Un germe aggressivo che attacca i neonati di Angelo Viziano

Un germe aggressivo che attacca i neonati Un germe aggressivo che attacca i neonati Sei casi nel giro di quindici giorni di una malattia piuttosto rara, almeno nel nostro Paese, registrali in una località alquanto circoscritta; sei neonati colpiti cioè da meningite purulenta (con comprensibile complicanza encefalitica) indotta da un microorganismo di fonte animale dal nome ignoto al lettore comune (« Listeria monocytogenes ») fanno certo notizia, brutta notizia, sia perché si parla di forma infettiva, sia perché ne spicca l'aggressività preferenziale verso creature della primissima età. Già il termine di meningite acuta, o più ancora di meningoencefalite, impressiona ovviamente. Tra i molti tipi di acute, come classificare questa? Sta tra le forme cosiddette purulente, nel cui novero primeggia in assoluto la meningite cerebrospinale epidemica di rapida diffusione, della quale sono responsabili i meningococchi di Weichselbaum, la quale mette in moto immediatamente tutti i servizi di profilassi sanitaria. Altre pur acute c purulente non rappresentano, sul piano clinico, un fatto morboso primitivo a sé stante; si innestano invece ■—■ come secondarie — nel corso di altri stati morbosi giù più o meno conclamati, che vanno da un'infezione generale a focolai settici vicini al cervello (ad esempio otiti medie purulente, mastoiditi. sinusiti) o anche lontani. Ognuna ha per agente responsabile quello della fonte morbosa iniziale (streptococco, stafilococco, pneumococco, eccetera) . L'attributo di purulenta deriva dal fatto che il liquido cerebrorachidiano dei colpiti prelevato per accertamento diagno¬ stico dal canale vertebrale, appare torbido e precisamente purulento. Comunque è dall'esame microscopico di tale liquido che, con la individuazione del germe, può essere fatta al più presto la diagnosi « specifica » della meningite da «Listeria». Più in là un accertamento sulla infezione avvenuta può darcelo la ricerca sierologica (rinvenimento di anticorpi relativi). La malattia da Listeria (listeriosi), forse meno raramente di quanto si pensi, anziché sotto forma meningoencefalitica ad andamento gravissimo nei neonati, si manifesta nell'adulto in forma di angina e faringite, stomatite, con decorso benigno. Si comprende così come l'infezione, subita in forma inapparcnte dalla donna gravida, per contatti diretti o indiretti con animali ammalati, portatori del germe, passi talora per via placentare nel feto. Secondo l'epoca dell'infezione, l'esito può essere l'aborto oppure un nato con malattia congenita. Angelo Viziano