Il riscatto degli sciabolatori azzurri

Il riscatto degli sciabolatori azzurri Dopo le delusioni di Maffei e Mario Aldo Montano, la squadra italiana s'è qualificata per la finale con l'Unione Sovietica Il riscatto degli sciabolatori azzurri Undici vittorie a testa per Mario Aldo Montano ed Arcidiacono, dieci per Maffei e otto per Tommaso Montano negli incontri disputati prima della semifinale - Nostini soddisfatto (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 27 luglio. Medaglia d'argento sicura per gli azzurri della sciabola a squadre Mario Aldo Montano, Tommaso Montano, Arcidiacono e Maffei, In attesa della finale di questa notte contro la squadra sovietica composta da Nazlymov, Krovopouskov, Sidlak e Burtser. Gli azzurri hanno superato molto bene II turno di qualificazione battendo il Canada per 13 a 3, gli Stati Uniti per 9 a 3, la Francia per 9 a 2, e imponendosi infine nelle eliminazioni dirette contro l'Ungheria per 9 a 5. I sovietici hanno faticato maggiormente e, se nel girone finale hanno avuto vita abbastanza facile superando la Bulgaria per 11 a 5, la Francia per 9 a 1 e gli Stati Uniti per 9 a 1, hanno però faticato nelle eliminazioni dirette trovando un osso duro nella squadra romena, che li ha Impegnati allo stremo. L'incontro si è concluso 8 a 8, e i sovietici sono passati alla finale soltanto grazie a una stoccata, 65 a loro favore contro 64 per gli avversari. Fra gli azzurri, negli incontri sinora disputati tra qualificazioni e eliminazione diretta, i migliori sono stati Mario Aldo Montano e Arcidiacono, con undici vittorie a testa, contro le dieci di Maffei e le otto di Tommaso Mon tano. GII azzurri sono fiduciosi in queste ultime ore di vigìlia e contano davvero di portare alla scherma italiana un'altra medaglia d'oro, anche se il compito non sarà facile perché i sovietici sono ottimi combattenti e vantano notevole resistenza fisica. Della squadra russa, negli assalti di ieri Sidiak e Nazlymov sono parsi I migliori, ma anche gli altri sono In linea con I compagni. Tutto questo, mentre sulle pedane dell'università di Montreal stanno combattendo le azzurre del fioretto nelle eliminatorie della competizione a squadre. La formazione Italiana comprende Maria Consolata Collino, che conquistò la medaglia d'argento nella gara individuale. Carola Mangiarotti, Dorlana Pigliapoco e Susanna Batazzl. Nel primo turno, le azzurre hanno superato facilmente la squadra Iraniana per 13 a 3: con quattro vittorie. Consolata Collino è stata la migliore del nostro gruppetto. Dei quattro azzurri che tra qualche ora si batteranno nella finale della sciabola a squadre, il più giovane è Angelo Arcidiacono, nato il 25 settembre 1955 a Catania, dove abita, studente universitario, un metro e 73 per 72 chili di peso. Rivelatosi nel 1975 quando a Città del Messico diventò campione del mondo dei giovani, e successivamente, nello stesso anno, arrivando ai quarti di finale dei mondiali di Budapest, l'azzurro quest'anno ha fatto parte della squadra affermatasi nella Coppa Santelli, ed è stato ottavo nel torneo internazionale di Amburgo. La sua prima affermazione In campo Italiano data dal 1974, quando si impose nei campionati Italiani giovani: è un atleta solido, malgrado la statura non elevata, che ha incominciato a tirare scherma nel 1965, con II maestro Pasquale Timmoniere. Michele Malfei al contrario è // più anziano Maestro dello sport a Roma, è stato campione del mondo nel 1971 nella gara individuale, terzo al mondiali del '73 a squadre, secondo ancora nei mondiali '74 e quarto Infine l'anno scorso nella prova a squadre. Maffei, olimpionico nel '72 a Monaco nella gara a squadre e quarto nella prova singola, ha preso parte anche alle Olimpiadi del '68 conquistando la medaglia d'argento per équipe. Maffei quindi è un atleta esperto, anche se qui a Montreal sta offrendo alti e bassi dì rendimento. Nella famìglia dei Montano, piuttosto 'abbondante- per la nostra scherma, Mario Aldo è del 1948, livornese come gli altri, si è avvicinato alla scherma giovanissimo, a sei anni, seguito dal maestro Perone. Numerosi i suoi Incontri internazionali, e alto il suo livello dì forma a queste Olimpiadi, come del resto hanno dimostrato le prove di ieri. Tommaso è del '53, è alto un metro e 71 e pesa 85 chili, studente, attualmente nell'arma dei carabinieri. Anch'egli ha Iniziato giovanissimo, com'è tradizione di famìglia, al cìrcolo scherma Fides di Livorno. Campione mondiale giovani nel '73 a Buenos Aires, ha fatto più volte parte della squadra azzurra, e nel '74 ha vinto la Coppa Santelli a squadre a Bucarest. Ieri ha ottenuto un numero di vittorie Inferiore a quello dei compagni, ma è in grado senza dubbio, stasera, di dare il suo apporto per la conquista della medaglia d'oro, che rappresenta il traguardo non solo dei quattro sciabolatori ma di tutto /'entourage della scherma, con il presidente Nostini che sta veramente rischiando l'infarto in questi giorni che vedono gli azzurri alle Olimpìadi quasi sempre nelle posizioni di preminenza, b. p. Michele Maffei e Aldo Mario Montano, due fra i protagonisti della squadra azzurra di sciabola nella finale contro i forti rivali dell'Unione Sovietica