Paolo Poli contro le mamme

Paolo Poli contro le mamme LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Paolo Poli contro le mamme Due donne leggendarie sono slate le protagoniste della serata televisiva. Mata Hari e Calantitv fatte: la celebre spia, fucilata a Parigi nell'ottobre del '17, è stata ricordata, nel centenario della nascita, da un'inchiesta di Piero Angela, mentre la famosa eroina dell'epopea del Far-West era impersonata da Doris Day nel musical Non sparare, baciami andato in onda per il ciclo cinematografico dedicato all'attrice. Appuntamenti, per ragioni diverse, interessanti. Ma vale la pena tralasciare gli spettacoli di ieri per fare un passo indietro, allo show di Paolo Poli, presentato martedì. Merita alcune considerazioni. La trasmissione, prima di un ciclo di quattro puntate, centrava l'obiettivo sul vizio del « mammismo ». Lo spettacolo è arrivato sui teleschermi dopo sette anni di congelamento negli uffici censori della Rai-tv. Una perplessità che ci pare di capire. Poli irriverente e dissacratore provoca, a volte con rabbia graffiatile, lo spettatore. Attore e autore di teatro preparato e intelligente egli ama affrontare i problemi attraverso paradossi violenti. Chi non conosce la sua opera rischia di fermarsi ad tuta lettura diretta dei personaggi e delle frasi ricevendone un urto di rifiuto. Molti si saranno scandalizzati di fronte ai suoi travestimenti cos'i visceralmente vissuti o, peggio, alla proposta di « arrostire » i bimbi appena nati per risolvere il problema demografico ed economico delle classi più povere. Per sorridere a queste provocazioni sono necessarie una pronta mediazione intellettualistica e una minima conoscenza di certo teatro cabarettistico e satirico mai approdato sul video. Parte del pubblico televisivo assuefatto a lustri di telequiz e di rivistine al borotalco, forse non avrà gradito questo inconsueto spettacolo. Siamo curiosi di conoscere gli indici di ascolto e di gradimento della trasmissione. Se il giudizio degli spettatori tv sarà negativo si tratterà di un'ulteriore verifica: la censura non ha mai aiutato a sviluppare le capacità critiche della gente. vice

Persone citate: Doris Day, Mata Hari, Paolo Poli, Piero Angela

Luoghi citati: Parigi