Cuba: "Continueremo a difendere l'Angola"

Cuba: "Continueremo a difendere l'Angola" Contrattacchi di mercenari Cuba: "Continueremo a difendere l'Angola" L'Avana, 3 agosto. Cuba e Angola hanno avvertito il Sud Africa, lo Zaire e la Zambia che non permetteranno a questi Paesi di dare spazio a «elementi controrivoluzionari e mercenari» che facciano dei loro territori una base per attacchi contro l'Angola. L'avvertimento è venuto da un comunicato congiunto diffuso dall'Avana al termine della visita di una settimana ! che il presidente angolano Agostinho Neto ha compiuto a Cuba. Il comunicato è stato integralmente pubblicato dal giornale cubano «Granma». La dichiarazione rappresenta di fatto un solenne impegno da parte di Cuba a difendere l'Angola contro qualsiasi «intervento» nel territorio del Paese africano. Cuba è quindi pronta a inviare, se necessario, reparti armati a sostegno del governo di Luanda. A proposito dell'eventualità di attacchi di mercenari nei confronti dell'Angola, nel comunicato si afferma che «simili azioni verranno represse con la decisione e il coraggio del caso». «Cuba dichiara che sarà fermamente a fianco dell'Angola nel caso di nuovi interventi dall'esterno contro la suo. sovranità e integrità territoriale» conclude il comunicato. Si calcola che in Angola si trovino ancora 12-15 mila soldati cubani che lo scorso inverno furono impegnati a fianco del movimento popolare per la liberazione dell'Angola nella vittoriosa guerra contro i due movimenti di liberazione filo-occidentali, spalleggiati da reparti di mercenari bianchi. Agostinho Neto e il premier cubano Fidel Castro si sono accordati — afferma il comunicato — per il graduale ritorno dei soldati cubani in patria. Una parte del contingente cubano in Angola rimarrà comunque nel Paese africano, per addestrare all'uso di armi e tecniche militari i reparti dell'esercito angolano, e per essere immediatamente a fianco degli alleati in caso di intervento straniero. Il comunicato afferma che i due Paesi proseguiranno la loro collaborazione unella preparazione delle forze armate d'Angola e nello sviluppo di certi settori dell'economia nazionale, oltre che dell'istruzione e della sanità». Il documento pubblicato al termine della visita di Neto al Paese alleato riporta espressioni di gratitudine da parte del Mpla al popolo, al partito comunista e al governo cubani per l'aiuto fornito «contro le forze filo-imperialiste, neocolonialiste, fasciste e razziste». Il Mpla rivolge anche un ringraziamento a Unione Sovietica, Algeria, Congo, Guinea, Guinea Bissau, Mozambico, Nigeria, Jugoslavia e «altri Paesi africani» per «il loro atteggiamento internazionalista e il sostegno dato nel corso della legittima resistenza all'invasione». Il comunicato inoltre «condanna energicamente il ruolo di sinistro significato avuto dalla dirigenza del partito comunista cinese contro la Repubblica popolare d'Angola e il movimento rivoluzionario internazionale, ruolo espresso attraverso l'aiuto fornito ai gruppi secessionisti in Angola e alla giunta fascista cilena». Cuba e Angoia hanno anche ribadito la loro «solidarietà con la giusta lotta dei popoli di Namibia (Africa Sud-occidentale), Zimbabwe (Rhodesia) e Sud Africa». Il comunicato esprime una ferma denuncia del «recente genocidio» nei confronti della comunità africana di colore a Soweto, presso Johannesburg. Si sottolinea la necessità di consolidare le «posizioni anti■imperialiste e anti-colonialiste» dell'organizzazione dell'unità africana (Oua) e di «rafforzare l'unità d'azione dei Paesi africani progressisti». (Ansa - Reuter)

Persone citate: Fidel Castro, Neto, Soweto