La Marianna di Sandokan tra i "marsigliesi,, a Torino

La Marianna di Sandokan tra i "marsigliesi,, a Torino PRIME VISIONI SULLO SCHERMO La Marianna di Sandokan tra i "marsigliesi,, a Torino Un film sulla malavita che interesserà specialmente i to- Quelli della calibro 38 di Massimo Dallamano, con Marcel Bozzuffi, I. Rassimov, Carole André, Riccardo Salvino. Italiano, colore. Cinema Ideal. rinesi perché girato nella loro città, che vi fa (fotogenicamente parlando s'intende), la miglior figura. Eppure questa bella Torino cesserebbe di esistere ove si effettuasse l'in¬ fernale disegno concepito dalla banda del « Marsigliese » che vi stende i suoi tentacoli e vi manda più tardi il proprio capo in persona per darle l'ultima stretta. Il piano consiste nel cospargere i luoghi più affollati della città di decine di valigette contenenti potenti cariche di dinamite radiocomandabili a distanza. Effettuati alcuni esperimenti a titolo di monito, il « Marsigliese» detta le sue condizioni: sospenderà la strage solo se gli saranno consegnati cinque miliardi di diamanti di piccolo taglio. Per fortuna la polizia dispone di un corpo specializzato — Quelli della calibro 38 — che per intelligenza e temerità non ha nulla da invidiare alla banda del Marsigliese; ed è comandata dal dottor Vanni che ha un interesse personale per stroncare l'attività del formidabile delinquente che tempo addietro gli uccise la moglie. Il resto si può bene immaginare: il questore vorrebbe tenere il i dottor Vanni fuori dalla faccenda che gli sta troppo a cuore, il Vanni fìnge d'estraniarsene e invece vi si caccia fino al collo. La caccia alle valigette costa molte vittime innocenti, onde la febbre del commissario sale. Si finge di accettare le condizioni poste dal delinquente, si preparano i sacchetti di diamanti. Ma alla fine, quando il Marsigliese, che si fa scudo d'un ragazzo preso in ostaggio, sta per salire sull'aereo, il castigo preparatogli dal solerte commissario gli scroscia addosso, e la giustizia trionfa. Senza pretendere di allontanarsi dai sentieri più battuti né di rinunciare a « numeri» di acrobatismo motorizzato e altre divagazioni rocambolesche, il film di Dallamano è condotto con sicuro senso dello spettacolo e non lascia mai cadere la suspense fra mezzo a tanti luoghi comuni. Ben fotografato negli « esterni » torinesi da Gaboz Pogany, dispone di un efficace gruppo di interpreti, in cui spiccano Marcel Bozzuffi, Ivan Rassimov e la bella Carole André, implicata coi « marsigliesi » e però destinata, la poverella, a fare una cattiva fine. |. p.

Persone citate: Carole André, Dallamano, I. Rassimov, Ivan Rassimov, Marcel Bozzuffi, Massimo Dallamano, Riccardo Salvino

Luoghi citati: Torino