Pistola, Ferraris è soltanto terzo

Pistola, Ferraris è soltanto terzo Pistola, Ferraris è soltanto terzo Dopo uno spareggio a tre con il russo Kuzmin e il romeno Ion per il bronzo - Vittoria di Klaar (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 23 luglio. Roberto Ferraris, detto • Ro », 24 anni, futuro medico e attualmente carabiniere, nato a Napoli e studente universitario residente a Torino, è uno dei migliori « pistoleri » di Olimpia. A Monaco, quattro anni fa, era uno dei concorrenti più giovani nella specialità della pistola automatica: si qualificò soltanto 49°, andando fuori tempo in una serie di colpi (I tiratori hanno a disposizione in questa specialità prima otto, poi sei, poi quattro secondi per sparare) e pagando In un certo senso la sua limitata esperienza. Adesso, a Montreal Ferraris ha conquistato una medaglia di bronzo dopo aver sfiorato l'oro, portandosi al comando della classifica provvisoria al termine della prima giornata, a pari merito con il tedesco dell'Est Jugen Wiefel, con 299 bersagli colpiti su 300. Oggi, nella giornata finale. Ferraris ha fatto qualche passo indietro, ripetendo in un certo senso quanto capitato a Baldi nel tiro al piattello. Ma pure Wiefel ha dovuto rinunciare alla medaglia d'oro, cedendola al suo connazionale Norbert Klaar, piazzatosi soltanto sesto nel primo turno. L'Italiano ha dovuto sostenere uno spareggio a tre per l'assegnazione della medaglia di bronzo. I due tedeschi dell'Est si erano inlatti assicurati primo e secondo posto, rispettivamente con 597 e 596 bersagli colpiti. A pari merito, a quota 595, si sono ritrovati l'azzurro, il sovietico Kuzmin e il romeno Ion. La prima serte supplementare di tiri serviva ad eliminare Il romeno, che faceva centro 146 volte, mentre ancora alla pari finivano Ferraris e Kuzmin con 147 centri. Bisognava quindi ricorrere ad un ulteriore spareggio, ad un testa a lesta decisivo per scegliere il terzo classificato. L'azzurro cominciava male, con una serie di « nove », poi aveva la freddezza di riprendersi, approfittando anche di un grosso irrore del rivale, e si aggiudicava finalmente la medaglia Ferraris, che frequenta il sesto anno di medicina, è attualmente militare di leva: • Presto servizio a Roma nei carabinieri, ed è un po' la mia fortuna dal punto di vista dei tiri, perché posso dedicarmi quasi totalmente agli allenamenti nel centro di perfezionamento di Tor di Quinto. Prima di venire qui a Montreal ho sparato anche per sei ore al giorno, indirizzando verso II bersaglio qualcosa come 500-600 colpi quotidianamente ». Nella specialità della pistola automatica si sparano 60 colpi in 12 serie di 5, alla distanza di cinque metri. Si fa fuoco verso bersagli rotanti e scomparenti. Il punteggio massimo viene ottenuto colpendo un ovale di 10 centimetri per 15. Dice Ferraris: « Usiamo delle pistole che sono autentici piccoli gioielli di meccanica, dal calibro ridotto per diminuire i contraccolpi, dal grilletto molto sensibile. Anche le impugnature hanno una parte Importantissima. Vengono costruite in legno dopo un attento studio anatomico. Il peso della pistola che lo uso è di un chilo e due etti. Qualcuno si chiederà se è pericolosa. Direi proprio di no. Con una pistola di questo calibro e di questa concezione credo veramente che non si possa uccidere nemmeno un passero ». a. tav.

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