Trasfusione sbagliata È morta una paziente

Trasfusione sbagliata È morta una paziente Messina: 2 medici sotto inchiesta Trasfusione sbagliata È morta una paziente Messina, 7 agosto. Una donna di 34 anni, madre di quattro figli, è morta nella clinica di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina, diretta dal prof. Montanari, per una trasfusione di sangue d'un gruppo diverso dal suo. Si chiamava Maria Pia Tinaglia ed era moglie di un impiegato postale. Il decesso è avvenuto lunedì scorso, subito dopo un intervento operatorio per la asportazione di un fibroma all'utero. Il sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Zumbo, ha aperto un'inchiesta. E' stato incriminato per omicidio colposo un tecnico dell'Avis, Giovanni Corvaia, di 30 anni. Sono stati invitati a nominarsi un difensore anche due medici del Policlinico: il dott. Francesco Saverio Venuti, anestesista, che eseguì la trasfusione di sangue sulla paziente durante l'intervento, e il dott. Giuseppe Belnome, che lunedì scorso era di servizio presso il centro Avis, che ha sede nel Policlinico. Numerosi medici ed infermieri sono stati interrogati dal magistrato che conduce l'inchiesta. Secondo i primi accertamenti, è stato Giovanni Corvaia a consegnare un flacone di sangue del gruppo « A RH positivo » invece di un flacone del gruppo « Zero RH positivo ». Sul corpo di Maria Pia Tinaglia è stata eseguita mercoledì scorso l'autopsia, dal prof. Francesco Aragona dell'istituto legale dell'Università di Messina. I risultati non sono ancora noti, lo saranno entro due mesi. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo sotto le direttive del magistrato. (Ansa) gruppo di Cagliari, è stato ferito al torace da un colpo di pistola partito accidentalmente dall'arma di un commilitone. Il giovane è in fin di vita. L'episodio è avvenuto durante la notte al posto di guardia dove Raffaele Somma, insieme ad altri avieri, effettuava il servizio di vigilanza. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, l'aviere Alessandro Navari, 19 anni, di Pietrasanta (Lucca), stava pulendo la pistola in dotazione — una calibro 9 corto — quando è partito il colpo. Il proiettile ha raggiunto Somma al torace all'altezza dello sterno fuoriuscendo dalla schiena. (Ag. Italia)

Persone citate: Alessandro Navari, Antonio Zumbo, Francesco Aragona, Francesco Saverio Venuti, Giovanni Corvaia, Giuseppe Belnome, Raffaele Somma, Somma

Luoghi citati: Italia, Lucca, Messina