Duri scontri fra estremisti e polizia al festival della gioventù di Ravenna di Francesco Fornari
Duri scontri fra estremisti e polizia al festival della gioventù di Ravenna Il centro cittadino sconvolto per alcune ore da incidenti Duri scontri fra estremisti e polizia al festival della gioventù di Ravenna Un uomo in fin di vita, un ragazzo col ginocchio spappolato, un carabiniere rischia di perdere un occhio, agenti e carabinieri ricoverati in ospedale - Arrestati tre dimostranti - All'origine della battaglia l'arresto d'una ragazza con sigarette drogate ■ Un comunicato del pei (Dal nostro inviato speciale) Ravenna, 29 luglio. Un uomo in fin di vita, un ragazzo con un ginocchio spappolato da un colpo di pistola, un carabiniere che rischia di perdere un occhio, altri agenti e carabinieri ricoverati all'ospedale per ferite e contusioni, il centro cittadino messo sottosopra da una banda di teppisti che si sono abbandonati ad inutili vandalismi, auto danneggiate, vetrine fracassate. Questo il tragico bilancio di un pomeriggio di violenza che ha sconvolto Ravenna, costringendo i passanti a cercare rifugio nei portoni, i negozianti a sbarrare le botteghe, mentre le camionette della polizia saettavano a sirene spiegate lungo le strette vie del centro storico ed i dimostranti scagliavano sassi, bulloni contro le forze dell'ordine. Il primo Festival nazionale della gioventù, organizzato dalla Figc (Federazione italiana gioventù comunista) è dunque finito nel caos: difficilmente le ultime serate potranno svolgersi secondo il programma, gli stessi organizzatori sono ormai travolti dalla portata degli avveni- menti, stasera Ravenna sembra una città in stato di assedio, la gente è chiusa in casa, le strade sono pattugliate dai carabinieri, dappertutto si avverte un senso di paura e di ostilità. «E' accaduto quel che si temeva», è il commento che si raccoglie parlando con la gente, con i funzionari della questura. Fin dal primo giorno, infatti, la pittoresca invasione di migliaia di giovani convenuti da ogni parte d'Italia per partecipare al raduno era stata accolta con un vago senso di timore dagli abitanti. I responsabili della Figc assicurano che gli incidenti sono stati provocati da una minoranza, da alcuni gruppuscoli che si sono infiltrati tra i partecipanti con l'intenzione di sabotare la manifestazione. Le prime avvisaglie della tensione si erano già avvertite nei giorni scorsi: martedì, un gruppo di capelloni era entrato nei supermercato facendo man bassa della merce esposta sugli scaffali, in nome di una malintesa protesta proletaria. La stessa sera, davanti all'ingresso dell'Ippodromo Darsena, dove si tengono i concerti, alcuni agenti avevano sorpreso dei ragazzi con sigarette drogate. I giovani facevano parte di quel gruppo, il più pittoresco per la stravaganza degli abbigliamenti, per la tracotanza dell'atteggiamento, che in disaccordo con la Figc fin dal primo giorno, ha sempre contestato la manifestazione. Quando gli agenti avevano cercato di bloccare i ragazzi per portarli in questura si era scatenata una zuffa gigantesca. Oggi, verso le 16, alcune auto dì pattuglia si sono portate nei pressi dell'Ippodromo per cercare di individuare gli spacciatori delle sigarette alla marijuana che circolano in numero sempre maggiore fra i giovani. Due agenti hanno notato un gruppetto di ragazzi, seduti di fianco all'ingresso, in atteggiamento strano. Dice il dirigente della politica dottor Ricciardi, che i giovani «stavano fumando delle sigarette drogate». Gli agenti' sono intervenuti ed hanno arrestato una ragazza, Gabriella Taddia, 19 anni, che sembra essere stata sorpresa con una sigaretta alla marijuana. Quel che è accaduto in seguito è ancora molto confuso, le versioni sono molte e tutte discordanti. Secondo quella ufficiale, rilasciata dalla questura, gli agenti sarebbero stati aggrediti dagli amici della ragazza. Per difendersi hanno messo mano alle pistole: sono stati esplosi parecchi colpi, un uomo, Giovanni Sora, 37 anni, di Nuoro, è stramazzato, colpito al ventre da una pallottola; un giovane, Giuseppe Palombelli, 17 anni, da Roma, è stato ferito ad un ginocchio da un proiettile. E' sopraggiunto un pullmino dei carabinieri, accolto a sassate dai giovani che, richiamati dagli spari, stavano arrivando da tutte le parti. Un carabiniere, Vitantonio Punzi, 40 anni, rischia di perdere un occhio leso da una scheggia di vetro del parabrezza. Mentre i feriti venivano portati all'ospedale (per il Sora, sottoposto a un delicato intervento chirurgico, la prognosi è riservatissima; il Palombelli dovrebbe guarire in trenta giorni), rinforzi di polizia affluivano sul posto I loro sforzi sono riusciti solo in parte: un corteo di dimostranti si è mosso in direzione del centro per «una dimostrazione pacifica» contro l'uso delle armi da parte della polizia. La «dimostrazione pacifica» si è conclusa con una fitta sassaiola contro i vetri delle finestre della questura, la maggior parte dei quali sono andati in frantumi. La polizia ha reagito con cariche violente: i dimostranti, fuggendo, si sono abbandonati ad atti di teppismo, fracassando vetrine, forando le gomme delle auto in sosta. Un autobus del servizio urbano è stato bloccato in mezzo a un incrocio per impedire il passaggio agli automezzi della polizia, barricate sono state rizzate in alcune vie con i bidoni della spazzatura. Gli scontri fra piccoli gruppi di dimostranti che tentavano improvvise sortite verso il centro e le forze dell'ordine, si sono protratti fino a tarda sera. Cinque fra agenti e carabinieri sono ricoverati all'ospedale per ferite e contusioni più o meno gravi, tre dimostranti sono stati arrestati. In serata, la Federazione del pei di Ravenna ha emesso un comunicato, nel quale vengono condannati «questi atti di teppismo provocati da gruppi di sbandati provenienti da ogni parte d'Italia, fra i quali si celano fascisti mascherati, provocatori e delinquenti comuni» e «l'uso sbagliato delle armi da parte della polizia, sia pure in una situazione di panico». Un funzionario della delegazione comunista mi ha detto inoltre: «Il festival prosegue, questa sera invece dei concerti si tiene un'assemblea di tutti i partecipanti per discutere su quanto è accaduto, domani sera probabilmente ci sarà una manifestazione unitaria, democratica risposta dei giovani alle provocazioni di questa esigua minoranza di sbandati». Francesco Fornari
Persone citate: Gabriella Taddia, Giovanni Sora, Giuseppe Palombelli, Palombelli, Ricciardi, Vitantonio Punzi
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