La Pirelli è cauta non dà dividendi

La Pirelli è cauta non dà dividendi Mercoledì 28 l'assemblea La Pirelli è cauta non dà dividendi Il bilancio 1975 in pareggio, ma senza l'accantonamento di 4.981 milioni la società avrebbe un utile superiore al 1974 Milano, 24 luglio. Il 28 luglio prossimo si terrà l'assemblea, del soci della Pirelli SpA per l'approvazione del bilancio al 30 aprile scorso. L'esercizio ha chiuso in pareggio (contro un utile di 3884 milioni dell'esercizio precedente), dopo aver effettuato svalutazioni di partecipa-Jonl per 4221 milioni e aver accantonato al Fondo oscillazioni valori partecipazioni In società controllate e collegate 4981 milioni. DI conseguenza non verrà distribuito dividendo, mentre lo scorso anno erano state distribuite 50 lire per azione. Da questi dati risulta evidente che senza l'accantonamento prudenziale di 4981 milioni, la Pirelli avrebbe avuto un utile superiore a quello del precedente esercizio, che avrebbe quindi consentito un dividendo quanto meno uguale. Gli amministratori, però, hanno preferito attenersi al criterio di consolidare patrimonialmente la società e non dilatare ancora l'indebitamento a breve verso banche, che già supera i 21 miliardi. I circa 5 miliardi accantonati portano i] Fondo oscillazioni valori Mattei si è dimesso per motivi personali (Dalla redazione romana) Roma, 24 luglio. In un'intervista che appare oggi su « Il Fiorino », Franco Mattel conferma che le dimissioni da direttore generale della Confìntlustrla sono dovute a « moti* i personali ». -< Avevo deciso — precisa Mattei — di dimettermi all'Indomani della rinuncia di Visentlni alla sua designazione come presidente delia Conflndustrla ». « Da tempo accarezzavo il progetto — aggiunge Mattel — di lasciare, dopo circa 23 anni di impegno massacrante ma sempre svolto con entusiasmo, la mia attività in Confindustria. Quando Visentin! fu designato avevo sempre in animo di lasciare la confederazione. Sennonché presi con Visentlni l'Impegno che sarei rimasto ancora, assicurandogli la mia collaborazione. Poi, quando tutto sembrava evolvere in questa direzione, si ebbe 11 fatto nuovo della rinuncia del candidato ufficialmente designato. A quel punto mi ritenni sciolto dall'impegno personale assunto ». partecipazioni a superare i 20 miliardi. Nel bilancio della Pirelli SpA figurano partecipazioni in collegate e controllate per 166,5 miliardi, partecipazioni varie e titoli a reddito fisso per 28 miliardi, finanziamenti a Dunlop e a consociate per 69,4 miliardi. A fronte vi sono mezzi propri per 206,4 miliardi (che comprendono anche i suddetti 20 miliardi di Fondo oscillazione titoli). Il portafoglio titoli, in base alle quotazioni dell'ultimo trimestre dell'esercizio, presenta una plusvalenza di 9,6 miliardi circa, che rappresenta un'ulteriore riserva non evidenziata dal bilancio. I dividendi incassati sono ammontati a 10,5 miliardi, di cui oltre il 70 per cento proviene da società collegiale del gruppo Société Internationale Pirelli. A titolo d'interessi sui finanziamenti concessi, la società ha incassato 5,5 miliardi di cui 3,8 miliardi da controllate italiane e del Meo. Gli oneri finanziari sono ammontati a 6 miliardi. A titolo d'imposte la società ha pagato 1,2 miliardi. Per quanto riguarda la «Industrie Pirelli», che è la maggiore consociata operativa italiana, questa ha chiuso il bilancio 1975 con una perdita di 27,4 miliardi, coperta quasi integralmente da rivalutazione degli immobili effettuata in base alla legge Visentin!. In sintesi, l'andamento del 1975 della «Industrie Pirelli» e sue controllate è stato il seguente: le vendite sono ammontate a 492 miliardi di lire con un lieve aumento rispetto all'anno precedente, dovuto interamente ad aumenti dei prezzi in presenza di una contrazione del volumi; i costi delle materie prime, relativamente bassi nel primo semestre, sono andati via via aumentando, superando nei primi mesi del 1976 i livelli d'inizio 1975; 1 costi unitari del lavoro sono aumentati di oltre il 26 per cento; gli oneri finanziari si sono ulteriormente accresciuti in relazione al più elevato livello medio d'indebitamento. Il deterioramento del quadro esterno e dell'andamento economico della società ha reso necessaria l'individuazione di strategie alternative, inserite in un piano di riassetto che prevede interventi nel settore pneumatici e in alcune unità irrimediabilmente compromesse, nonché iniziative in aree nuove come l'agricoltura, 1 trasporti collettivi, l'ecologia. esse

Persone citate: Franco Mattel, Mattei, Visentin

Luoghi citati: Dunlop, Fondo, Milano, Roma