Perri è quarto nei 1000 metri di Cristiano Chiavegato

Perri è quarto nei 1000 metri Perri è quarto nei 1000 metri Ha vinto con facilità la sua semifinale - " Questa — dice — è una gara sui 500 metri" - Deluse le speranze dell'azzurro in finale: vittoria ad completamente diversa da quella un tedesco della Germania Est (Dal nostro Inviato speciale) Montreal, 31 luglio. Sono bastate poche decine di metri di forcing iniziale e Oreste Perri ha vinto con facilità la sua serie di semifinali nella gara di K1 sui 1000 metri L'azzurro ha Imposto alla sua pagaia un ritmo di circa 110 colpi al minuto e per i suoi rivali, seppure Impegnati al massimo, non c'è stato più nulla da fare. Il cremonese, al 250 metri aveva già un vantaggio di circa metà barca sul romeno Diba, campione olimpico, ieri, sul mezzo chilometro, mentre tutti gli altri sono apparsi subito tagliati fuori dalla lotta. Nella parte finale poi il canoista italiano non ha più praticamente tirato, chiudendo la prova con il tempo di 3'50"19, in assoluta deconcentrazione. La gara si è svolta con vento a favore di poppa di 1,7 metri al secondo, cioè nelle condizioni meno favorevoli a Perri che, essendo piuttosto pesante e potente preferisce le correnti d'aria trasversali o, perfino, moderatamente contrarie. «Non ho avuto problemi — ha detto il canoista italiano — questo è proprio tutto un altro genere dì impegno in confronto al 500 metri. Ho spinto un pochino all'inizio e solo Diba ha cercato di resistere. Poi, quando ho visto che ormai avevo conquistato il vantaggio necessario per essere al sicuro, non ho più forzato. Oggi però non vorrei fare previsioni. Sono ancora talmente deluso della prova di ieri che preferisco tacere. Non riesco a spiegare il calo che ho avuto dai 250 metri in avanti. Ero quarto e sono finito settimo. Per me è un risultato incomprensibile. Oggi comunque una medaglia non dovrebbe sfuggirmi' Oreste Perri non ha ingoiato la sconfitta di ieri. La sua reazione alla delusione sembra essere positiva. Tutti nell'ambiente della squadra azzurra, sono convinti che il suo grande temperamento, la volontà di vincere, la convinzione di essere il più forte gli faranno superare questa piccola crisi. Slamo tuttavia convinti che stasera la prova non sarà molto facile. Tutti e nove i concorrenti qualifi¬ catl per la finale hanno chances di piazzarsi nei primi tre posti e la lotta sarà serratissima fin sul traguardo. •Qualcuno — ha detto Beltraml, allenatore dei canoisti azzurri — non finirà la gara ma si attaccherà sul seggiolino prima di arrivare al traguardo. Partire forte sul 1000 metri, magari per inseguire Perri che può imporre un ritmo Infernale, può essere una mossa errata, fatale al fini del risultato'. Sembra comunque che siano diversi gli atleti in grado di contrastare la supremazia di Perri e in particolare due, l'ungherese Geza Csapo e il polacco Sledziewski. Csapo, un giovanottone di 26 anni, ha fatto segnare nella terza serie Il miglior tempo delle semifinali (iratissima la sua batteria perché l'ungherese è stato impegnato allo spasimo dal sovietico Shaparenko) con il risultato di 3'44"77 vale dire un tempo inferiore a quello con cui sullo stesso bacino dell'Isola di Notre Dame Perri aveva vinto la gara pre-olimpica nel 1975. Sledziewski invece si è aggiudicato la seconda serie in 3'46"88. Ancora una volta dunque saranno gli atleti dell'Est a fare la parte del leoni in questa gara. I finalisti sono infatti Csapo (Ungheria), Shaparenko (Urss), Stark (Cecoslovacchia), Diba (Romania), Sledziewski (Polonia), Helm (Germania Est), ai quali sì oppongono gli «occidentali» Perri, Parnham (Gran Bretagna) e Anderson (Svezia). Molto importante, oggi pomeriggio l'estrazione a sorte del numeri di partenza e delle relative corsie. Il vento può cambiare di direzione e — come si è già detto nei giorni scorsi — le imbarcazioni che rimangono sotto riva possono ottenere vantaggi rilevanti in queste condizioni. 'L'uomo che temo di più — ha concluso Perri stamane — è II polacco Grzegorz Sledziewski che lo scorso anno al campionati mondiali dì Belgrado mi impegnò In maniera Incredibile e arrivò perfettamente alla pari con me al traguardo. Fummo accreditati dello stesso tempo, 3'43"55 e dovemmo dividerci il titolo anche perché Il fotofinish non riuscì a stabilire alcuna differenza fra i nostri due kaiak. Stasera spero di non dover fare nessuna divisione, ma il polacco è un atleta che sa sfruttare ogni minimo particolare della gara'. Le speranze di Perri e del clan italiano sono però andate deluse. L'azzurro nella finale si è piazzato solo quarto, preceduto dal tedesco orientale Helm, dall'ungherese Csapo e dal romeno Diba, vincitore ieri nei 500 metri. GII altri azzurri che stamane erano Impegnati nelle semifinali sono usciti di jeena, Pietro Bruschi sulla canoa canadese monoposto è arrivato quarto e ultimo nella batterla vinta dal bulgaro Ananiev. Lo stesso è capitato a Danio Merli e Giorgio Sbruzzi, terminati sesti nella semifinale del K2 vinta dai belgi Burny e Hoeksta. Esclusi dalla finale anche Annoni e Passerini nella canoa canadese di coppia. Cristiano Chiavegato Montreal. Oreste Perri, quarto nei 1000 metri di canoa (Tel.)

Luoghi citati: Belgrado, Cecoslovacchia, Germania Est, Gran Bretagna, Montreal, Polonia, Svezia, Ungheria, Urss