Sanremo: bagni proibiti in mare sindaco dice: "E' un suicidio,, di Omero Marraccini

Sanremo: bagni proibiti in mare sindaco dice: "E' un suicidio,, Il provvedimento riguarda una decina di stabilimenti Sanremo: bagni proibiti in mare sindaco dice: "E' un suicidio,, Le analisi hanno stabilito che l'acqua è inquinata - La città ha speso due miliardi per avere il mare pulito - Forse l'aumento dei coli dovuto alla rottura di una fogna che è stata subito riparata • Si spera che entro pochi giorni la situazione possa diventare di nuovo normale (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 9 agosto. «E' un suicidio», esclama il sindaco di Sanremo, Giuseppe Rovere, nel mettere la firma all'ordinanza che, da oggi, proibisce di fare i bagni nel mare degli stabilimenti antistanti corso Trento e Trieste (Lido, Italia, Morgana, e spiaggia comunale dell'Arenella) ed in quelli della zona della Foce, lato Bordighera, al termine della Passeggiata Imperatrice (Tartaruga, Ippocampo, Bussola ed altri, compreso il camping internazionale che, se la situazione non cambia nel giro di qualche giorno, dovrà scacciare un migliaio di stranieri). Il provvedimento era già nell'aria da sabato, ma Rovere aveva cercato di prendere tempo, palleggiando la responsabilità della decisione, con il medico provinciale d'Imperia, dottor Giuseppe Romano Spica. Il sindaco di Sanremo, che è medico primario dell'ospedale ritiene infatti, personalmente, che non ci sia alcun pericolo per i bagnanti: «Scriva pure che è una vergogna, che non si distrugge così una città balneare. Mi rendo conto che il medico provinciale non poteva fare altrimenti, ma la nostra è una legge iniqua e suicida». Il dottor Spica però (oggi si è reso «irreperibile» per i cronisti) era stato irremovibile e dopo il divieto per i ba¬ gni della passeggiata Trento e Trieste aveva esteso il provvedimento alla zona della Foce, Raccontano che il sanitario provinciale, sabato mattina, quando il laboratorio di igiene di Imperia gli sottopose i dati sull'inquinamento delle spiagge sanremesi fece un balzo sulla seggiola poi si attaccò al telefono. «Tutte le buone ragioni che volete — disse — ma qui davanti ho un quadro allarmante. Si deve proibire la balneazione. Ne va di mezzo la salute di migliaia di persone...». Dall'altro capo del filo si obiettava che questa è la settimana di Ferragosto; che Sanremo è al culmine della sua capacità ricettiva (circa 40 mila presenze); che il fenomeno è soltanto «passeggero», forse dovuto ad un temporale che ha spazzato la città il giorno prima dei prelievi in mare (mercoledì 4). Non c'è stato niente da fare. A nulla sono valse le ottimistiche dichiarazioni dell'ufficiale sanitario del comune di Sanremo, professor Alessandro Grappiolo: «Si fa tanto chiasso e la montagna partorisce il classico topolino. Come si fa a parlare di mare inquinato perché il responso di una sola analisi, quella del 4 agosto, ha dato esito positivo?». Aggiunge Rovere: «Ho rivisto i risultati delle analisi, eseguite ogni due giorni negli ultimi mesi e tutte, dico tutte sono risultate negative, con un tasso bassissimo di colibatteri, tre quattro, cinque per centi-' metro cubo. Quasi acqua minerale da mettere in tavola, poi improvviso c'è stato un aumento di coli, forse dovuto alla rottura della fogna, che è stata riparata. Avevamo preso tutte le precauzioni: all'inizio di stagione facemmo eseguire anche accertamenti dal professor Petrilli dell'Università di Genova. Ci disse che nessuna località della Liguria poteva avere il mare più pulito di Sanremo». Il sindaco di Sanremo, insomma grida al tradimento. Subito dopo avere firmato l'ordinanza ha dato disposizioni perché ogni giorno, d'ora in poi siano fatti prelievi d'acqua di mare (la legge infatti prevede che dopo 5 accertamenti successivi, che risultino positivi, può essere autorizzata di nuovo la balneazione) poi ha inviato un telegramma all'assessore regionale alla sanità Dosio: «Costretto ad emettere ordinanza di divieto per la balneazione in buona parte della costa, ricordo i gravissimi danni e ripercussioni per il turismo sanremese». La città dei fiori, per avere il mare pulito, ha speso più di due miliardi ed ha realizzato un impianto di sollevamento delle acque nere e di dispersione a distanza dalla costa, giudicato «pilota», «Sanremo — aggiunge Rovere — è la località che ha il mare più pulito non solo in Liguria, ma di tutti i centri balneari italiani. E' noto infatti che nei Paesi dell'area mediterranea l'indice di tollerabilità per l'igiene è indicato in 2000 colibatteri, ed in Francia in 500. «Da noi — spiega Rovere — bastano 100 coli per rovinare il buon nome di una stazione balneare». Il dato di inquinamento che ha persuaso il medico provinciale ad essere duro con i sanremesi, però, pare abbastanza preoccupante: si parla di 950 colibatteri. La cifra esatta è un segreto. «Il mare — ci ha detto oggi un bagnante sulla spiaggia del "Morgana" — negli ultimi giorni era divenuto una brodaglia, impossibile tuffarsi«Stiamo qui perché ormanon sapremmo dove andare — afferma la signora Laura Tanali, di Torino che è allo stbilimento Italia. — Continua dire a mio figlio che ha 1anni, di non fare il bagnoperché l'acqua è veramentsporca». «Sono arrivato da due gioni — è Silvio Santi di Torinpresso i bagni Morgana chparla — ma non mi fido metterci i piedi in quell'aqua». Le reazioni dei bagnantper il momento sono indecisBisognerà aspettare domattna, quando ci saranno i caelli di divieto sulla spiaggiper vedere che cosa farann«Un cliente oggi ha pretesndietro i soldi dell'abbonmento e se ne è andato», raconta Eugenio Carugati, titare dei bagni Morgana, segrario dell'associazione locadegli stabilimenti balneari consigliere nazionale della ctegoria. «Qui ci sono diecima persone, dove andranno ddomani? Io non le mando viSe vogliono tuffarsi non posiamo impedirlo noi bagninverranno i carabinieri». Omero Marraccini Sanremo. Il sindaco della città Giuseppe Rovere (Tel.)