Lettera aperta del sessuologo sull'enciclopedia sotto accusa

Lettera aperta del sessuologo sull'enciclopedia sotto accusa Al procuratore della Repubblica di Trento Lettera aperta del sessuologo sull'enciclopedia sotto accusa Lettera aperta al dott. Alberto Agnoli, sostituto Procuratore della Repubblica di Trento. Mi scusi questa forma inusitata di intervento. Penso possa essere lecita nei regimi democratici, nell'interesse del pubblico e delle istituzioni della Repubblica. In questo caso non sembra esistere segreto istruttorio perché l'enciclopedia « Vita sessuale » è stata ed è davanti agli occhi di tutti. Nel doveroso rispetto delle sue prerogative mi permetto sottoporle qualche quesito. Perché tanta varietà di giudizi, anche fra magistrati, quando trattasi de! comune senso del pudore? Perché la sociologia giuridica non ha trovato ancora una definizione valida sul piano civile e giuridico dell'espressione « comune senso del pudore » valevole beninteso per tutto il territorio nazionale? La necessità di conciliare i poteri dello Stato e la libertà del cittadino è urgente, esistono troppe occasioni di contrasto, insor¬ gono aspre discussioni che oltre a turbare la coscienza di molte persone nuociono alle stesse istituzioni. Venendo all'enciclopedia sessuale incriminata (una delle migliori uscite in questi ultimi anni) vi sono due punti che vorrei portare alla sua attenzione. Il primo è che il giudizio degli adulti spesso non è conforme alla sensibilità e alla psicologia dei bambini; noi abbiamo malizia, loro, grazie a Dio, ne sono privi. Secondo, credo non sia producente vengano usate dalla società misure diverse per lo stesso presunto illecito penale. Fumetti, giornali osceni continuano ad essere esposti nelle edicole, alla visione dei minori e penso non sia materiale di difficile acquisto se devo credere a quanto riferiscono i professori e i presidi di scuola che sequestrano in classe quintali di carta stampata disgustosamente oscena. Personalmente sono per interventi di tipo pre¬ ventivo; i metodi repressivi (specie se tardivi) lasciano il tempo che trovano. Spero che ella ne convenga per maturata esperienza professionale. Mi scuso sperando di non averla disturbata troppo. Gianni Caletti

Persone citate: Alberto Agnoli, Lettera, Penso, Trento Lettera

Luoghi citati: Trento