Poggiali vincendo a Perugia conquista la maglia azzurra

Poggiali vincendo a Perugia conquista la maglia azzurra Al gregario di Moser il Giro dell'Umbria Poggiali vincendo a Perugia conquista la maglia azzurra (Nostro servizio particolare) Perugia, 7 agosto, (g. p. g.) Uno del migliori gregari di Moser, Roberto Poggiali, ha vinto in volata sul belga Houbrechts e con 27 secondi di vantaggio sul gruppetto dei migliori il Giro dell'Umbria, che valeva come quarta indicativa premondiale. Così Moser, scontato capitano dagli azzurri, non avrà nemmeno il pensiero di far sollecitare da chi di dovere il c. t. Martini per l'inclusione del suo aiutante nella iormazlone per Ostuni, nel caso ci fosse stato qualche dubbio in merito. Anche se ha mancato il tris nel Giro dell'Umbria, il campione d'Italia è stato ugualmente soddisfatto del risultato di Perugia: quando il suo gregario ha preso il 1 largo, gli ha protetto le spalle. j Francesco (che è arrivato sesto, perché nella volata del gruppo è stato battuto da Paolini, Gavazzi e Bergamo) ha controllato positivamente la propria forma s ha visto sconlitta la squadra che più gli la concorrenza, cioè la Scic (terzo Paolini, appena undicesimo Baronchelli, sedicesimo Riccomi). La formazione bianconera non ha saputo organizzare l'inseguimento dei due fuggitivi negli ultimi dieci chilometri e così Paolini ha avuto ragione di mordersi le dita per la facilità con la quale ha vinto la volata per il terzo posto, facilità che avrebbe potuto usare inche meglio. La volata a due per il successo ha visto Houbrechts, già vincitore qui a Perugia nel 1971 (con Poggiali terzo), scattare al trecento metri, cioè un po' troppo da lontano, come poi lo stesso belga ha spiegato. Inoltre Houbrechts ha detto che gli è saltata la catena sul selciato di corso Vannuccl, sullo scatto più potente, e per questo ha dovuto cedere n Poggiali, arrivato con cinque macchine di vantaggio. Per Poggiali, fiorentino di 35 anni, questa dodicesima vittoria professionìstica significa la maglia azzurra su un vassoio d'argento. Felice lui, felice il suo capitano Moser e felice anche il commissario Martini, che ho commentato: «Poggiali, oggi, ha superato se stesso nel dare il colpo di grazia a tutti. Il suo crescendo incute proprio fiducia. Inoltre, Fa bene al morale di Moser». Durante la gara, visto che mancavano gli scatti e le azioni decise e che quindi essa non sarebbe servita almeno come preparazione ai mondiali, il c. t. ha avvicinato le 'ammiraglie' per invitare i direttori sportivi a sollecitare i loro corridori. Così, dopo il centodecimo chilometro, in una mattinata molto calda, gli scatti si sono lat ti più insistenti. Ha provato an- \ che qualcuno dei 'grandi-, come Baronchelli, Paolini e Moser, isolatamente o con altri, ma mal con la necessaria decisione. Sulla salita più dura, quella di Monte Psglia (km 162, quota 837), ha attaccato Baronchelli verso la cima, ma Moser gli ha subito risposto e i due sono stati ripresi in discesa, come sono stati ripresi gli altri che hanno tentato degli allunghi, l'ultimo dei quali Giuliani, a 17 chilometri dal traguardo. A bersaglio, invece, è andato l'attacco di Poggiali, come abbiamo detto. Ordine d'arrivo: 1) Roberto Poggiali (Samson), che copre i 220 km in 5 ore 39'06", alla media di km 38,260: 2) Houbrechts s.t ; 3) Paolini a 27"; 4) Gavazzi; 5) Bergamo; 6) Moser; 7) Zilioli.