Una ragazza di 13 anni muore dopo aver mangiato un gelato

Una ragazza di 13 anni muore dopo aver mangiato un gelato La Procura di Casale ha aperto un'inchiesta Una ragazza di 13 anni muore dopo aver mangiato un gelato (Dal nostro corrispondente) Casale, 9 agosto. Una ragazzina di Candia Lo mei! ina (Pavia), Franca Canegallo, 13 anni, studentessa, è morta dopo aver mangiato un ghiacciolo. L'autopsia è stata eseguita in serata all'ospedale di Casale e sembra che la poveretta avesse, senza saperlo, una malformazione al cuore. Verso le 23 di ieri la ragazza è stata ricoverata al centro di rianimazione dell'ospedale S. Spirito di Casale. Era in coma ed è morta un'ora dopo. I medici non sapevano spiegarsi le cause della morte e hanno avvertito la procura della Repubblica, che ha ordinato un'inchiesta. E' stata ricostruita l'ultima giornata della ragazza. A mezzogiorno la Canegallo non aveva pranzato perché aveva forti dolori al capo, già da qualche giorno non si sentiva bene. In serata ha detto di stare meglio, ha cenato ed è uscita in bicicletta con quattro amiche. Alle 21,15 il gruppetto era al bar del Pino e la proprietaria del locale, Lina Mantovani, ha servito due ghiaccioli alla coca cola alla Canegallo e ad una sua compagna. Un'ora dopo, nei pressi di casa, la studentessa si è sentita male, le amiche sorreggendola l'hanno portata in casa. Qui il medico di Candia le ha praticato le prime cure: iniezioni cardiotoniche, massaggio cardiaco, ossigeno. Poi, -con un'autoambulanza, la ragazza è stata ricoverata a Casale. Il polso era debolissimo, il collasso evidente. La giovane studentessa è morta poco dopo. L'inchiesta, in attesa intanto dell'autopsia, ha puntato sui ghiaccioli, tanto che in via precauzionale i carabinieri hanno sequestrato nel bar sessanta gelati della stessa marca e gusto. Infine, secondo i primi risultati dell'autopsia compiuta dal prof. Garibaldi della Università di Pavia, la ragazza soffriva, senza saperlo, di una malformazione cardiaca e sembra che la morte sia stata provocata da una stenosi all'aorta. Resta da vedere quali sono le concause: affaticamento precedente o il ghiacciolo che ha bloccato la digestione. m. v. Pinerolo: muore investito da un'auto Pinerolo, 9 agosto. (m. g.) Un automobilista, Attilio Vanara, 55 anni, abitante a Torino in corso Orbassano 223, è stato travolto e ucciso mentre stava litigando con un altro automobilista per un incidente avvenuto poco prima. La disgrazia è avvenuta sulla statale TorinoPinerolo, nei pressi del bivio per Pascaretto. L'auto di Attilio Vanara si era scontrata con un'altra vettura: i due conducenti erano rimasti incolumi e le auto avevano subito solo qualche ammaccatura. Vanara per an¬ dare incontro all'altro automobilista, ha attraversato la strada senza accorgersi di una « 131 » che stava arrivando. L'auto, guidata dal tassista Luigi Peyran, ha investito in pieno l'uomo che è morto sul colpo. Messa a Vìverone per gli italiani morti al ''Bois du Crazier" Biella, 9 agosto. (p. m.) A Viverone è stato commemorato ieri il ventesimo anniversario della sciagura mineraria di Marcinelle, in Belgio. L'8 agosto 1956 un incendio sviluppatosi in uno dei pozzi del « Bois du Crazier » provocò la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani. Il parroco, don Luciano Burocco, che all'epoca era cappellano degli emigrati italiani nella zona delle miniere belghe, ha officiato una messa di suffragio alla quale ha assistito una folla numerosa. Davanti all'altare era collocato un catafalco, avvolto nelle bandiere del Belgio, d'Italia e d'Europa, con sopra un casco da minatore. Ai lati, due minatori con il casco in testa. Don Burocco ha poi ricordato il sacrificio dei 136 lavoratori italiani, che contribuì a richiamare l'attenzione sul grave problema della nostra "emigrazione nella zona delle miniere.