L'« autostrada dei trafori» devasterà l'antichissima necropoli di Golasecca? di Gianfranco Quaglia

L'« autostrada dei trafori» devasterà l'antichissima necropoli di Golasecca? Gli archeologi sono scesi sul piede di guerra L'« autostrada dei trafori» devasterà l'antichissima necropoli di Golasecca? Secondo il progetto, il tracciato autostradale taglierà in due la necropoli dove sono stati trovati migliaia di preziosi reperti dell'età del ferro - Organizzato un comitato di vigilanza (Dal nostro inviato speciale) Golasecca, 11 agosto. La futura «autostrada dei trafori» (che dovrebbe collegare la Liguria con l'alto Novarese) sarebbe una minaccia per l'antica civiltà di Golasecca o del Ticino, unica del genere in Italia. L'amministrazione comunale di Golasecca, Comune del Varesotto che prende il nome dalla popolazione che s'insediò attorno al 1000 avanti Cristo lungo le rive del Ticino, ne è convinta e si sta battendo per chiedere una riforma del tracciato. «Secondo il progetto della società Spea — dice il sindaco Isidoro Balzarmi — il tronco fra l'autostrada dei laghi all'uscita di Sesto Colende e l'autostrada che sulla sponda piemontese arriverà da Voltri-Stroppiana, taglierà in due la zona della necropoli, dove sono stati trovati migliaia di reperti dell'età del ferro. Uno scempio irreparabile non solo per il patrimonio archeologico ma anche per quello ambientale. E' facile immaginare i danni provocati dai lavori di sbancamento e di sboscamento per la costruzione del ponte autostradale sul Ticino». I timori del sindaco non sono isolati. Anche nel Novarese esistono resti della «cultura di Golasecca» nei pressi del Comune di Castelletto Ticino. Delle preoccupazioni si sono fatti interpreti i giovani del gruppo archeologico milanese che nelle scuole elementari di Golasecca hanno allestito una mostra fotografica. Isidoro Balzarmi ricorda che il Comune da lui amministrato è stato dichiarato di «interesse storico e paesistico» proprio per la presenza della necropoli e che tutta la fascia fluviale interessata dall'attraversamento del tronco d'autostrada e dal ponte è sottoposta a vincolo di protezione per le bellezze naturali. «Non capisco — aggiunge — cowze gli enti preposti ella tutela dei patrimoni storico e ambientale non siano intervenuti e anzi abbiano dato il loro assenso. Ho sempre difeso Golasecca scoraggiando speculazioni, bloccando licenze edilizie; a volte sono stato costretto a vietare l'acqua per i servizi igienici pur di allontanare eventuali insediamenti. Ora tutto il nostro lavoro viene cancellato e quel che più conta si distrugge una rara testimonianza di antica civiltà». La necropoli di Golasecca è ancora in parte inesplorata. Ha il suo epicentro nel Comune cui ha dato il suo nome ma si estende a cavallo del Ticino, fra il Piemonte e la Lombardia, fra Sesto Calende, Vergiate, Somma Lombardo, Coarezza, Borgoticino, Castelletto sino sulle rive meridionali del Lago Maggiore. Gli storici la scoprirono nel 1821 e da allora ogni giorno studenti e appassionati hanno portato alla luce tombe, urne, ciotole, fibule, oggetti in ceramica, fondi di capanna, tutti reperti in parte custoditi nei musei di Varese, Sesto Calende, Milano e Torino. La civiltà di Golasecca deriva direttamente da una popolazione ligure che si stabilì lungo il corso del Ticino. Ma ci sono altri motivi di interesse storico: il sindaco del Comune varesino sottolinea che la via del Ticino è indicata dalle antiche leggende greche come strada percorsa dagli Argonauti. Una lapide, proprio sulla piazza di Golasecca, ricorda questo episodio. Gli amministratori del Comune stanno sensibilizzando un po' tutti per bloccare la nuova autostrada: dalla Regione lombarda alla soprintendenza ai monumenti della Lombardia, dal presidente del consorzio del parco del Ticino a «Italia Nostra». «Sino a questo momento — dice amareggiato il sindaco — abbiamo avuto soltanto vaghe risposte e la certezza che entro l'autunno la Spea consegnerà il progetto all'Arias per l'esecuzione dei lavori. Pertanto dobbiamo far presto prima che l'Anas possa venire in possesso dei decreti d'esproprio. La realizzazione della opera dovrebbe avvenire nel 1978. Abbiamo chiesto un incontro con la Spea p"r trovare soluzioni alternative: il tracciato potrebbe passare a Nord o a Sud della necropoli, senza intaccare la zona preistorica». A sostenere il sindaco è anche la popolazione di Golasecca, 2500 abitanti che vivono tra il verde, quasi a balcone sulla vallata del Ticino. In paese i più giovani hanno organizzato una specie di comitato di vigilanza. Roberto Mella, studente del liceo artistico, ha disegnato cartine e planimetrie particolareggiate che indicano i punti d'interesse storico. La battaglia fra i discendenti dell'antico popolo di Golasecca e l'autostrada dei trafori è appena agli inizi. Gianfranco Quaglia Golasecca. Giovani " archeologi " milanesi durante gli scavi nella zona del Ticino

Persone citate: Arias, Roberto Mella