Il giudice indaga sulla fuga di Eva

Il giudice indaga sulla fuga di Eva Restituita la quindicenne Il giudice indaga sulla fuga di Eva Con chi è stata? - "Con il mio innamorato" risponde la ragazza - Ma pare ci fossero altri E, t restituita al padre la quindicenne Eva Molino, protago- nista di una storia dal contorni ancora confusi e di cui si occupa il giudice istruttore Massimo Macchia. Fuggita da casa tre mesi fa, e ricom»"'"sa a fine luglio accompagnati' .a un'amica, Eva Molino spiegò che se n'era andata perché in famiglia non poteva più vivere, oppressa dalla rigida educazione del padre, Giorgio Molino, e della matrigna, Maria Luisa Budella. In attesa di chiarire la situazione familiare, il tribunale dei minorenni decise di affidare la quindicenne a un istituto, il Santo Natale. Intanto anche il padre svolgeva le sue indagini, per scoprire il motivo della fuga di Eva, e individuare le persone che l'avevano favorita e protetta. Si rivolse agli avvocati Renzo Mazzola e Giorgio Merlone, manifestando i suoi sospetti soprattutto sulle dichiarazioni della figlia, rese alla polizia dopo la scomparsa. « Sono convinto — disse Giorgio Molino ex tabaccaio e attore di "caroselli" — che Eva è stata costretta a dichiarare certe cose. Non è vero che in famiglia si trovi male. Qualcuno, a mìo avviso, l'ha plagiata ». Non era lontano dal vero. Le Indagini della polizia femminile hanno permesso di far luce quasi completa sulla fuga di Eva. La ragazzina se ne andò di casa per seguire l'uomo di cui era inna¬ ! ! ! 1111111 ! I ! 111111 i I ! Il !! 111111 f M! 1 ex aiutante di bottega del padre tabaccaio. L'amore, però, come spesso accade in questi casi, fu solo un pretesto, almeno per lo Iacchetta. Una volta insieme, i due innamorati si accorsero che la vita non è fatta soltanto di sogni e di passione. Occorrono soldi, per tirare avanti; e soldi, loro, non ne avevano. Di qui ì primi screzi. Ma non basta: attorno all'ex garzone di papà Molino, gravitavano — non si sa ancora bene con quale ruolo — due amiche del giovane, femministe convinte: Matilde Bona e Maria Trunflo. Pare che, nei due mesi di fuga, dove c'era Franceschino, ci fossero Matilde Bona e Maria Trunflo, e viceversa. Oltre, naturalmente, alla piccola Eva, quindicenne acerba e delicata. La fuggitiva, in successivi colloqui col padre, con la polizia, con lo psicologo e con gli avvocati avrebbe fatto un lungo, dettagliato racconto della sue esperienze fuori dalla famiglia, soffermandosi spesso su fatti e circostanze, a dir poco, gravi. Le cose stanno a questo punto. Il Tribunale ha deciso di riaffidare la figlia al padre (l'incontro è avvenuto ieri mattina, nei corridoi della Procura) e ha inviato gli atti al giudice istruttore Macchia. Franceschino Iacchetta e le sue fidate amiche Bona e Trunflo, saranno sentiti quanto prima dal magistrato. 111 MI ri II I] I ! 11111111 11 11111 ! 111 ì I ! 1 i 1 i 11 li 11 I j 11 il titl 11B