"Con metà negozi chiusi, bisogna aver pazienza ma i turni di ferie tutto sommato funzionano,,

"Con metà negozi chiusi, bisogna aver pazienza ma i turni di ferie tutto sommato funzionano,, Agosto in città: come va il piano per garantire i servizi a chi è rimasto? - . "Con metà negozi chiusi, bisogna aver pazienza ma i turni di ferie tutto sommato funzionano,, Un vigile incaricato dei controlli aggiunge: "Andrebbe meglio se i cittadini sapessero che basta telefonare alle sezioni di quartiere per avere aiuto" - "Molti commercianti non hanno esposto l'indicazione del più vicino negozio aperto" Agosto in città: è più facile o più difficile degli altri anni trovare un negozio aperto? «Forse non proprio sotto casa — dicono In Comune — o con prezzi diversi da quelli a cui si è abituati. Ma dovrebbe essere più facile. Per la prima volta, si è istituito un piano organico di turni». Le associazioni di categoria hanno aderito e | sono stati diffusi gli elenchi degli esercizi, quartiere per quartiere, secondo i diversi prodotti in vendita. Tutto, in teoria, perfetto. E in pratica? Innanzitutto, parliamo del «piano dei turni». E' vero che c'è stato uno sforzo particolare per evitare disagi ai cittadini. Già in ottobre l'assessore all'annona, Libertino Sclcolone, riunisce per la prima volta le commissioni di studio. Vi sono i rappresentanti delle associazioni, dei sindac. delle cooperative di consumo, mi terreno su cui abbiamo lavorato — dice un membro — era pressoché vergine: non si conoscevano gli elenchi completi e aggiornati dei negozi, c'erano difficoltà da superare anche d'ordine psicologico». Aggiornati gli elenchi, si è passati al contatto con i negozianti. «Abbiamo chiesto — dice un funzionario del Comune — a tutti quali erano le loro scelte per le ferie. Sulla base delle risposte c'è stata la prima formazione dei turni». Ma non è tutto. Per evitare .,. i possibili malintesi, ce stata una;verldca. «Ogni negoziante e stato j informato — spiegano all'associazione — del turno in cui era incluso. Se aveva obiezioni, poteva fare ricorso entro quindici giorni. Se no, era data per scontata l'accettazione». I turni «ufficiali» sono stati ritoccati più volte prima d'essere resi pubblici. «Ma il piano prevedeva altri interventi — dice il dottor Torello, dell'assessorato all'annona —. I negozianti sono stati invitati a esporre un cartello con l'indicazione dei giorni di ferie e del negozio analogo più vici- no, rimasto aperto». Così si è ar-rivati ad agosto. «Circa il 50 per cento dei commercianti sono ri-masti in città — spiegano all'asso- dazione —. Abbiamo tenuto conto dei mH guariieri deue dìslocazio- ni ^ cim è stata divlsa^ per me_ glio svolgere il lavoro, in diciotto zone commerciali e in queste sonostate identificate le esigenze e ga- rantito un servizio sufficiente, senon perfetto». Alla prova dei fatti, come ha funzionato il piano? Risponde un vigile urbano: «Secondo le previsioni. Il 26 l'assessore ci ha incaricati di accertare se gli esercizi erano veramente aperti e segnalare gli inadempienti. Sino ad oggi non ne abbiamo trovati. Solo uno o due avevano chiuso fuori turno, 1 ma per un giorno e per motivi giustificati». La risposta della ca. tegoria è stata quindi positiva. \ Sentiamo cosa ne pensano gli in \ teressati. «Una minima parte, del \ tutto trascurabile, lia chiesto spo stamenti ai turno dopo u termine ' concesso. Nel compless osiamo ': stati pronti ad accettare l'invito del Comune». i Ieri abbiamo percorso molte I strade, ascoltato cittadini e nego- | zianti. Nella maggioranza dei car \ ^{^P0^ su};le ,^f5??in5,sch_e 5b," bassate non c'è l'Indicazione del vicino esercizio aperto. «Per scarsa informazione — spiega un droghiere in via Di Nanni —. Dovevano provvedere a segnalarci i nominativi. Li avremmo esposti». Il . problema si pone anche per gli j abitanti. «Spesso — dice un vigile — la gente non sa dove andare. Invece basta una telefonata alle nostre sezioni per sapere quali sono i negozi aperti più vicini. Quello che manca è forse l'abitudine a questo tipo di servizio. E poi un certo grado di adattamento: se metà dei negozianti è in ferie, non si possono pretendere tutte le comodità dei periodi normali». Poche lamentele comunque sono I giunte ai responsabili del «piano». «Un po' di disagio lo prevediamo j — dicono — per il 17 del mese. Infatti il li finisce il primo turno, \ il giorno dopo è festa, il 16 il mercato generale è chiuso e non sarà possibile rifornire i negozi del secondo turno. Bisognerà fare provviste più consistenti entro il li». Qualche altro problema: i grossisti. «Non sono stati considerati — dicono all'associazione commercianti —. Dovremo tenerlo presente il prossimo anno. In modo che per certi generi deperibili si possa prevedere un costante ap- provvigìonamento». I supermercati. «Ci sono stati casi di magazzini che hanno preferito chiudere e altri che hanno organizzato rotazioni del personale. Nel complesso i cittadini possono però trovare I sempre i mercati rionali». Un bilancio, nel complesso, non 1 negativo. «Pensiamo di estendere i turni anche alle categorie non alimentari. Per quest'anno c'è una prova con le tintorie, stirerie e negozi di vernici». Ma ogni sforzo e sempre legato alla buona volontà e alla comprensione dei negozianti. «JVon abbiamo strumenti per imporre un'apertura — spiega un funzionario dell'annona —. Per le panetterie c'è la legge il del 18 febbraio '7i che obbliga ad effettuare i turni e, in caso di violazio-1 l i uni numi niun inum ne, prevede multe da 20 mila a 100 mila lire. Per gli altri ci rimettiamo al loro senso di civismo. Che, finora, non è mancato». Non ci saranno defezioni? «Bi I sogna ancora attendere qualche giorno per tirare le somme. Po- 1 trebberò verificarsi chiusure enti 1 cipate». Comunque, si provvederà anche con una legge: «In autunno verrà approvato il piano commerciale che prevede l'obbligo dell'autorizzazione per più di tre giorni di chiusura. Poi c'è sempre un progetto di legge dello Stato che dovrebbe estendere a tutte le categorìe gli obblighi imposti alle panetterie». Se queste leggi EOno necessarie, lo dimostrerà l'esperienza delle prossime settimane. Adriano Provera umili un in i li limili | I • j | I I | Negozi chiusi in via San Donato: uno spettacolo diffuso in tutti i quartieri della città. Bastano quelli rimasti aperti?

Persone citate: Adriano Provera, Torello