Boninsegna centravanti bianconero trova il vademecum nelle scarpette di Bruno Bernardi

Boninsegna centravanti bianconero trova il vademecum nelle scarpette La Juventus ha iniziato il lavoro a Villar Perosa Boninsegna centravanti bianconero trova il vademecum nelle scarpette (Dal nostro inviato speciale) Villar Perosa, 30 luglio. La coesistenza fra Bettega e Boninsegna è uno dei temi d'attualità nella Juventus. Boninsegna è il classico centravanti che ama stare in agguato sulla soglia dell'area avversaria per sfruttare al meglio le occasioni costruite dalla squadra. Nello scorso campionato, l'Inter aveva tentato di trasformarlo in centravanti di manovra, facendolo partire da posizione più arretrata, ma con risultati poco apprezzabili. Boninsegna non può cambiare il suo stile a 32 anni. Toccherà a Bettega cercare di adeguarsi alle caratteristiche del nuovo « partner »: ne ha le capacità anche se dovrà, psicologicamente, compiere un certo sforzo per rinunciare, in parte, al piacere di essere l'uomo-gol per eccellenza della Juventus, come ha dimostrato nella passata stagione con I quindici centri che costituiscono il suo primato personale. « Con Boninsegna non ho mai giocato — premette Bettega —. Indubbiamente ci sarà qualche difficoltà all'inizio, anche perché abbiamo caratteristiche similari. Boninsegna ha sempre giocato in questo modo: cambiarlo significherebbe snaturarne lo stile ed II prestigio di goleador, finirebbe per rendere meno e ci rimetteremmo come squadra. Ci vorrà un po' di tempo per conoscerci a fondo, per dividerci le sfere di autonomia e per non urtarci vicendevolmente, ma troveremo la giusta collocazione collaborando ». — Quanti gol ritiene possa garantire questo tandem inedito? « Preferirei non sbilanciarmi in previsioni — dice Bettega —. Lo ripeto, molto dipende dall'intesa. Sarei già felice di realizzare di nuovo i quindici gol dell'ultimo campionato, che costituiscono una bella impresa se si tiene conto che non ho mal tirato rigori. Potenzialmente formiamo una bella coppia: due uomini d'urto e di peso che possono dar fastidio a qualsiasi difesa. Abbiamo inoltre il vantaggio di poter essere In due a lottare in area di rigore e, sui palloni alti, I difensori avversari dovranno preoccuparsi anche di Boninsegna che, di testa, è molto pericoloso. In definitiva, sacrificandoci un po' per uno, ritengo che non debbano risultare eccessivi problemi ». — Cosa c'è di diverso, oltre a Boninsegna. nella « nuova » Juventus? « E' una squadra più potente e massiccia, più dura e ricca di grinta rispetto all'anno scorso. Per farla rendere al massimo, bisognerà sfruttare le caratteristiche del singoli. Per esemplo, non si può chiedere a nessuno degli attuali centrocampisti di svolgere I compiti che aveva Capello: sarebbe un controsenso mutare le loro qualità per copiare quelle di un altro. Pertanto, a metà campo, si giocherà in modo diverso facendo leva sulla corsa e sulla potenza atletica superiore ». — La Juventus '75-76 ha perso tutto: quella attuale ha i mezzi per tornare ai vertici del calcio italiano? « Due anni fa — spiega Bettega — eravamo reduci, come adesso, da una stagione negativa e da un secondo posto in campionato alle spalle della Lazio: abbiamo poi riconquistato lo scudetto. La voglia di vincere non ci manca e l'entusiasmo di Trapattoni è contagioso. Nell'ultimo torneo ci siamo espressi soltanto al cinquanta per cento, ma quest'anno siamo decisi a riconquistare Il nostro prestigio lottando sino in fondo sui tre fronti in cui saremo impegnati: campionato, Coppa Italia e Coppa Uefa. In campo internazionale sono convinto che le squadre Italiane hanno la possibilità di andare molto avanti e la stessa Nazionale può tornare al ruolo che le compete con buone possibilità di qualificazione ». / giocatori bianconeri stamane hanno completato le visite mediche, poi sono saliti in pullman a Pra Martino, dove hanno compiuto un'ora di « footing » (per quattro o cinque giorni Trapattonl Insisterà per svolgere questi allenamenti ginnici a 600 m); nel pomeriggio altra razione al campo, Integrata da una partitella-relax. Prima d'iniziare l'attività, negli spogliatoi, ogni bianconero aveva trovato In una scarpa il solito promemoria della società sulle regole da seguire in ritiro: non bere alcoolici (solo un bicchiere di vino a pasto), fumare pochissimo e non rilasciare dichiarazioni lesive dell'onorabilità dei compagni e della squadra, pena ammende che vanno da duecentomila a un milione di lire. Bruno Bernardi

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