Ferrari, fiera protesta di chi vive per le corse di Michele Fenu

Ferrari, fiera protesta di chi vive per le corse Ferrari, fiera protesta di chi vive per le corse La nostra Commissione sportiva decide di riunirsi malgrado l'agosto inviti alle vacanze, in parlamento fioccano le interrogazioni, costruttori e piloti del • circo » della Formula 1 esprimono II loro dispiacere — e siamo convinti che sia sincero, perché oggi battere la Ferrari è fatto di prestigio per ogni • team » inglese —, / tifosi sono ammirati e sgomenti al tempo stesso. Bisogna riconoscere che gli interventi di Enzo Ferrari suscitano sempre reazioni vivaci. Figuriamoci stavolta. Il Commendatore — come lo chiamano I suoi uomini (ma anche Presidente, Ingegnere e, affettuosamente. Penna Bianca) — ha sparato a zero contro il mondo della Formula 1. contro questi Grandi Premi che sono cresciuti negli ultimi anni in modo mostruoso, smarrendo lo spirito iniziale, il senso della loro esistenza. Ferrari vive e lavora in questo universo da 50 anni. Le corse sono state e sono per lui una ragione di vita, una filosofia che si ispira a sentimenti e passioni che oggi tendono ad essere messi in secondo piano: attaccamento al propri colori, lealtà verso i propri collaboratori e verso I rivali, impegno nel lavoro, sportività, riconoscimento dei diritti-doveri dì ciascuno. Tale concetto delle corse costituisce la chiave per meglio comprendere la sua decisione di lasciare per il momento l'attività in Formula 1 malgrado le possibilità di • proteggere » // titolo di Niki Lauda fossero più consistenti di quanto osservatori superficiali ritengano. Ferrari si è sentito offeso in quanto crede ed ama, ha amaramente constatato quanto sia cambiato quel mondo del Grands Prix che è diventato famoso anche per merito delle sue vetture, della sua fabbrica. Lo sport ha lasciato II passo agli intrighi di corridoio, gli • sponsor » e un vorticoso giro dì denaro hanno inquinato ogni settore, offuscando quel coraggio e quella solidarietà che pure esistono nel piloti, come Merzario e colleghi hanno dimostrato fulgidamente nel dramma di Lauda. A questo inquinamento si è aggiunto. In forma via via più grave, un altro fenomeno: l'incompetenza di chi dovrebbe condurre II « circo » della Formula I, cioè di quei dirigenti, internazionali e nazionali, da cui I Grandi Premi dipendono, come ogni altra corsa automobilistica. Non tutti sono degli eleganti manichini in giacca blu, ma la maggioranza è legata a schemi ormai superati, incapace di amministrare lo sport dell'auto e di tutelare gli interessi di chi ne è protagonista. Oggi la Ferrari, domani altri. E II Commendatore ha reagito, con il consueto vigore, con una combattività che II peso degli anni e di una lieve malattia non hanno diminuito. Ieri, leggendo I giornali, avrà ritrovato probabilmente Il sorriso. E' un mattatore, e stavolta si batte per una causa che non è — come si potrebbe Immaginare — soltanto sua e della sua Casa, ma di tutto lo sport, della stessa Formula 1. Se vincerà, se riuscirà a scuotere le strutture della Fla, della Csl, della Csai e a ridare, con la sua polemica vitalità, coraggio ed ordine ad ambienti sclerotlzzatl, ebbene avrà offerto un altro contributo a quelle corse che tanto ama. Ferrari, In ultima analisi, vuole solo il rispetto delle leggi sportive: egli compie II proprio dovere, vuole che I suol diritti siano rispettati. E se non lo sono, protesta. L'ultimo punto del comunicato di ieri fa Intuire che non si fermerà alle • grida ». Abbiamo la sensazione che si preparino momenti caldi per molte persone, che tutta una serie di azioni giudiziarie stiano per scattare nei confronti di chi ha parlato o scritto con troppa avventatezza sulle cause dell'incidente di Lauda. Tornerà presto la Ferrari alle corse? Se lo chiedono In molti. Solo Enzo Ferrari potrebbe rispondere, ma Penna Bianca tace. Attende probabilmente che questa situazione si sviluppi, che si scateni la reazione al suo gesto. Poi, se sarà soddisfatto, tornerà In campo, perché un uomo come lui non può certo abbandonare I • suoi » Grandi Premi. A Maranello continueranno a lavorare, le vetture ad essere sviluppate. La Ferrari lascia, ma non si ferma. Perché quando I bolidi rossi scenderanno di nuovo In pista, dovranno esser più forti di prima. Michele Fenu

Persone citate: Enzo Ferrari, Ingegnere, Lauda, Merzario, Niki Lauda, Penna Bianca

Luoghi citati: Maranello