Perri in semifinale col brivido

Perri in semifinale col brivido Il canoista squalificato e poi riammesso nei ÌOOO Perri in semifinale col brivido (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 29 luglio. In una splendida mattinata del luglio canadese, Oreste Perri ha rischiato di verdersi rovinato il lavoro di quattro anni, forse di tutta la sua carriera. E* successo all'improvviso, dopo che II canoista azzurro aveva vinto la prima batterla delle eliminatorie della gara dei 1000 metri per il kaiak monoposto. Il regolamento prevede, al termine di ogni prova, un controllo tipo «antidoping» sia per l'atleta sia per l'imbarcazione. E mentre Perri se ne andava tranquillamente a fare il suo dovere, è avvenuto il dramma. La fragile barchetta è stata portata all'unico controllo che si può fare, quello del peso, che deve essere sempre superiore ai 12 chilogrammi. Già ieri, per sicurezza, Perri aveva fatto applicare una «zavorra» prima della qualificazione dei 500 metri. La canoa era stata controllata e il peso registrato in 12 chili e 50 grammi. Stamane, dunque, non dovevano esserci problemi. Invece, no. Il giudice messicano addetto al pesi ha messo la barca di Perri sulla bilancia, ha controllato le cifre apparse sul monitor, ha guardato un'altra volta, si è strofinato gli occhi, ha messo il naso vicino al visore e poi si è girato, ha preso una bandierina rossa e l'ha messa sulla canoa dell'azzurro. Bandiera rossa, in questo sport, non significa progresso, ma squalifica! Per 50 grammi in più Oreste Perri era fuori gara. Inutile dire che cosa è capitato immediatamente dopo. Il canoista, esterrefatto, si è ritirato in un angolo, mettendosi le mani tra I capelli. Nel frattempo anche il rumeno Diba, secondo nella serie successiva, veniva squalificato. Il fatto insospettiva i dirigenti italiani, già in allarme. Passavano intanto dieci Interminabili minuti. Perri continuava a guardare smarrito nel vuoto, mormorando ogni tanto: «E' impossibile, non è vero...». Arrivava, per fortuna, il segretario generale della Federazione internazionale della canoa, l'italiano Sergio Orsi, che non ha però alcun incarico in seno alla Federazione nazionale. Orsi guardava negli occhi intensamente il giudice messicano e lo convinceva a riprovare la pesatura. Tre controlli, e la barca diventava regolare, pesava esattamente i 12 chili richiesti. Perri tirava un enorme sospiro di sollievo e la bandierina rossa scompariva dalla scena. Anche per il rumeno Diba la squalifica rientrava. Resta il mistero della prima pesatura. Ritenendo improbabile che qualche angelo custode abbia gettato un paio di pacchetti di sigarette o una dentiera nella barca di Perri, restano due ipotesi valide: o ja bilancia (elettronica) è impazzita per l'umidità, o la canoa di Perri, per gli strani giochi dell'acqua, ieri era più pesante e oggi più leggera. Resta il fatto (e bisognerà ricordarselo in futuro) che non si può rischiare in questa maniera: un campione come Perri (ma neppure una scamorza), non si manda ad una gara con la barca che rientra nel peso richiesto per un miracolo. Un alito di vento bastava a far squalificare. Ovviamente, l'episodio ha reso furioso Oreste Perri: «Mancava solo questo — ha detto prima di tornare al Villaggio —. Sono già nervoso perché non riesco a dor¬ mire la notte, ora ci si mette anche la barca a farmi impazzire. Se mi avessero veramente squalificato, mi sarei buttato in fiume». Un piccolo dramma, dunque. Ma tutti, nell'ambiente della canoa, hanno fede nella forza del cremonese. Ieri era arrivato terzo nella sua batteria dei 500 metri, ma aveva passato una notte insonne. Oggi ha vinto in souplesse la serie dei 1000 metri, facendo registrare il terzo tempo assoluto. Non dovrebbero esserci troppi problemi per lui. «Per i 500 metri di domani — ha detto ancora Perri — ci sarà un arrivo da foto-finish, lo punto ad una medaglia. Per i mille metri, invece, mi interessa l'oro. Gli avversari sono fortissimi, ma io devo batterli». Degli altri italiani, soltanto Lepori e Puccetti sono entrati, dopo il repechage odierno, nella semifinale dei 500 metri del K2 in programma domani. Bisognerà quindi attendere Oreste Perri, in semifinale al mattino e in finale al pomeriggio (ora canadese), per vedere un azzurro in gara. c. eh.

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