Meglio tardi che mai di Tino Neirotti

Meglio tardi che mai Meglio tardi che mai La decisione di sgombrare alcune delle località più colpite dalla nube tossica era attesa da giorni. Ma ieri, quando è stata annunciata, non ha mancato di sorprendere; forse, per la prima volta tutti, gli stessi abitanti di Seveso e Meda, si sono resi conto che il pericolo esiste, ed è molto grave. E' il caso di dire: meglio tardi che mai. Sono infatti trascorsi quindici giorni dal momento in cui un reattore della società Icmesa di Meda è scoppiato, lanciando in cielo una nube di vapore contenente due chili di Tcdd (tetraclorodibenzoparadiossina), un veleno così potente e inesorabile che, dicono gli esperti, si esita a usarlo anche in guerra. Un terreno irrorato da questa costanza sarebbe fatale ad ogni esrere vivente per parecchi anni. Per fortuna nell'esplosione una serie di reazioni chimiche può aver modificato la composizione della miscela e comunque il vento ha disperso la nuvola mortale in parte nell'atmosfera e in parte l'ha diffusa in una area non ancora delimitata ma comunque piuttosto vasta. Nei giorni passati nel comune di Seveso si è fatto il possibile e l'impossibile per controllare la quantità di veleno Tino Neirotti (Continua a pagina 2 in ottava colonna)

Persone citate: Meda

Luoghi citati: Seveso