Il "circo,, è in moto

Il "circo,, è in moto Atletica, il via alle rivincite post-olimpiche Il "circo,, è in moto Ieri sera si è gareggiato a Viareggio, domani tutti saranno a Nizza - Quindi meetings a Zurigo e Berlino Ovest - Il 22, ad Avezzano, grande sfida Mennea-Quarrie (Dal nostro inviato speciale) V greggio. 14 agosto. La prima tappa del 'circuitoeuropeo dell'atletica internazionale si consuma a Viareggio in una serata calda ed umida, dopo una mattinata piena di pioggia. Lo Stadio del Pini è meno verde di quanto non sembri dal dépliant ufficiale di questo trust di organizzatori, primo tentativo ufficiale di cooperazione per l'atletica-spettacolo, anche se da tempo i vari promotori si tengono in contatto per non venire buggerati come una volta, quando ogni atleta si faceva rimborsare il viaggio dalla patria al luogo di gara, anche se si muoveva soltanto da Milano a Torino. Famoso il caso di Ron Clarke, il quale chiedeva ad ogni meeting il rimborso del biglietto aereo Australia - Europa anche se si muoveva di pochi chilometri. Del resto, adesso gli ingaggi sono pressocché ufficiali e la tariffa dei mille e più dollari a colpo per i big è sempre valida, per noi il sacrificio è logicamente aumentato a causa del calo della lira. Sul programma globale del ' tour » ci sono anche la cartina e gli orari dei viaggi: domani partenza del « Barnum » per Nizza in pullman, dove si gareggerà il 16 al Pare de Sport de l'Ouest, teatro della Coppa Europa dello scorso anno, poi aereo per il Letzigrund di Zurigo, il campo famoso per la condiscendenza dei giudici e degli s'arters, e ancora aereo per il tetro Olimpiastadion di Berlino Ovest, dove ricordiamo Arese fresco campione europeo 1971 perdere nella morsa dei keniani Keino e Jipcho. Forse a Nizza si unirà alla comitiva Dwight Stones, il quale ha preferito restare in Inghilterra, ma difficilmente si aggiungerà Bay! il quale ha promesso che arriverà in Europa solo a settembre, per un meeting a Rieti. Al trust degli organizzatori si sta opponendo Avezzano, patria di Vito Taccone e di Mario Pescante, segretario del Coni, che per il 22 lancia una grossa riunione con la rivincita Mennea-Quarrie e forse con l'esordio europeo 1976 di Juantorena, che sarà poi protagonista al • Rastrello • di Siena con altri cubani e con sovietici e polacchi nella tradizionale riunione dell'Ulsp organizzata dall'infaticabile Enzo Corsi. L'arrivo in Italia di tanti assi stranieri rende auspicabile una partecipazione più nutrita del nostri, i quali anche se partono battuti in gare di alto livello non debbono almeno perdere l'occa¬ sione di imparare. Del resto le Olimpiadi e questi meetings hanno posto l'accento sulla nostra particolare situazione: se l'inferiorità media rispetto agli stranieri ha mille ed una giustificazione, non ne hanno paure e <* turbe psicologiche » di varia natura. E' un discorso, questo, che la Fidai ed il presidente Nebiolo intendono affrontare quanto prima con la massima decisione, come è da affrontare con altrettanta serietà quello dei tecnici, del legame allenatore-atleta che condiziona i programmi ed i miglioramenti dei pochi talenti che abbiamo. La situazione del rapporto stretto campionetrainer è diventata ormai quasi insostenibile, se si pensa che ogni allenamento collegiale, ogni corso di aggiornamento è ostacolato, reso impossibile, dal fatto che l'atleta non può lasciare il suo ambiente, ed il più delle volte solo per la proibizione del suo tecnico che si vede sminuito, e non per reali esigenze di lavoro o di studio. Si arriva cosi a casi clamorosi come quello di Gabriella Dorio, seguita nel Veneto dal fratello e rimessa in condizione decente poco prima dell'Olimpiade solo perché strappata in tempo all'ambiente solito. Se giustamente si sono sottolineate le belle prove di Gabriella a Montreal, resta il ragionevole dubbio su quanto un talento del genere (perché si tratta davvero di un talento eccezionale) avrebbe potuto fare fin da quest'anno in Canada solo se avesse seguito una preparazione meglio organizzata. Il decentramento è cosa sacrosanta, è Indispensabile per la diffusione dell'atletica e l'allargamento della base, ma che I migliori non possano venire riuniti in una specie di università a livello più alto è clamoroso, pur tenendo presenti I casi personali di ognuno, le esigenze di vita. Quando si parla — e con ragione — di scarsi progressi della nostra atletica, bisogna anche mettere in conto questa particolare situazione ambientale, quando nei Paesi europei dei quali si decantano i successi, dalla Germania Est all'Unione Sovietica, i migliori sono riuniti e controllati dai tecnici più validi e non vanno paradossalmente avanti con l'allenatore che, se ha avuto il merito di scoprirli, può anche esserci arrivato per puro caso e non avere le capacità per incrementarne il rendimento secondo le possibilità. Bruno Perucca

Persone citate: Bruno Perucca, Clarke, Gabriella Dorio, Juantorena, Keino, Mario Pescante, Mennea, Nebiolo, Vito Taccone