Da oggi il dopo-Ferrari
Da oggi il dopo-Ferrari Con le prove del Gran Premio d'Austria Da oggi il dopo-Ferrari Domenica la lotta per il titolo mondiale ricomincia: a Hunt (Me Laren), Scheckter e Depailler (Tyrrell a 6 ruote) si offre la possibilità di superare in classifica Lauda Domenica sul veloce circuito di Zeltweg si apre con il Gran Premio d'Austria, undicesimo episodio del campionato mondiale di Formula 1, il «dopo Lauda», il « dopo Ferrari ». E' come se la lotta per II titolo ricominciasse, perché — siamo sinceri — prima dell'incidente del Nuerburgrlng e del ritiro delia nostra Casa pochi avrebbero scommesso su un successo di James Hunt e della McLaren nella sfida ingaggiata con il binomio Lauda-Ferrari. Alla vigilia della drammatica corsa tedesca il campione del mondo, reduce da quattro vittorie (Brasile, Sud Africa, Belgio, Monaco), tre secondi posti (Usa West, Spagna, Inghilterra) ed un terzo posto (Svezia), aveva 58 punti nella classifica mondiale contro i 35 di Hunt. L'inglese si era affermato tre volte (Spagna — nel modo che sappiamo —, Francia e Inghilterra — altre polemiche), aveva conquistato un secondo (Sud Africa) e un quinto (Svezia) posto. I 23 punti parevano un distacco invalicabile, anche perché la Ferrari era pur sempre la migliore vettura di F. 1 del « circo ». E, invece, ecco il colpo di coda del destino, l'amaro gioco della sorte. Su Lauda e sulla Ferrari, bersagliati da incredibili decisioni degli organismi sportivi internazionali, presi in giro e derubati di punti dalla Fia e dal Royal Automobile Club britannico, si è innestata la drammatica vicenda del Nuerburgring: l'austriaco salvo per miracolo dopo una terribile battaglia per la vita, la nostra Casa accusata di immaginarie colpe da chi aveva interesse a coprire le magagne di un circuito superato dai tempi. Adesso, dunque, si ricomincia. Mentre Lauda cura le ferite in Germania, a Ludwigshafen, mentre la Ferrari si astiene dal partecipare al « mondiale » vuoi con il solo Clay Regazzoni vuoi con qualche pilota di rinforzo (Ronnie Peterson), i piloti di F. 1 tornano in pista a Zeltweg in una gara che, sulle prime, pareva dovesse addirittura esser sospesa. Ma gli organizzatori, malgrado il prevedibile « bagno » finanziario derivante dall'assenza dell'idolo Lauda e della Ferrari, hanno voluto a tutti i costi confermare lo appuntamento, nel timore che il governo austriaco ritirasse, in futuro, l'autorizzazione alla disputa della gara. Gli « eredi » di Lauda — chi avrebbe mai immaginato nei giorni belli del Belgio o di Monaco che sarebbe finita così? — sono Hunt, Jody Scheckter e Patrick Depailler. Hunt, vincitore anche del Gran Premio di Germania, si trova adesso a quota 44 e il « duo » che guida le originali Tyrrell a 6 ruote ha, rispettivamente, 34 e 26 punti. Se è molto difficile che Depailler possa raggiungere il pur bloccato Lauda, il sorpasso per Hunt e Scheckter è relativamente facile, soprattutto — ed è chiaro — per l'inglese, che possiede un mezzo assai competitivo, al di là delle « spinte » e degli aluti ricevuti in modo tanto antipatico da varie parti. Hunt, inoltre, è un pilota meno discontinuo ed irruente del sudafricano, la cui « 6 ruote », pur valida, non offre su tutti i circuiti lo stesso elevato li¬ vello di rendimento della McLaren, che in Austria dovrebbe far esordire in corsa il suo nuovo ed efficiente modello « M 26 ». Proprio Hunt negli scorsi giorni ha battuto con la McLaren M 26 Il record ufficioso di Zeltweg, che Lauda aveva stabilito nella passata stagione durante le prove ufficiali del Gran Premio d'Austria. Hunt, in allenamenti « privati », ha girato in 1'34"46 mentre il campione del mondo aveva ottenuto la « pole position » in 1'34"85. Va anche detto che il circuito ha subito alcune modifiche nella curva Hella Licht (costo: 30 milioni), dove nel '75 l'americano Mark Doiohue uscì di pista con la Penske uccidendosi. Hunt, quindi, è il favorito, ma nelle corse non si può mai dire nulla. Ricordate l'anno scorso? Lauda ed Hunt erano in prima fila, poi si scatenò un nubifragio, Vittorio Brambilla trovò la strada giusta sotto l'acqua e vinse. Vittorio non ha più ritrovato l'estro di quel giorno. Eppure, ha i mezzi per farlo. Lui, Arturo Merzario — il coraggioso salvatore di Lauda in Germania — e Pesenti Rossi saranno gli unici punti di riferimento per i tifosi italiani. Ma ne verranno ancora per questo Gran Premio che, insieme con quello di Monaco, veniva considerato un Gran Premio d'Italia all'estero? Michele Fenu Programma — Oggi e domani prove F. 1 dalle 10 alle 11,30 (1112,30 in Italia) e dalle 13 alle 14; domenica inizio del Gran Premio d'Austria (54 giri, km 319,194) alle 14. La gara sarà trasmessa per tv.
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