Il basket cerca oriundi

Il basket cerca oriundi Dopo alcuni trasferimenti clamorosi Il basket cerca oriundi La "caccia" aperta soprattutto oltre oceano - Bariviera, Vendemmi e Villalta sono passati rispettivamente a Fernet Tonic, Chinamartini e Sinudyne - Sarà un torneo più interessante? L'Olimpiade, con le sue speranze di gloria, ha catalizzato l'interesse nella seconda quindicina di luglio, sì da minimizzare e da far passare quasi inosservato il movimento estivo del basket nazionale che pure è stato caratterizzato da alcuni trasferimenti clamorosi. Due nazionali e un -vice- azzurro infatti nella prossima stagione, è Vlovlegmzadgche per la serie A prenderà II via i nIl 17 ottobre, indosseranno una ! bnuova maglia. Sono Bariviera, Ven deminl e il -vice- Villalta. Ma non solo. La nuova norma federale che ha aperto le porte agli oriundi ha scatenato le società in un'autentica caccia oltre oceano, talvolta persino rivolta ai cari nonnetti dei giocatori contattati per stabilirne l'inconfutabile origine italica. L'Argentina poi, che permette agli 'Oriundi' dì mantenere la doppia cittadinanza, è stata percorsa in lungo ed In largo, quasi 'saccheggiata- al punto che ben quattro nazionali di quel paese (Monachesi, Per razzo, Prato e Raffaelli) dovrebbero venir tesserati in Italia. Arrivo tanto abbondante di volti nuovi, a cui si aggiungeranno quelli degli 'Stranieri-, darà Indubbiamente anche un'Impronta rinnovata al campionato, creando nuovi Interessi. Se infatti il ruologuida del campionato dovesse toccare alle solite squadre (Sinudyne, Girgi e Forst), molte sono le pretendenti al ruolo di comprimarie, alcune magari anche con la segreta ambizione di assurgere al vertici: la stessa nuova formula del campionato che si concluderà con I play-off (incontri di andata e ritorno con eventuale bella) dovrà portare nelle semifinali una quarta squadra a fianco del solito trio e già questo si annuncia co me l'obiettivo per parecchie formazioni. Cosi come il Torino campione del calcio, la Sinudyne (anche lei guarda caso tornata allo scudetto dopo lungo digiuno) ha potuto operare sul mercato senza eccessivi problemi forte di un complesso già ben collaudato. Forse anche per questo, perché cioè non era assillato da necessità impellenti, il general manager dei bolognesi Porelli è riuscito ad assicurarsi uno dei pezzi più pregiati, e anche più contesi: quel Renato Villalta, definito come il fanciullo prodigio del nostro basket, già azzurro agli europei dello scorso anno,' e quest'anno giubilato dalla Nazionale con il recupero di quello stesso Serafini di cui ora sarà compagno di squadra. Confermato Drlscoll come straniero, Peterson, potendo disporre di un Villalta in più, rinuncerà probabilmente all'oriundo che invece si sono premurate di trovare la Girgi e la Forst. I varesini si sono assicurati Rinaldi, proveniente dai New York Nets, mentre I canturlni sempre negli States hanno scelto Piacenza. In effetti le tre squadre-guida hanno cambiato ben poco: la stessa Girgi che ad un certo punto sembrava voler procedere ad un sensibile rinnovamento ha finito per tenersi gli Zanatta ed i Bisson, cui Gamba chiederà un ulteriore sforzo per una stagione ad alto livello, dirottando a Genova ben quattro giovani (Gualco, Salvaneschi, Carraria e Croci) in modo da permettere loro un'ulteriore maturazione, confortata da un impiego costante. Detto di Villalta, gli altri due • colpi » del mercato sono siati operati da Chinamartini e Fernet Tonio. La prima retrocessa in -A2» dopo una stagione sfortunata, la seconda promossa dalla serie B al termine di un'annata largamente dominata grazie ad una formazione nettamente più forte di quella delle rivali. La Chinamartini si è assicurata Luciano Vendeminì, il pivot che è esploso a livelli intemazionali nel torneo di qualificazione olimpica ad Edimburgo, confermandosi poi a Montreal su livelli di eccellenza. Non solo, ma la squadra torinese, de: c/sa a risalire tra le migliori (anche perché altrimenti rischlerebbe di perdere l'abbinamento), si cmntaitb« qriatàrleCpadFlahsntdqzcacnnliebgbtllcipd è assicurata anche il play maker Valenti, « coprendo » così un ruolo che nella passata stagione aveva creato molti problemi all'allenatore, e come straniero ha ingaggiato John Grochowalski, che molto aveva saputo farsi apprezzare lo scorso anno come uomo di Coppa della Forst. L'Italo-argentino Monachesi o l'italo-statu- nitense La Corte rimangono in ballottaggio quali « oriundi • an che se il primo sembra godere maggiori favori in quanto dispone già della necessaria documentazione per avere la cittadinanza italiana. Il Fernet Tonic, terza squadra bolognese entrata a far parte del « grande giro - della serie A (una quarta, l'Eurovox, militante in serie B, sembra decisa a trasferirsi a Modena per continuare l'attività), ha invece preso quel Bariviera che Rubini avrebbe rivisto volentieri a Milano e che pure la Chinamartini avrebbe voluto. Il presidente Forni si è assicurato anche il play maker Franceschini dando in contropartita al Sapori Frediani, mentre ancora continua la caccia all'oriundo. La Cinzano, corteggiato a lungo Bariviera che però era fermamente deciso a non tornare a Milano, si è ripresa Vecchiato, assai maturato dopo la stagione trascorsa nell'Ibp agli ordini di Bianchini. L'oriundo sarà Menatti, di cui si parla molto bene, mentre la scelta dello straniero, dopo il ritiro di Rohbins, tornatosene negli Usa, dovrebbe cadere su Hansen. Sempre sul fronte nazionale hanno cambiato maglia, pur restando a Bologna, Bonamico e Benelli passati dalla Sinudyne all'Alco: Stagni (dalla Brina all'Ateo): Beretta (dalla Forst al Pagnossin); Marcacci e Malanìma rientrati all'lbp dopo una stagione in prestito a Genova: Solfrizzi che ha lasciato Brindisi per approdare a Forlì, insieme al romano Quercia; Tommasini e Generali finiti in parziale contropartita per Villalta al Duco così come il forlivese Morettuzzo: Giauro e Benevelli passati dall'Alco alla Scavolìni; Campion, già straniero di Coppa della Girgi, ora in forza alla Gbc Lazio e, infine, Baiguera e Pirovano finiti a Trieste e rispettivamente provenienti dalla Pintinox e dalla Forst. L'unica squadra che non ha cambiato niente è la Xerox che ha già annunciato di rinunciare anche all'oriundo ed ha anche ceduto Crippa al Mecap Viegvano. Infine, sempre per l'uomo nuovo ossia l'oriundo, hanno già definito anche l'Alco (Raffaelli), il Jolly (Raifin), la Snaidero (Melchionni), il Brill (Prato), la Brina (Grosso), la neopromossa Olimpia Firenze (Bellotti) mentre come straniero la scelta è caduta su Sodeberg, la Fag (Perrazzo). Per le altre c'è tempo fino al 30 settembre. Giorgio Barberis John Grochowalski detto "Grocho", lo scorso anno straniero di Coppa della Forst, quest'anno in forza alla Chinamartini