Panatta batte anche la paura

Panatta batte anche la paura Coppa Davis: sconfitta l'Inghilterra, ora si pensa all'Australia Panatta batte anche la paura Stringendo i denti, il campione d'Italia conquista a Wimbledon il punto decisivo contro Taylor (3-6, 6-2, 6-4, 6-4) - Quindi Zugarelli ottiene il quarto successo rimontando John Lloyd che aveva vinto i primi due sets [Dal nostro inviato speciale) Londra, 7 agosto. Adriano Fanatta ha sconfitto la grande paura. Un timore che aveva avvolto tutta la squadra italiana per l'incredibile sconfitta subita Ieri nel doppio dopo avere fallito cinque match-points. Un timore che l'esito dell'Incontro Ipotecato con I primi due singolari e segnatamente con l'exploit iniziale di Tonino Zugarelli potesse volatilizzarsi proprio al termine dell'ultimo singolare. Era il timore phe Panatta risentisse al braccio infortunato della stanchezza dei dieci set sostenuti nelle prime due giornate di gara, era Il timore che Adriano avesse perso dopo la mediocre prova del doppio la sicurezza acquisita quest'anno sia nei tornei individuali che in Coppa Davis, una manifestazione che era stata fino allo scorso anno il suo tallone d'Achille. C'era la paura che Panatta perdesse contro Taylor, che non riuscisse a giocare, a vincere. Ed invece Panatta ha stretto i denti, ha accettato la responsabilità del difficile confronto con Taylor ed ha vinto come si conviene ad un giocatore più forte dell'avversario. Ma il match non è stato mai facile sino all'ultimo sudatissimo punto che Adriano ha realizzato nella maniera più spettacolare, mettendo a segno una volée in tuffo orizzontale parallelo alla rete. Il match era Iniziato male per l'azzurro. Aveva il fisico imbastito dalle fatiche dei primi due giorni, c'era il timore che il braccio non rispondesse, così le battute erano timide come ieri in doppio. Le risposte al servizio dell'avversario erano maldestre. Eppure Panatta nel secondo • game » aveva la possibilità del ' break ». Taylor era 0-40, ma poi rimontava ed I « games » successivi mostravano l'assoluta incapacità dei due avversari a rispondere convenientemente alle rispettive battute. Ma nel settimo gioco Panatta subiva il « break »: maggiore concentrazione dell'avversario nelle risposte, minore precisione di Adriano nel servizio. Scorato, Panatta finiva per perdere anche gli ultimi due giochi subendo un secondo « break » nel nono gioco, che costellava di ben tre doppi falli. Era un 6-3 per Taylor In 26 minuti e già si profilava un tracollo per l'azzurro. Zugarelli, che arrivava proprio In quel momento negli spogliatoi, racconterà a fine gara: « Quando ho saputo che Adriano aveva perso il primo set, ho incominciato a preparare un cappio per Impiccarmi al gancio dell'appendiabiti ». Ma Adriano non andava k.o. Il primo set gli era servito per togliere la ruggine, per prendere le misure al gioco del rivale, un mancino sempre sgradito. Adriano iniziava bene il secondo • set » ottenendo un « break » nel primo gioco, manteneva bene la propria battuta Incominciando a servire con buone percentuali e nel settimo « game » strappava nuovamente il servizio al rivale. Il • set » finiva 6-2 per Adriano in 32 minuti. Il gioco di Adriano migliorava nella terza frazione, incominciava a trovare anche la risposta di dritto — segno che il dolore al braccio non si faceva sentire — anche se non trovava mai la forza necessaria per imprimere al gioco una maggiore velocità, un ritmo che avrebbe tolto ogni velleità al trentacinquenne avversario, che però giocava in maniera nettamente migliore rispetto al match d'apertura con Zugarelli. Adriano nel terzo « set » aveva la possibilità del • break » nel quinto gioco, ma falliva l'occasione buona, anche se lottava alla morte annullando ben sei palle utili per Taylor, poi Adriano centrava l'obiettivo del « break » nel settimo gioco ed al decimo riusciva a chiudere con qualche affanno al secondo - set-point » dopo 42 minuti. Poi il riposo, con il timore che il fisico di Adriano perdesse la lucidità ritrovata giocando. Evitava la doccia, Panatta. Cambiava solo la divisa da gioco ed Iniziava con lo stesso smalto il quarto » set ». Con una spettacolosa risposta vincente di rovescio otteneva il • break » nel quinto gioco. Sembrava fatta ed invece Adriano non si concentrava abbastanza nel successivo turno di battute e Taylor lo bruciava con due ' long-line » di dritto e poi c'erano due errori di rovescio dell'azzurro. Parità e nuova lotta al cardiopalma, anche se la stanchezza si faceva sentire più nell'inglese che nell'azzurro. Al nono gioco la svolta decisiva. Panatta rispondeva da favola ed era II » break » decisivo. Questa volta l'azzurro andava al servizio con la massima concentrazione. « In quei momenti — racconterà negli spogliatoi — non sentivo più nulla. Nemmeno II gran tifo dei ragazzini italiani o del pubblico inglese, che non è stato da meno ». Ma ricordava anche le raccomandazioni di Mario Belardinelli: « Respira profondamente prima di battere. Il servizio verrà più forte e preciso ». Erano quattro prime palle • bomba ». Poi sull'unica risposta decente di Taylor Adriano concludeva da mattatore colpendo in tuffo II passante incrociato dell'inglese. Capitan Pletrangell balzava dalla sedia per andare ad abbracciare Il campione ancora in terra. Dal basso delle tribune entravano in campo anche Bertolucci e Baraz- zutti, che avevano fatto un tifo d'inferno durante il match. Arrivava anche Mario Belardlnellì che ieri, malato, non aveva potuto assistere al match di doppio ma oggi non aveva voluto far mancare la sua assistenza ai ragazzi. Negli spogliatoi Tonino Zugarelli poteva disfare II cappio. A punteggio acquisito, Zugarelli dava rotondità al risultato battendo anche John Lloyd. L'azzurro iniziava male, perdendo II primo • set » per 6-4. Nel secondo aveva la possibilità di pareggiare le sorti del match, ma sul punteggio di 5-3 in proprio favore c'era una decisione arbitrale che gli negava un • ace » di servizio. Tonino si disuniva e perdeva anche la seconda frazione con il punteggio di 8-6. Dato che l'incontro non importava più ai finì del risultato finale c'era la possibilità che l'italiano smettesse di impegnarsi. Invece a Tonino non andava di perdere e riprendeva a giocare con maggior lena. Vinceva II terzo « set » col punteggio di 6-1 e poi approfittava dei crampi che si facevano sentire sulle gambe dell'avversarlo il quale, come Panatta, aveva giocato dieci • sets » ne//e prime due giornate dì gara. L'incontro sì risolveva pertanto in una passeggiata per Zugarelli, sempre autoritario, che vinceva II quarto e quinto • set » lasciando In entrambi un solo gioco all'avversarlo. L'Italia ha vinto cosi la finale eurooea del gruppo B della Coppa Davis ed ora nella semifinale della manifestazione dovrà incontrare a Roma dal 24 al 26 settembre l'Australia. Dall'altra parte del tabellone il Cile attende di conoscere Il vincitore dell'incontro in programma a Budapest fra Ungheria ed Unione Sovietica. Rino Cacioppo Wimbledon. L'entusiasmo dei tifosi italiani per la vittoria di Panatta (nel riquadro)

Luoghi citati: Australia, Budapest, Cile, Inghilterra, Italia, Londra, Roma, Ungheria, Unione Sovietica