Tito: «manovre» Usa contro la Jugoslavia

Tito: «manovre» Usa contro la Jugoslavia Attacco alFambasciatore a Belgrado Tito: «manovre» Usa contro la Jugoslavia Belgrado, 31 luglio. Il maresciallo Tito ha attaccato oggi pubblicamente l'ambasciatore degli Stati Uniti a Belgrado Laurence H. Silberman, accusandolo di «ficcare il naso negli affari interni iugoslavi» e di «condurre una campagna contro la Jugoslavia». Secondo Tito, il diplomatico americano «tenta di compromettere la Jugoslavia davanti ai non allineati prima del vertice di Colombo». Ma questo tentativo ha aggiunto il Maresciallo, «non ha alcuna probabilità di riuscire» e «noi continueremo a fare la politica che abbiamo sempre fatto». Il violento attacco di Tito prende lo spunto da alcune dichiarazioni fatte dall'ambasciatore Silberman sul caso di Laszlo Toth, un ingegnere americano di origine jugoslava che era stato condannato l'anno scorso a sette anni di reclusione per spionaggio industriale e che è stato scarcerato una settimana fa. Il diplomatico, che aveva sempre sostenuto l'innocenza di Toth, ha detto che «certi aspetti della politica iugoslava contrastano con gli interessi degli Stati Uniti», e alcuni giornali americani hanno alimentato la polemica scrivendo che la Jugoslavia non perde mai l'occasione per criticare l'«imperialismo» e il «neo-colonialismo» degli Stati Uniti. Secondo molti osservatori, tuttavia, il deterioramento dei rapporti jugo-americani è antecedente al caso Toth e risale alla visita compiuta a Belgrado qualche settimana fa, dal delegato permanente degli Stati Uniti presso l'Onu, William Scranton. Ufficialmente, scopo della visita di Scranton doveva essere la preparazione della prossima sessione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite. Sembra però che Scranton nei suoi colloqui con il ministro jugoslavo degli esteri Minic e con il sottosegretario Mojsov, abbia parlato anche della prossima conferenza dei non allineati, facendo presente che Washington non avrebbe gradito un atteggiamento troppo anti-americano della Jugoslavia. Probabilmente, la missione di Scranton ha irritato il governo di Belgrado. Il presidente jugoslavo ha parlato di Silberman in un'intervista concessa all'agenzia Tanjug e centrata sui problemi del «non-allineamento». «Se il mondo vuole la pace e la collaborazione a lungo termine, non ci sono alternative al non-allineamento», ha detto tra l'altro Tito. Tito ha parlato anche delle sue condizioni di salute, affermando di sentirsi benissimo e di prepararsi al viaggio a Colombo abbronzandosi al sole sulla spiaggia di Brioni. «Potete fotografarmi, se volete — ha aggiunto maliziosamente — ma tanto, quando queste fotografie saranno diffuse nel mondo ci sarà sempre qualcuno che salterà su a dire che sono immagini di parecchi anni fa». (Ansa) Il presidente Tito

Persone citate: Brioni, Laszlo Toth, Laurence H. Silberman, Minic, Silberman, Toth, William Scranton