Una sfida del Terzo Mondo di Aldo Rizzo

Una sfida del Terzo Mondo Una sfida del Terzo Mondo (Segue dalla 1* pagina) quali vendono il greggio ai Paesi poveri allo stesso prezzo che ai ricchi, salvo concedere aiuti a parte; ma in questo modo, solo nel 1974, l'Africa nera è passata da 500 milioni a un miliardo e mezzo di dollari di spesa, ricevendo in cambio 250 milioni come «aiuto». I Paesi poveri «non petroliferi» sono, esattamente, il Quarto Mondo, e come ricucire i loro interessi con quelli dell'«oil power» è uno dei temi di fondo della conferenza di Colombo. Poi in Occidente si obietta che nessuna seria politica di sviluppo, o di uscita dal sottosviluppo, sarà realistica, finché non sarà messa in atto un efficace controllo demografico, che arresti la crescita esponenziale della popolazione (con gli attuali ritmi, solo l'Asia, alla fine del secolo, avrà gli abitanti che ha oggi tutta la Terra). E poi ancora si contesta la distorsione aberrante dell'impiego delle risorse rappresentata dalle spese militari e addirittura nucleari, come è il caso dell'India, già Paese atomico, o del Pakistan, che sembra apprestarsi a seguirla, pur se è vero che son poi Paesi occidentali (ultima la Francia col Pakistan) a incoraggiare le tentazioni suicide, per motivi di cassa. Come conciliare le ragioni del Nord e quelle del Sud, è un tema storico del nostro tempo, dal quale dipende, per tanti versi, anche il tempo futuro. Ma intanto a Colombo, a partire da lunedì, sederanno fianco a fianco i «leaders» di Paesi che sono o sono stati sull'orlo della guerra, o che se la son già fatta, come l'India e il Pakistan, l'Algeria e il Marocco, l'Etiopia e la Somalia, il Kenya e l'Uganda. Sederanno personaggi come Tito, impegnatissimo, anche a fini jugoslavi, nel tentativo di recuperare il senso politico, e non solo economico, del «non alli¬ neamento», o i nuovi capi del Vietnam unificato, dell'Angola e del Mozambico, portatori di una distinzione, dentro il Nord del mondo, tra America «imperialista» e Urss «antiimperialista», eco evidente di un gioco d'influenza di Mosca. Non mancheranno, si suppone, i motivi di confusione, le diversioni tattiche, gli scarti dall'analisi seria di una realtà tragica, pericolosa per tutti. Aldo Rizzo

Persone citate: Quarto Mondo