Detenuto un nipote di Carter

Detenuto un nipote di Carter Detenuto un nipote di Carter William Spann San Francisco, 27 luglio. Un nipote di Jimmy Carter, il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, sta attualmente scontando in California una pena detentiva per rapina a mano armata che prevede la reclusione per un periodo variante tra i dieci anni e l'ergastolo. Lo ha reso noto un portavoce di Carter, confermando così il contenuto di un articolo pubblicato domenica dal San Francisco Chronicle, secondo il quale William Spann, di 29 anni, nipote di Jimimy Carter, era già stato condannato a più riprese dopo il 1969 e si trovava attualmente in prigione. Arrestato e condannato una prima volta per furto d'auto e furto con scasso, Spann era stato posto in libertà vigilata nel 1971, prima di esser nuovamente imprigionato nel 1972. Il San Francesco Chronicle aggiungeva nel suo articolo che la madre del detenuto, Gloria Spann, sorella di Jimmy Carter, aveva dichiarato che la famiglia « era troppo occupata dalla campagna elettorale per poter andare in aiuto » del giovane. (Ansa) Mosca: microonde all'ambasciata Usa da ventitré anni Washington, 27 luglio. E' dal 1953 che l'ambasciata statunitense a Mosca vie ne sottoposta a bombarda mento di microonde. L'addetto stampa del dipartimento Robert Funseth ha negato che l'esame dei ero mosomi condotto in segreto nell'ultimo decennio sui diplomatici americani Usa tornati da Mosca abbia evidenziato anormalità genetiche. A quanto pare alle «cavie» non venne rivelato lo scopo vero dei test che furono giustificati con la necessità di rintracciare batteri anormali. (Ap) Una bomba a Parigi di "amici di Peiper" Parigi, 27 luglio. Un attentato che ha causato solo danni materiali, rivendicato da un « gruppo di amici di Peiper », è stato commesso stamane contro l'edificio che ospita la « Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo » (Lica) a Parigi. Gli attentatori hanno usato un ordigno di fabbricazione artigianale e di scarsa potenza, ricavato da una bomboletta a gas per campeggio. Prima di andarsene hanno scritto sui muri del palazzo: « Peiper sarà vendicato ». Joachim Peiper, 61 anni, ex colonnello delle SS, criminale di guerra e autore della strage di Boves in Piemonte, sarebbe stato ucciso il 14 luglio scorso nella sua casa di Traves nell'Est della Francia da un gruppo di ignoti « vendicatori ». Ma sulla sua morte sussistono dubbi. Fra le macerie della casa dell'ex colonnello, completamente distrutta dalle fiamme, è stato trovato il corpo carbonizzato di un individuo che non è stato possibile identificare. (Ansa)