Buoni spettacoli tra le "repliche,, della settimana

Buoni spettacoli tra le "repliche,, della settimana CRONACATELEVISim Buoni spettacoli tra le "repliche,, della settimana Si è conclusa una settimana che, pur tra repliche e telefilm e programmine di pretta marca estiva, ha offerto gualche pezzo di notevole interesse. Lunedì c'è stato, per cominciare, un Falstaff di tutto rilievo, con un signor protagonista del calibro di Sesto Bruscantini (che affrontava per la prima volta il grande ruolo), e con la particolarità che si trattava della registrazione di uno spettacolo comparso in teatro poche sere prima. Attualità, dunque, importante anche in questo campo. E dobbiamo dire che, televisivamente parlando, l'effetto ci è parso più che soddisfacente: è vero che l'audio a volte non era perfetto e le voci ondeggiavano un po', ma c'erano, intere, la vivezza e l'autenticità della rappresentazione in palcoscenico. Gli appassionati di lirica si augurano che iniziative del genere possano ripetersi, specie durante l'inverno, e che opere registrate nei teatri si alternino ad opere allestite negli studi televisivi (magari criticabili, magari suscitatrici di polemiche, tuttavìa altamente apprezzabili sul piano dello spettacolo, com'era stata, ultimamente, « L'italiana in Algeri » con regìa di Gregoretti). Il quale Gregoretti è stato j presente nella settimana, poiché la tv ha recuperato il suo documentario di debutto, La Sicilia del Gattopardo: ne abbiamo già parlato, giovedì, ma vogliamo confermare la profonda impressione che ha lasciato nel pubblico: ironia e tragicità, amore per la Sicilia e sgomento di fronte ad un mondo lontano e assurdo si mescolavano, con un crescendo drammatico incalzante che sfociava nelle struggenti sequenze finali, l'apertura impietosa del corredo di una nobile zitella vissuta sognando invano le nozze e l'agonìa, al suono dell'organino del Gattopardo e del suo discendente ed autore Tomasi di Lampedusa, accomunati dalla morte. Un documentario veramente da antologia (ricordiamo che il film di Visconti è di tre anni dopo): l'ha introdotto lo stesso Gregoretti, con la consueta pungente pacatezza. * * Due film mediocrissimi come La fonte meravigliosa con Gary Cooper e II giuoco del pigiama con Doris Day sono stati compensati dal divertimento, purtroppo giunto con sei anni dì ritardo, di Babau con Paolo Poli e regìa di Vito Molinarì. Registriamo all'attivo anche II telegiornale della storia: la rievocazione della battaglia di Legnano vista l'altra sera dovrebbe essere proiettata nelle scuole, valido appoggio ad una lezione. I telegiornali (d'oggi) si sono molto occupati degli atroci massacri in Libano e della catastrofe di Seveso. Forse su entrambi gli argomenti così vasti, gravi e complessi, il pubblico avrebbe desiderato trasmissioni e dibattiti al di fuori del normale notiziario. ★ ★ Ieri il pezzo più curioso era il vecchio film inglese Jack il poliziotto, conosciuto soltanto dagli addetti ai lavori, con la coppia Hulbert-Courtneidge, ignota da noi, famosa nella Gran Bretagna degli Anni 30. Sulla rete 1 nessun sconvolgimento ci ha arrecato la cessazione dello show Per una sera d'estate che meritava solo il tardo pomeriggio, non il posto d'onore del sabato sera per sette settimane. Era una modesta rassegna di canzonette e dì musiche, di tipo rigidamente convenzionale, con battute di decrepito umorismo quali: « Dicono che il lavoro nobilita l'uomo. Ma io non ho mai visto un muratore che sia diventato... marchese ». u. bz.

Persone citate: Babau, Doris Day, Gary Cooper, Gregoretti, Paolo Poli, Sesto Bruscantini, Tomasi, Visconti

Luoghi citati: Algeri, Gran Bretagna, Lampedusa, Legnano, Libano, Seveso, Sicilia, Vito Molinarì