Tutto agosto con Doris Day

Tutto agosto con Doris Day LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Tutto agosto con Doris Day Passeremo il mese delle vacanze in compagnia della « ragazza della porta accanto ». A Doris Day, erede del fascino gentile alla Mary Pickfotd e nemica per istinto delle bellissime dotate di temperamento drammatico tipo Marilyn Monroe o Elizabeth Taylor, la televisione dedica per cinque mercoledì consecutivi un breve ciclo di film musicali e scacciapensieri. Una scelta precisa, quella del curatore Pietro Pintus. Doris Day ha dato buona prova anche con grandi registi come Hitchcock (« L'uomo che sapeva troppo ») o in storie ad effetto come « Merletto di mezzanotte » (un giallo con Rex Harrison). Tuttavia, nell'ambiente familiare del piccolo schermo, ne vedremo la primitiva immagine, quella d'una donna sana e affettuosa che simboleggiava la gioia di vivere nell'America degli Anni Cinquanta e si poneva come esempio di alto professionismo (ballare e cantare, recitare e piacere sembravano per lei una cosa facilissima). Per un periodo di tempo incredibile — dal 1950 al 1964 — si è trovata ai primi posti del « box - office » degl'incassi senz'avere paura di John Wayne, di Cary Grant, di Jcrry Lewis. Ma la sua fama non era soltanto limitala alPAmeri ca: « Secret love » fu cantata da tutte le romantiche ragazze europee, « Que sera, sera » concludeva immancabilmente le serate danzati d'una ventina d'anni or sono. Poi il tramonto quasi improvviso perché il fisico si era appesantito e i « juke-boxes » diffondevano ritmi indiavolati che non le entravano in testa. Nel film dell'altro ieri — « Tè per due » (1950), regista Butler — già compare l'immagine destinata a rimanere inalterata per una generazione di spettatori. La figura è slanciata e piacevole, la dentatura candida e robusta, la serenità davvero contagiosa. « Tè per due » è il rifacimento della più celebre operetta americana: « No, no, Nanette » di Youmans. A dire il vero, l'operetta è incorniciala in una vicenda rosa che di tanto in tanto s'interrompe pedestremente per consentire di gettare uno sguardo in palcoscenico dove appunto si prova il celebre « musical ». Doris Day, fiancheggiata da Gordon McRac che diverrà famoso per aver lanciato la melodia « L'amore è una cosa meravigliosa » dal film con Jennifer Jones e William Holden, è puntualmente scatenata. Tiene a bada corteggiatori e debitori con l'identica baldanza, senza mai dare l'impressione di essere una zitella e un'arrivista. In « Tè per due » Doris Day aveva 26 anni. Appartengono al suo periodo migliore, fra il '55 e il '63, i successivi titoli della rassegna: « Non sparare, baciami », western musicale su Calamily Jane: « 11 gioco del pigiama », amore e sindacalismo a tempo di tango; « Dieci in amore », con Clark Gable (già visto in tv) ; « Fammi posto, tesoro », sentimentalismo fintamente spregiudicato. vice

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