Rapinano cinque milioni: "Il resto lo prendiamo la prossima volta"

Rapinano cinque milioni: "Il resto lo prendiamo la prossima volta" Quattro banditi assaltano la Banca popolare di Novara Rapinano cinque milioni: "Il resto lo prendiamo la prossima volta" Immobilizzata e colpita la guardia giurata - Il direttore, con la pistola alla schiena, costretto ad aprire la cassaforte - Un'ora dopo, rapina nell'ufficio postale di corso Bramante Terza rapina alla Banca Popolare di Novara, di largo Giachino. Poco dopo mezzogiorno di ieri una « 128 » chiara si è fermata davanti all'ingresso, sono scesi quattro giovani. In pugno stringevano pistole, con un balzo sono stati addosso alla guardia dei « Cittadini dell'ordine » Maurizio Silvio, 32 anni, che presidiava la porta. « Ho cercato di estrarre la rivoltella dalla fondina — ha detto al dott. Sassi della Mobile l'agente — i banditi sono stati più veloci, mi hanno immobilizzato e trascinato all'interno ». Maurizio Silvio si è ancora divincolato, un malvivente l'ha percosso sul capo con l'arma. Gli impiegati (una decina) ed 1 pochi clienti agli sportelli hanno seguito la scena sorpresi. Paralizzati dal terrore, non hanno potuto fare altro che obbedire agli ordini dei rapinatori: alzare le mani e stare calmi. L'unico delinquente mascherato si è avvicinato al cassiere Danilo Bernini, 35 anni, gridando: « Avanti, apri la cassaforte, muoviti o sparo ». Il Bernini ha in¬ dugiato, poi ha cominciato a cercare in un tiretto la chiave del forziere. Spazientito, il malvivente gli ha affondato la canna della pistola tra le scapole: « Non fare il furbo, rischi la vita ». La cassaforte era però vuota e dopo aver Imprecato, il bandito si è diretto agli sportelli razziando tutte le mazzette di banconote che trovava. Ha riposto in ima sacca di nailon quasi cinque milioni, non soddisfatto ha rovistato sulle scrivanie ma senza arricchire ulteriormente il bottino. « Pazienza, il resto lo prende- remo la prossima volta — ha detto trafelato — meglio andarcene ora ». Di corsa la banda è uscita in strada salendo sulla « 128 ». L'auto è partita velocissima, scomparendo verso via Stradella. I rapinatori hanno avuto molta fortuna, per pochi secondi hanno evitato di incocciare nella polizia. Un passante li ha scorti all'interno della banca, da una cabina telefonica ha avvisato la questura. Alcune « volanti » sono accorse in largo Giàchino, giungendo appena la « 128 » si era allontanata. + Altra rapina, alle 13, nell'ufficio postale di corso Bramante 57. Due banditi, armati di pistole e mascherati con passamontagna, hanno fatto irruzione nell'agenzia: c'erano quattro impiegati e cinque clienti. I rapinatori, con le armi, hanno immobilizzato tutti, spingendoli contro il muro. Poi hanno avvicinato il direttore, Giuseppe Simeone, 25 anni: « Portaci alla cassaforte e aprila. Non fare storie, altrimenti ammazziamo qualcuno ». Il Simeone è stato costretto ad ubbidire. I banditi hanno preso tutto 11 denaro, circa mezzo milione, poi si sono allontanati su una « 128 » blu, al volante della quale li attendeva un complice. * « Camminavo in via Venaria, davanti al bar "Stivai" ho visto due ragazzi litigare. Stavano per ventre alle mani, sono intervenuto per separarli. Quelli hanno estratto di tasca i coltelli e mi hanno aggredito, colpendomi al torace. Sono scappato, se no mi avrebbero ucciso. Non so chi siano, non li avevo mai visti prima ». Cosi ha detto ieri pomeriggio al pronto soccorso del Maria Vittoria, Antonio Salvatore, 32 anni, corso Palermo 365. I medici gli hanno riscontrato quattro superficiali ferite. Maurizio Silvio e il cassiere Danilo Bernini - Giuseppe Simeone, direttore dell'ufficio

Persone citate: Antonio Salvatore, Bernini, Danilo Bernini, Giuseppe Simeone, Maurizio Silvio, Portaci

Luoghi citati: Novara