Adesso Rivera penserà soltanto a giocare di Bruno Bernardi

Adesso Rivera penserà soltanto a giocare Raduno per le squadre milanesi: il rossonero si è dimesso da consigliere del Milan Adesso Rivera penserà soltanto a giocare Il presidente Duina conferma però che Gianni diventerà il suo successore - Per quest'anno sarà solo il capitano del Milan e Marchioro gli affiderà la maglia numero sette con compiti di rifinitore - "Training autogeno" per i rossoneri (Dal nostro inviato speciale) Nebbiuno, 26 luglio. Gianni Rivera si è dimesso dalla carica di consigliere del Milan. Il giocatore lo annuncia prima ai suoi compagni, vecchi e nuovi, a Milanello, tappa intermedia prima di raggiungere, nel tardo pomeriggio il « ritiro » di Nebbiuno sopra il Lago Maggiore, dove la squadra si allenerà fino al 13 agosto. Più tardi. Rivera comunica anche ai giornalisti le sue dimissioni. « Farò solo il giocatore per sgombrare, almeno formalmente, il campo dagli equivoci anche se so, purtroppo, che la gente continuerà a credere che la campagna acquisti e cessioni e stata suggerita da me — dice Gianni —. Naturalmente cercherò di stare vicino alla società il più possibile per imparare in vista del futuro ». // futuro di Rivera è la presidenza, fra un anno o due, del Milan. Ed è lo stesso Duina, senza perifrasi, a dirlo con voce ferma e tonante: « Salvo errori o cause di forza maggiore, Rivera sarà presidente. Noi, cioè io e i due "vice" Cesarani e Armani, guardiamo già al futuro presidente ». Per ora, Rivera (almeno formalmente, sono parole sue, perché in realtà è sempre II 'numero unodel Milan) si preoccuperà di agire in campo — se dimostrerà di essere atleticamente ancora alla altezza della situazione — e con I gradi di « capitano » che gli vengono restituiti dopo la partenza di Benetti. Marchioro intende utilizzarlo come rifinitore, affidandogli la maglia numero « sette » oppure la numero 'quattordici- a seconda se andrà in campo oppure starà in panchina. Per Rivera dovrebbe essere l'ultimo campionato. Ha trascorso le vacanze 'n Sardegna e pare abbia seguito le istruzioni di Marchioro eseguendo un riposo attivo: ha persino effettuato un'Immersione subacquea a trenta metri dì profondità ed il fatto è ragguardevole se si pensa che riesce appena a tenersi a galla. Rìvera sembra intenzionato a lar bene. Ha fiducia nel « nuovo • Milan e precisa: « Contrariamente a quanto sento dire, non è una squadra di "pensatori" perché allinea Capello, Rlvera e Bigon. Noi giochiamo anche con i piedi, non soltanto con il cervello. E non dimentichiamo che nella passata stagione fui uno dei cinque o sei che hanno sempre corso ». La conferenza-stampa si anima quando chiedono a Duina di commentare le critiche mosse dal 'Pensionato' Rocco, membro del consiglio rossonero, alla società per certe scelte tecniche, a Marchioro, a Vitali e, larvatamente, a Rivera. Ecco la replica di Duina: «Avrebbe dovuto farle in consiglio. Se lo farà gli risponderemo. Non credo che Rocco abbia subordinato la sua permanenza al Milan con quella di Vitali che non è un personaggio importante pur avendo una collocazione precisa». // vicepresidente Cesarani dice invece che se un consigliere non è d'accordo può dare le dimissioni, mentre l'altro vicepresidente Armani rileva che Rocco era d'accordo sui piani del club. Marchioro, dal canto suo, sostiene di non aver letto le dichiarazioni di Rocco, ma provvede subito Duina ad informare il tralner il quale dice: «Ebbene, è vero, mi sento importante, sarò anche presuntuoso, ma le affermazioni di Rocco non mi toccano». Circa la compravendita, Duina sottolinea che il Milan non ha fatto spese pazze, ma si è ugualmente rinforzato: -Non vogliamo fare gli innovatori del calcio. E' una realtà di cui ci sentiamo profondamente investiti, lo e i miei due vicepresidenti siamo uomini che vengono dal lavoro, non siamo mecenati perché oggi non avrebbe senso fare il principe umanistico rinascimentale. In Italia, purtroppo, il calcio è ancora in mano ai Dadroni e noi non ci riteniamo tali». Rivera si fa sentire per precisare che «Marchioro ha fatto la squadra secondo le sue esigenze tecniche». Marchioro annuisce: «Se abbiamo agito in questo modo è perché pensiamo di essere assolutamente a posto. A novembre non ci sarà bisogno di cercare altri rinforzi, lo mi sento ricco così perché, in linea di massima, mi hanno accontentato e mi sono accontentato. Scendere in dettagli, adesso, non serve. Non voglio crearmi alcun alibi». Parlando di come intende Impostare tatticamente la squadra, Marchioro fa capire che sarà un Milan tipo Cesena ma con il sussidio di una maggior classe individuale. Marchioro ribadisce che intende rilanciare nel Milan il 'training autogeno' che è stato costretto ad accantonare, nel finale della scorsa stagione, a Cesena. («Qui lo attueranno tutti oppure nessuno», dice) e annuncia che abolirà I lunghi ritiri e che la squadra si radunerà a Milanello soltanto il sabato sera. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Cesena, Italia, Nebbiuno, Sardegna