L'amica di Maria esclude ogni rapporto con le "br,,

L'amica di Maria esclude ogni rapporto con le "br,, Altri interrogatori per il delitto Coco L'amica di Maria esclude ogni rapporto con le "br,, (Nostro servizio particolare) Milano, 31 luglio. (o.r.) Si sono svolti oggi nel carcere di San Vittore gli interrogatori di Rossella Simone (la dottoressa in economia e commercio arrestata il 27 luglio in Val d'Aosta, insieme con Giuliano Naria, il brigatista sospettato dell'omicidio di Coco) e di Roberto Orlando, studente-chitarrista milanese, fermato perché trovato in possesso dell'originale delle liste del msi per le elezioni comunali del '64. Entrambi erano assistiti dall'avv. Sergio Spazzali. Gli incontri sono durati dalle 11 alle 15. Sia la Simone che l'Orlando hanno negato qualsiasi connivenza con le Brigate rosse. Al termine il giudice istruttore dott. Lombardi ha contestato alla donna i reati di favoreggiamento personale, ricettazione e falso in documenti; il magistrato aspetterebbe il parere del p.m. dott. Fasanelli per indiziare la Simone anche di partecipazione a bande armate. Per quanto concerne l'Orlando, è stato convalidato il «fermo» per ricettazione. Rossella Simone ha raccontato al giudice di aver conosciuto Naria a Genova nel '70 e che il loro legame sentimentale risale ad allora. Ha precisato però che, tra loro, c'erano solo rapporti affettivi, e che lei ignorava la presunta attività di brigatista del suo compagno. Ad alcune domande — generalmente quando il magistrato poneva quesiti su questioni che avrebbero potuto aggravare la situazione del Naria — la giovane ha rifiutato di rispondere. Così, per esempio, quando il dott. Lombardi avrebbe voluto sapere come la Simone è entrata in possesso della patente falsa che aveva con sé al momento dell'arresto. Il documento, intestato a Francesca Ferrando, risulta rubato all'ispettorato della motorizzazione civile di Catania; come quello esibito dal Naria (e recante le false generalità di Antonio Matteucci) faceva parte di uno «stock», a numeri consecutivi, rinvenuto nel «covo» di Robbiano di Mediglia. (I presunti brigatisti arrestati negli ultimi tempi sono risultati tutti in possesso di documenti provenienti da quella medesima partita). La Simone ha confermato che, ai primi del giugno scorso, fu proprio il suo compagno a prendere in affitto l'abitazione di Gaby, in Val d'Aosta. In quei giorni, Rossella ricorda che Naria era senza barba. (Un particolare importante: il killer di Coco, secondo l'identikit, era sbarbato. Al momento dell'arresto, invece, Naria esibiva una folta barba). Per quanto riguarda i] materiale trovato nella sua casa — documenti del processo alla banda «Ventidue ottobre», altri sull'attività di Saverio Rosso, dattiloscritti sui Nap e Gap — la Simone ha affermato che si tratta di «materiale di studio» e che serviva, oltre che a lei, agli amici del circolo «La Comune» di Genova. Roberto Orlando, dal canto suo, ha ammesso di conoscere Rossella (che abita a pochi isolati da casa sua), ma di non sapere assolutamente nulla di una sua presunta attività in seno alle Br. In merito alle liste missine L'Orlando ha raccontato di non avere la minima idea sul come siano capitate in casa sua. Il foglio a firma del finora sconosciuto nucleo estremista gli sarebbe stato offerto per strada. Q. r.

Luoghi citati: Catania, Gaby, Genova, Mediglia, Milano, Val D'aosta