più ottimisti si è espresso Jan Visser, il capo della polizia di Johannesburg, invitato a Città del Capo per sedare, alla testa di unità appositamente addestrate, la protesta della gente di colore. « Ora la situazione è calma. Non posso tuttavia dire se durerà. Ma potete star certi che se vi saranno altri disordini, noi sapremo agire con fermezza ». A Città del Capo Manas Buthlezi, responsabile dell'« Associazione genitori di colore », ha invano sollecitato un incontro con il ministro della polizia James Kruger, al quale vuole illustrare le rivendicazioni degli studenti di Soweto. In particolare, come hanno spiegato i reverendi David Guma, Patrick Mtlegenwe e Moses Moletsane, i disordini di Soweto e quelli verificatisi fino a ieri nel Paese nascono dallo stato di frustrazione della gente negra. « Quello che vogliamo è di essere riconosciuti come un popolo che vive permanentemente in questa regione e di essere trattati come tale» ha spiegato il reverendo Guma, ricordando come la gente di pelle nera è oggi costretta per specializzarsi a ritornare nelle riserve, mentre le viene negato il trattamento giuridico e salariale riservato non solo ai bianchi, ma anche ai « colored », cioè gli esponenti della clasI se mista. (Ap)

Luoghi citati: Città Del Capo, Langa, Nyanga, Sud Africa