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Punta una rivoltella contro il carabiniere che chiede documenti Bandito torinese arrestato Punta una rivoltella contro il carabiniere che chiede documenti (Dal nostro corrispondente) Chiavari, 3 agosto. fp. r.) Un ex orologiaio di Torino, Pasquale Viapiano, 27 anni, ricercato per rapina, furto e ricettazione, sorpreso dai carabinieri in un bar di Lavagna, ha reagito impugnando una pistola. I carabinieri gli sono balzati addosso. C'è stata una lotta furibonda. L'uomo è stato finalmente ammanettato. Un appuntato, Luciano Tognoli, è rimasto ferito. Con Pasquale Viapiano c'era una amica, Lorena Casu, 21 anni, anche lei di Torino, già nota alla polizia per essere stata al centro, quando aveva appena 17 anni, di una sparatoria in un night del capoluogo piemontese. « Prendi un coltello », ha gridato alla ragazza il Viapiano, quando si è visto perduto. Lorena Casu è balzata verso il banco del locale ed ha afferrato un lungo pugnale: i carabinieri sono stati pronti ad ammanettare anche lei. I due, che sono stati chiusi nel carcere di Chiavari sono accusati di rapina, furto, ricettazione, uso di documenti falsi, porto abusivo d'arma e tentato omicidio. L'arresto è avvenuto nella tarda sera di ieri. I carabinieri di Lavagna sono entrati nel locale per una normale ricognizione. Hanno chiesto i documenti a tutti. Quando l'appuntato Tognoli si è avvicinato al tavolo della coppia, Viapiana è balzato su impugnando la rivoltella. L'uomo, che un tempo faceva l'orologiaio a Torino venne arrestato nel 1974 per alcune rapine commesse, ai danni di « colleghi ». Allora agiva con la complicità della moglie. Giuseppina Fucci, di 22 anni. L'ex orologiaio e la moglie, vennero condannati a una quattro anni e mezzo di carcere. Non si sa ancora esattamente come, Viapiana è uscito anzitempo dalle « Nuove » (in libertà provvisoria o condizionata o forse è evaso?). E' un fatto che, guadagnata la libertà e lasciata la moglie, l'ex orologiaio si è associato a Lorena Casu, con la quale è stato visto più volte, recentemente, nella zona del Tigullio. Adesso gli inquirenti cercano di stabilire se la coppia abbia fatto furti o rapine nella zona. Lavagna. Lorena Casu e Pasquale Viappiano (La Stampa)