L'atletica dalla Szewinska a Stones

L'atletica dalla Szewinska a Stones Il fuoriclasse americano dell'alto sepolto dai fischi in qualificazione: ha osato criticare Montreal e la sua organizzazione L'atletica dalla Szewinska a Stones Il simpatico Dwight ha espresso le critiche che molti tenevano dentro da tempo - Schietto schietto ha concluso: "Dodici in una stanza, nemmeno la possibilità di portarsi una ragazza a letto" - Lui passa la qualificazione, gli azzurri Fortini e Raise no - A fatica supera i 2,16 Bergamo - Entra in finale la staffetta 4x100 (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 30 luglio. Lo scontro tra Dwight Stones e il pubblico del Quebec ha aperto la penultima giornata dell'atletica leggera: allo stadio olimpico nuovamente gremito già dal primo mattino, almeno In trentamila (più diecimila americani p cinquemila neutrali) aspettavano II biondo primatista mondiale del salto In alto per fargli rimangiare quanto dichiarato su Montreal, sulla scarsa capacità organizzativa del canadesi di lingua francese, sulla cucina del villaggio a suo dire pessima e infine sulla per lui disagevole sistemazione degli atleti i quali, vivendo in dodici per camera, » non hanno la possibilità — sono sue parole — di portarsi una ragazza a letto in santa pace ». Elegante, ancor meglio pettinato del solito, Stones ha ricévuto Il primo boato quando si è tolto la tuta per prepararsi al salto di apertura della qualificazione, a 2,05. Le urla sono proseguite, e salite di intensità durante la rincorsa, a malapena soffocate dall'isterico fremente applauso degli spettatori statunitensi al passaggio del regolo, facile per un atleta che vale 2,30 abbondanti. E ancora sulla pedana di caduta, Stones ha tentato di fare pubblica ammenda alzando verso il cielo gli occhi azzurrlsslmi e lanciando baci alla folla sulla punta delle dita. Ciò non gli ha Impedito che il suo errore alla prima prova dei 2,16 provocasse una ovazione gioiosa e che tutta la sua gara — il resto gli arriverà domani alla finale — sia stata accompagnata da numerosi segni di disapprovazione. Le qualificazioni del salto in alto, con II limite di ammissione alla finale fissato a 2,16, sono state un mezzo massacro. Alle consuete difficoltà che Incontrano gli atleti nel trovare un rendimento decente vicino a uno standard abituale alle 10 del mattino, si sono aggiunte le difficoltà ambientali provocate dalla giornata umida, piovigginosa, più fresca delle precedenti. Le cose si sono subito messe malissimo per gli azzurri, presenti In forze con tre atleti (e con a casa Bianchi, il quale vale come e più di questi). Fortini, confermando di essere immaturo per competizioni ad alto livello, malgrado l'exploit del record Italiano a metri 2,23 che gli è valso questa trasferta, ha passato a malapena I 2,05 al terzo salto, ma nnn ce l'ha fatta a 2,10. Ralf», protagonista della magnifica gara con Bianchi agli assoluti di Torino (entrambi a 2,22) ha superato agevolmente I 2,05, ma anche per lui I 2,10 sono di¬ ventati inspiegabilmente un ostacolo invalicabile. Bergamo, infine, ha scavalcato 2,05 e 2,10 alla prima prova, 2,13 alla seconda, poi, a 2,16, ha incontrato qualche difficoltà. SI è Infortunato al braccio al secondo tentativo, andato a vuoto, ma al terzo, dimostrando notevoli doti di grinta e capacità di concentrazione, è volato benissimo al di là del regolo; pertanto sarà l'unico azzurro domani In finale. La qualificazione ha scatenato entusiasmi fragorosi a ogni prova dei concorrenti canadesi, fra i quali il beniamino locale è Claude Ferragne, un tipo bizzarro che è letteralmente scomparso dalla circolazione nell'ultima settimana dichiarando candidamente di aver sostenuto ben cinque sedute ipnotiche per favorire la concentrazione, accorgimento che del resto usavano I giocatori del Cesena prima che si facesse troppo rumore attorno a loro. I canadesi si sono qualificati tutti e tre, cosi Stones, che ha salutato la folla a pugni chiusi, beccandosi l'ultima razione di insulti, mentre sono andati fuori atleti di nome come l'ungherese Istvan Major e il francese Poamiewa. Le batterie della staffetta 4x100 maschile hanno dato la prima setacciata, ma logicamente tutti ! quartetti migliori hanno passato il turno. GII azzurri sono capitati in una serie che ha costituito un buon test, essendo anche in pista gli Stati Uniti, la Polonia, la temibile formazione delle Bermude. Con Glance, Jones, Hampton e Riddick, gli americani hanno • passeggiato » in 38"76, ma gli azzurri, malgrado un cambio non molto liscio tra Caravan! e Benedetti (partito troppo presto), hanno concluso bene nella scia in 39"25 senza forzare. Terzi I polacchi, I quali hanno corso al settanta per cento delle loro possibilità. Nelle altre serie, ottima Impressione hanno destato secondo previsione i cubani Gomez, Casanas, Ramirez e Léonard, anche se quest'ultimo è finito zoppicando, a conferma che l'incidente che lo ha bloccato nelle gare individuali è stato cosa seria. Dietro I cubani sono arrivati i francesi, poi il Canada fra le Immaginabili ovazioni della folla. Con Kokot, Pfeifer, Kurrat e Thieme, la Germania Est ha dimostrato di avere ottime chanches mentre i sovietici hanno denunciato le previste carenze nella prima parte della gara che mettono Borzov nella condizione di partire sempre in svantaggio per l'ultima frazione, quando per vincere bisognerebbe far miracoli. Le semifinali del primo pomeriggio hanno ribadito le indicazioni della mattinata: Stati Uniti, Cuba, Germania Est e Canada (con tre sprlnters di colore) si sono qualificati per la finale della 4 x 100 maschile, cosi come Urss, Italia, Polonia e Francia nella seconda. La prova degli azzurri, tuttavia, non è stata molto brillante. I cambi Guerini-Caravan!, e soprattutto Caravanl - Benedetti, per II timore di errori, sono risultati in pratica due tamponamenti. Ha risolto tutto Mennea, Il quale, ricevuto il testimone in sesta posizione, persino dietro lo spagnolo, ha letteralmente • saltato » sull'ultima dirittura sia l'iberico Sarrie che II tedesco Ovest Borchert, portando cosi gli azzurri al quarto posto, a contatto di francesi e sovietici. Domani programma con tutte finali, per concludere le Olimpiadi di atletica nel modo migliore. Dalle 16,30 (22,30 Italiane) si assegneranno le medaglie del salto in alto maschile, del peso femminile, dei 1500 maschile, delle staffette 4x100 e 4x400 maschili e femminili; quindi, alle 19,40 circa (quasi le 2 di domenica mattina in Italia) si concluderà sulla pista dello stadio la maratona, che avrà svolgimento lungo le strade cittadine. Nell'ultima giornata l'atletica azzurra sarà in gara con Bergamo nel salto in alto, con Guerini, Caravanl, Benedetti e Mennea nella 4x100, con Fava, Magnani e Cindolo nella maratona. b. p.